4. CI SI RIVEDE!

342 23 0
                                    

Passarono due anni e Iris, che aveva ormai vent'anni, si faceva il mazzo nelle prigioni di Venom e subiva ogni giorno le interminabili torture di Viktor.
Non si era mai fatta scappare nemmeno una sillaba su Riddick e la collana, non lo avrebbe mai fatto.
Ma quel pazzo furioso non si voleva arrendere e aumentava ogni giorno le sue torture fino a che, al compimento dei ventidueanni, non arrivò addirittura a farle di peggio, molto peggio.
<< Oggi cambio di torture Custode. Sai, mi piacerebbe molto sporcare quel tuo bel corpicino con qualcosa di mio, ad esempio...questo. >>
Disse abbassandosi di colpo i pantaloni e avvicinandosi a lei con il membro pulsante in mano, la ragazza cominciò a tremare e ad urlare ma, tanto nessuno sarebbe corso in suo aiuto. Un conato di vomito la sorprese, ma cercò di trattenersi e di spingere Viktor il più lontano possibile. Se veramente questo essere aveva intenzione di violarla, la sua vita sarebbe finita quel giorno stesso.
L'uomo cominciò a masturbarsi davanti al viso di lei, con un colpo secco le strappò il vestito sudicio che aveva indosso, facendola rimanere in intimo.
Alla vista del suo corpo perfetto, il capo dei Darkbreath non poté fare a meno di raggiungere l'orgasmo, riversò il suo sporco seme sul seno di lei che, fortunatamente, era coperto dal reggiseno.
Iris tirò un sospiro di sollievo quando il mostro si ritirò su i pantaloni e la lasciò li per terra, mezza nuda.
La ragazza raccolse il vestito strappato e si ripulì il petto da quello schifo, pianse tutte le sue lacrime sperando che nei giorni a venire quel pervertito, non le facesse passare per davvero le pene dell'inferno.

I mesi passarono lentamente, troppo lentamente. Viktor ormai, la toccava in punti intimi e godeva quasi ogni giorno della vista del suo corpo mezzo nudo, era capitato anche che lui la costringesse a fargli dei lavoretti e lei, non perdeva occasione di farlo sanguinare il più possibile. Grazie a Dio, non era mai andato fino in fondo.
Un giorno, Viktor entrò più euforico del solito nel suo ufficio e andò davanti alla cella della ragazza, dandole la notizia più brutta che avesse potuto ascoltare.
<< Ebbene Iris, se la collana non salterà fuori, appena compirai ventitré anni mi sposerai e a quel punto, potrò farti tutto ciò che desidero. >>
Se ne andò con un ghigno malefico stampato sul viso, Iris sapeva che di questo passo, a quel giorno non ci sarebbe nemmeno arrivata. Ormai aveva terminato tutte le lacrime, dai suoi occhi non usciva più nulla...l'unica cosa buona che era riuscita ad ottenere li dentro, era che gli altri carcerati per lo meno non la torturavano e le stavano alla larga, straniti dai suoi capelli e dal simbolo.
Sospirò e si strinse nelle spalle, in quel luogo faceva freddo e lei era vestita fin troppo leggera, dannato Viktor!
Passò un altro anno, Iris aveva ormai ventitré anni e il matrimonio con il mostro era vicino, niente poteva impedirlo.

Riddick invece, passati sei anni dall'incontro con Iris, si fece catturare da alcuni Merc che senza esitazioni, lo portarono su Venom.
Sapevano che per lui, i Darkbreath avrebbero pagato una cifra stratosferica e difatti, così fu.
<< Bravo Garrett! Finalmente anche Riddick è in mano mia! >>
Viktor si congratulò con il capo di quella banda di Merc e come promesso, li pagò molto bene e li lasciò andare. Ordinò poi, di portare Riddick nelle prigioni e di lasciarcelo marcire dentro.
Il bel Furiano venne spintonato fino alle sudice prigioni di Venom, una puzza di sudore e metallo invase le sue narici e non si trattenne dal fare la faccia disgustata quando, vide in che condizioni erano.
Appena i Darkbreath se ne andarono, Riddick si fece un giro in quel luogo dimenticato da Dio, organizzando già un piano per scappare.
Era arrivato quasi fino al termine delle prigioni quando, da lontano notò qualcosa che gli sembrava familiare. Si avvicinò per osservare meglio e vide una folta e lunga chioma di capelli bianchi che, riconobbe immediatamente.
Stava portando sulle spalle due secchi stracolmi di mattoni, era tutta sudata e sporca, " Allora è qui che è finita" pensò.
La studiò come fece la prima volta che la vide, era cresciuta, era una donna adesso: i tratti da ragazzina avevano lasciato il posto ad un fisico formoso e ad un viso meno innocente; indossava un vestitino lercio, corto e grigio che lasciava scoperte le gambe piene di tagli e lividi; era dimagrita e si vedeva lontano un miglio che era stremata.
Vide che stava per crollare, si era fermata e un ginocchio le si era piegato di colpo, le braccia le tremavano e il sudore le cadeva a fiotti dalla fronte.
Il bel killer fece appena in tempo a raggiungerla e a toglierle di dosso quei secchi che, per poco non le caddero addosso. Li posò a terra e poi guardò lei che, era seduta a terra e non si era nemmeno accorta che le avevano tolto il peso di dosso, " È proprio messa male" pensò.
<< E così, è qui che ci riincontriamo Iris. >>
Sentendo che qualcuno che non fosse Viktor aveva pronunciato il suo nome, la ragazza alzò lo sguardo e incontrò gli occhialini neri di Riddick. "No, questo non va per niente bene." pensò la ragazza. Ora se Viktor perquisiva Riddick, scoprendo che la collana era nelle sue mani, tutto sarebbe andato a quel paese. Un brivido le percorse l'intera schiena..."No"...continuava a ripetersi..."Non è possibile, no".
<< C-che ci fai qui? >>
Riuscì a stento a chiedere, mentre cercava di rimettersi in piedi e di sistemarsi il più possibile.
Riddick la guardò attraverso gli occhialini e non poté fare a meno di pensare a quanto fosse sexy, anche conciata in quel modo.
<< Ho lasciato che i Merc mi prendessero, ero stufo di scappare. Almeno ora posso stare tranquillo e poi, tra qualche giorno sarò di nuovo fuori. >>
Iris alzò un sopracciglio, figuriamoci se Riddick si faceva catturare senza che lui lo volesse, impossibile.
La ragazza però, non fece in tempo a ribattere che i soliti due omoni la presero per le braccia e la portarono di nuovo nella sua cella.
Ormai era sempre così: lavori forzati, poco cibo, vestiti logori e torture. Chissà che tortura aveva in mente Viktor quel giorno, sperò che fosse niente legato al sesso.
Riddick li guardò fino a che non ebbero svoltato l'angolo, poi finì il suo giro e si andò a sistemare su di una brandina. Infondo non gli importava nulla di quella ragazzina, se non la notte che avrebbero dovuto trascorrere insieme.

Intanto nell'ufficio di Viktor, i due omoni che avevano portato Iris nella sua cella, informarono il loro capo di ciò che avevano visto.
<< È così capo, li ho visti con i miei occhi! Riddick e la Custode che parlavano come se si conoscessero da anni! >>
<< Mmmm interessante...portate qui Riddick, subito! >>
Abbaiò il mostro e immediatamente, quattro dei suoi uomini scesero nelle prigioni. Iris si sentì morire, era la fine...ne era certa.

The Beauty And The Killer حيث تعيش القصص. اكتشف الآن