11. L'UFFICIO DI VIKTOR

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I giorni passarono, le cose tra Iris e Riddick non potevano andare meglio di così, lui era completamente preso da lei e per dimostrarle che ci teneva veramente, non calcolò più né Britney né Jane. Erano quasi sempre insieme e se si dividevano, era solo per poche ore.
La caviglia della ragazza stava decisamente meglio, era quasi guarita del tutto e lei ne era felice.
Un giorno Iris, decise di tornare nel luogo dove tutto era cominciato, aveva voglia di cantare un po', di guardare il deserto e perdersi nei suoi pensieri.
<< Riddick, io vado nel... nostro posto, ok? >>
<< Certo piccola ma, sta attenta. >>
Le stampò un piccolo bacio a fior di labbra e poi, la lascio andare.
Iris percorse la solita strada, il sole pomeridiano picchiava forte, non c'era un filo d'aria e il deserto sembrava meno ghiacciato del solito.
Si fermò proprio nello stesso punto in cui si erano baciati e fissò il deserto, si passò un dito sulle labbra e sorrise, lui era fantastico e...lei lo amava tanto.
Mentre era immersa nei suoi pensieri senti dietro di sé dei passi pesanti, si girò e sorrise pensando che fosse il suo bel Furiano ma...
<< Mia bella Custode, finalmente ti ho ritrovata. >>
Iris emise un gridolino strozzato, portò subito la mano a cercare il suo fedele pugnale e sospiro di sollievo quando lo sentì a portata di mano.
Il capo dei Darkbreath camminò fino ad arrivare dritto di fronte a lei e allungò una mano per accarezzarle una guancia.
<< Ti ho cercata così tanto. >>
La ragazza ringhiò e comandata dall'istinto, dalla rabbia e dalla paura, sfoderò il pugnale e colpì Viktor alla spalla. Il pugnale rimase infilzato e lui, scattò all'indietro urlando per il dolore, subito due dei suoi uomini si fecero avanti per soccorrere il loro capo.
<< Prendete quella puttana schifosa! >>
Ringhiò ai suoi uomini, mentre tentava di togliersi il pugnale dalla spalla.
Iris sbarrò gli occhi e tento di scappare, non voleva tornare a fare la vita di prima, non voleva sposare Viktor, non voleva fare... sesso con lui, non voleva passare il resto della sua vita al fianco di un mostro.
Schivo due Darkbreath che tentarono di afferrarla e fece per correre verso casa ma, uno di loro l'afferrò per un polso e l'attirò verso di sé. Era in trappola.
<< Riddiiiiiick! >>
Urlò in preda al panico, sperando con tutta se stessa che il killer la sentisse ma...questo non accadde e quando il bel Furiano uscì di casa, i Darkbreath l'avevano già portata sulla Nave.
Riddick riuscì a vedere solo il portellone che si richiudeva e Viktor che rientrava dentro sorridente.
<< Iris. >>
Sussurrò, se le fosse successo qualcosa sarebbe morto, ne era sicuro. Doveva andare subito da lei, non c'era tempo da perdere.
Corse a casa, entrò ansimando per la corsa e spiegò tutto agli altri che lo guardavano spaventati.
<< Ma noi non abbiamo una Nave! >>
Esclamò Jane, Riddick però non si arrese...doveva salvarla e anche velocemente. Se solo quel verme viscido le aveva torto un capello, lo avrebbe ucciso con le sue mani.
Il bel killer era furioso, ci sarebbe voluto un sacco di tempo per trovare una fottuta Nave.
<< Merda! Dobbiamo assolutamente trovare qualcuno che ce l'ha, a costo di rubarla. >>
Sferrò un calcio ad una sedia e cominciò a fare avanti ed indietro per la cucina finché, Seth non gli poggiò una mano sulla spalla e gli fece un impercettibile segno con la testa come a dire "andiamo".
Dopo aver preso tutta l'attrezzatura necessaria, corsero tutti fuori dalla casa e cominciarono a cercare una Nave per tutta la città.
Dopo un ora buona, ne videro una parcheggiata nel retro di una villa...senza neanche rifletterci su, decisero di rubarla. Sgattaiolarono nel giardino, arrivarono davanti alla Nave e Riddick da vero esperto, premette un bottone all'esterno del mezzo che serviva ad aprirlo, tutti quanti entrarono dentro e partirono alla volta di Venom, mentre un furioso padrone di casa urlava contro di loro con il pugno alzato.
<< Riddick, quanto ci vuole per raggiungere il loro pianeta? >>
<< Tre ore. >>
Rispose secco. La rabbia lo stava divorando da dentro, esattamente come l'ansia e tutto il resto delle emozioni. Sperava che lei stesse bene e che, a quel figlio di puttana fosse venuto un infarto fulminante per averla rapita.

The Beauty And The Killer Where stories live. Discover now