capitolo 8

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Decido di non correre troppo veloce per godermi queste sensazioni. È passata più o meno mezz'ora e ora lo sento, quell'odore di lavanda, l'odore della mia migliore amica. Devo andare più veloce. Mi do una spinta e in due minuti arrivo da lei. È di spalle ora la spavento...
Mi trasformo, anzi pre-trasformo, devo ammettere che ormai mi è molto più facile, soprattutto quando c'è Marika. Mi sembra così strano che fino ai sedici anni nessun licantropo è in grado di diventare così, quasi più strano di essere diventata da un giorno all'altro una ragazza con sbalzi d'umore... peggiori del solito, gli artigli e che è in grado di sentire i ragazzi che beh in parole povere si fanno delle galline mentre è interrogata...
Sfodero gli artigli, mi metto a quattro zampe, e comincio a ringhiare. Lei mi sente e si volta lentamente.
«Marika, non riesco a controllarmi, sento il desiderio di ucciderti... scusami» quindi mi metto a correre sulle quattro zampe, che è scomodissimo non avendo più cinque anni, poi ritorno "normale" e mi tuffo su di lei abbracciandola. «Vaffanculo Mason, sei pazza!!» «È per questo che mi vuoi bene» dico con un sorriso angelico. «Se lo rifai ti metto il guinzaglio» mi dice facendomi la linguaccia. Quindi faccio illuminare di nuovo gli occhi di celeste e le sorrido in modo sghembo. «tregua?» «tregua» e ci mettiamo a ridere.
Entriamo dentro il commissariato e chiediamo se sanno dove abita John Wolf. «Mi scusi signorina ma non possiamo divulgare queste informazioni» io mi sono fatta... dieci minuti di corsa (che è parecchio) per un no? Col cavolo che ora me ne vado. «Senta mi sono fatta la strada dal centro a qui a piedi a la minima idea di quanto ci vuole?! Ora o mi dici dove vive John Wolf o me lo guardo da sola» dico sbattendo le mani contro il bancone e creando una piccola crepa, quindi tengo le mani ferme per non farla vedere. In questi momenti lei mi avrebbe tranquillizzata con i suoi modi sempre calmi, l'opposto di me. Faccio un sorriso triste e poi comincio a piangere. Non voglio piangere davanti ad uno sconosciuto, no no no non devo piangere... «Signorina sta bene? », «Ma fottiti» gli dico singhiozzando e distruggendo il vaso che si trovava li sopra, con i frammenti mi viene un taglio sulla mano e anche Marika che ha le ballerine si fa male. «Scusami Maka, non volevo». Comincio a correre con mille pensieri per la testa. Perchè, perchè devo essere sempre la ragazza sbagliata? Deficit dell'attenzione, iperattività, disturbi della rabbia, LICANTROPIA qualcos'altro? E poi io sarei l'Alpha si si certo. Dove vado? Sento un forte bruciore alla mano, la ferita è ancora li, non sono guarita? Beh me lo merito anche a Marika farà male... mi ritrovo nel bosco. Che strano, in un modo o nell'altro finisco sempre nei boschi. Anche alle medie quando litigavo con papà scappavo e andavo nel bosco e mi tranquillizavo. Giro un po senza meta, infine trovo un albero e dopo un po mi addormento. Ho freddo, apro un po gli occhi e mi accorgo che qualcuno mi sta portando via stile sposa. Richiudo gli occhi troppo stanca. Mi sveglio non so quante ore dopo e vedo che sono in un letto, ma di certo non è il mio. Mi guardo intorno, è una stanza non troppo grande con una libreria, una scrivania, un armadio e una finestra sulla quale ci si può sedere a leggere, io adoro studiare, per quanto i miei voti a scuola facciano schifo è una cosa che ho sempre adorato. Mi alzo per capire dove sono finita ma ricado sul letto, sono messa davvero male... «Non mi alzerei dal letto se fossi in te, sei esausta, hai provato a trasformarti? » mi dice un ragazzo sui... vent'anni? dalla voce roca. È alto, fisico magro ma atletico occhi verdi credo e capelli castani. Come sa...«chi sei?» «wow, è vero che non parlo molto ma da quel che ricordavo se una persona ti ospita in casa sua per aiutarti quella persona va ringraziata...» «chi sei?» «John Wolf al tuo servizio» dice il ragazzo. Non può essere lui, mi aspettavo un vecchio con la barbetta con il fiocchetto tipo maestro Shifu... «...e invece sono un ventenne che vive da solo in mezzo al bosco e che si chiede perchè sei qui» ma cosa? «capirai come ho fatto più avanti comunque tu sei Crystal Bloodmoon?», «io mi chiamo Crystal Mason» «dovresti portare il nome di tua madre, era una grande alpha» ma cosa vuole? «mia madre si chiama Stephany Bludmoo comunque» «Uh modo astuto per nascondersi dai cacciatori...» dice più a se stesso che a me. «chi sono i cacciatori?» «te lo spiegherò più avanti comunque io ho conosciuto tua madre. Sono il figlio di un ex membro del suo branco ma quando ha conosciuto tuo padre non l'ho più vista. Fino al qualche mese prima del tuo quinto compleanno, avevo nove anni, a quell'età i nati lupi sono già quasi degli adulti, e mi ha detto che ho un grande potenziale come lupo e che se tu ti fossi presentata un giorno qui ti avrei dovuto insegnare a essere la vera Crystal Bloodmoon» mi sento tante responsabilità addosso ma non devo deludere la mamma. «Quando cominciamo?» «frena frena. Cominceremo quando sarai in grado di trasformarti» quindi non lo sa? Forse è meglio così, per ora non gli dirò nulla. «Ehi John è meglio che vada allora», «Perchè il tuo battito è accelerato? Tutto bene?» «sisi tranquillo, puoi accompagnarmi a casa?» «Si certo» «okay allora muoviti» «te l'hanno detto che sei dolcissima?», «te l'hanno mai detto che prima di parlare si deve contare fino a chi cazzo te l'ha chiesto?... Scusa scusa scusa» «nessun problema si sta avvicinando la luna piena è normale», «Dovrei capire cosa stai dicendo giusto?» «Tu non sai nulla?» «Nah» «Non importa lo scoprirai» è strano. Mi accompagna dentro la sua auto e mette in moto.

Crystal daughter of the moon -Una nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora