Non curante dello spazio-tempo

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Mi chiamo Samuela Merdini, ma gli amici mi chiamano Summer.

Ho 17 anni ed ero stufa marcia della vita schifosa che facevo in Italia, insomma, andare a scuola, avere compagni di scuola mediocri, non faceva per me. Così ieri ho detto a mia madre che me ne sarei andata a vivere a Londra e avrei cercato i miei idoli: gli One Way!

Mia madre ha acconsentito subito. È una brava donna, mia madre, da quando mio padre è venuto a mancare è sempre lei a prendere le decisioni importanti per la mia vita. Anche dopo che mio padre è rinvenuto grazie all'intervento di alcuni passanti che avevano dei sali in tasca, quell'uomo non ha avuto più voce in capitolo nella gestione della mia famiglia, visto che mia madre ci aveva preso gusto. Adesso vive nell'armadio del ripostiglio, credo. Non mi sono mai curata di che fine avesse fatto, in realtà...

Comunque come dicevo, ieri mia madre ha acconsentito e adesso, non curante dello spazio temporale necessario per comprare il biglietto, aggiornare il passaporto, fare le valigie e andare in aeroporto, eccomi su un aereo per Londra!

Ovviamente non ho pensato minimamente a dove alloggerò, il mio piano è semplice e diretto: ho trovato su una rivista di gossip l'indirizzo dove vivono gli One Way, ovviamente lo rendono pubblico che mica ce ne sono tante di persone ricche e intraprendenti come me che hanno il coraggio di presentarsi a casa loro! Ah, non vi ho detto che la mia famiglia è ricca sfondata, infatti nonostante mio padre viva in un armadio è proprietario di un intero centro commerciale, quindi i soldi arrivano a palate! Infatti con me ho portato solo un minuscolo trolley che mia madre ha avuto la premura di riempire di euro in banconote di grosso taglio.

Bando alle ciance, ho dimenticato di dirvi come sono fisicamente, cosa essenziale ai fini di una trama coinvolgente. Ebbene, sono abbastanza alta, ma non troppo bassa. Insomma se esistesse nei canoni di bellezza odierna un'altezza che rappresentasse la perfezione, io sarei proprio di quella misura.

Sono magra, cosa fondamentale per la realizzazione interiore dell'ego universale femminile, ma ho anche due belle tette sode e carnose. Se dovessi scendere nel dettaglio direi che porto una quarta, coppa D e ho un livello di grasso corporeo pari allo 0,0005%. Ovviamente non ho un filo di cellulite. Insomma, una ragazza come tante altre.

Ho i capelli lunghi e biondi e gli occhi azzurri che amo truccare solo con un velo di trucco che sennò fa tanto bagascia di strada. Anche se non sembra, il mio "io" non si limita solo ad un banale aspetto materialistico, come avrete potuto constatare tengo molto a scrivere in italiano corretto e metto sempre i nomi propri di persona con la lettera maiuscola. Come detto, infatti, ora sono su un aereo per Londra alla volta degli One Way.

Il viaggio è breve, giusto il tempo di ascoltarmi un'altra volta il loro ultimo album sull'aiPod e l'aereo atterra. In pochi minuti, sempre infischiandomene delle leggi spazio-temporali, sono fuori dall'aeroporto e la prima cosa che vedo è il Big Ben in tutta la sua maestosità! L'avevo sempre visto dalle foto dei giornali o su internet, ma dal vivo era tutta un'altra cosa, con le sue due grosse lancette e tutto il resto. Ma la cosa che mi colpì di più era come l'aeroporto fosse posizionato proprio nel centro della metropoli.

"In fondo è una città grande, non deve esserci nulla di male" - mi dico cercando di evitare di pensare troppo che dopo mi si smaglia il cervello - e proseguo stringendo in mano il fogliettino con scritto l'indirizzo della band e il mini trolley al seguito.

Per l'occasione avevo indossato qualcosa che facesse risaltare le mie qualità fisiche ma non troppo, un top a righine rosa e bianche che mi lasciasse scoperta circa 10 cm al di sopra dell'ombelico, un paio di shorts di jeans e i miei sandaletti preferiti con gli strass.

Il sole è meravigliosamente splendente oggi e c'è un caldo estivo che quasi mi viene da domandarmi come mai su tutti i media vedevo sempre 'sti londinesi camminare con l'ombrello, l'impermeabile e la faccia triste, ma non volevo affaticare troppo la mia mente che poi mi sarebbero venuti i giramenti di capo. "In fondo, Summer è qui!" penso allegramente, compiaciuta della mia stessa battuta.

STO∙CAZZ∙Amee♥ - Da fangirl a superstar in 2,9 sec. - completoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora