Capitolo 24

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Ci svegliammo tutti più o meno presto. I ragazzi dovevano partire alle 10.00. Avevamo altre due ore per stare insieme.
"Buongiornoo."
Fra assonnato alzò la testa da terra e mi salutò.
"Ma avete dormito per terra?"
Risposi ridendo vedendo Rick sopra Yuri accanto al mio letto, Matt sulla scrivania, Giuseppe che usciva dall'armadio e Sascha accanto a me che mi abbracciava.
"Senti coso scollati."
Ridacchiai spostando Sascha lontano da me.
"Ma.."

"Non mi fai pietà sorry not sorry."
Le mie parole furono accompagnate da delle risate generali. Mi alzai dal mio comodo letto e mi chiusi in bagno facendomi la solita doccia ed infilandomi una falpa dell'Obey e un leggins. Le Vans come sempre.
"Sei bella."
Rientrata nella mia camera c'era solo Sascha steso sul letto a petto nudo.
"Lo so."
Risposi uscendo e scendendo le scale. Tutti a tavola a fare colazione e forzai il mio stomaco a buttare giù qualcosa.
"Allora noi andamo. A dopo al murales."
Fra mi sorrise.
"Buon viaggio ragà."
Salutarono i miei amici e Matt, Yuri, Rick e Fra se ne andarono.
"Io esco con Land. Alla prossima raga."
Edoardo uscì da casa e tirai un sospiro di sollievo.
"Come va con tuo fratello?"

"Giuse nulla."
Risposi stringendo la manica della felpa.
"Vedi che.."

"Niente."
Troncai il discorso alzandomi da tavola e buttandomi sul mio letto. Poco dopo mi raggiunse anche Sascha.
"Skyne?"
Mi disse mentre fissavo un punto indefinito del soffitto.
"Ti connetti?"
Riprese poi sventolandomi la mano davanti agli occhi.
"Dov'è il Wi-Fi?"
Girai il viso verso di lui.
"Sei squallida."
Sospirò.
"Comunque.."

"Mh?"
Sorrisi senza un motivo.
"Il tuo sorriso è la mia droga."
Se ci voleva provare non sarebbe andata bene.
"Disintossicati allora."
Scrollai le spalle con fare indifferente.
"Ti amo.."

"Hai gli occhiali?"

"No."

"Mi hai mai ferito?"

"Ma cos? No."

"Sei stato accanto a me in ospedale?"

"No."

"Mi hai lasciato?"

"Mai."

"Sei Salvatore?"
Feci l'ultima domanda girandomi di spalle.
"No..."

"Allora lasciami in pace."

"Lui è il pas-"

"Il mio passato."

"Dimenticalo."

"No."
Sussurrai.
"Non voglio."
Aggiunsi abbassando ancora di più il tono della voce.
"Io potrei tratt-"

"Tu non sei lui."
Mi allontanai andando in bagno e chiudendomi dentro. Mi accovacciai come al solito per terra sospirando.
Lui non ti vorrà mai. Ti voleva sfruttare. Come tutti. Non sei importante.
"Lo so che non lo sono."
Lacera ancora la tua pelle. Punisciti per quello che sei.
"Andatevene.."
Non ti libererai mai di noi.
"Skyne. Noi sobbiamo partire."
La voce calma di Stefano mi fece aprire gli occhi ed uscire da quel bagno.
"Andiamo allora."

"Mi mancherai figlia."

"Anche tu papà."
Giuseppe mi abbracciò forte mentre il rumore della gente in stazione si faceva ancora più forte.
"Sorellina."

"Stefanino."
Abbracciai anche lui per poi avvicinarmi a Sascha, che si scansò salendo sul treno non degnandomi nemmeno di uno sguardo. Aveva un espressione arrabbiata, triste, delusa, diversa. Cercò di fare un sorriso mentre Ste e Giuse si sedevano accanto a lui. Nel frettempo aveva tirato fuori il pc e lo accese. Probabilmente per editare.
"Treno in partenza per Milano."
Una lacrima solcò il mio volto che asciugai subito. Forse avevo sbagliato con Sascha, ma io non potevo. Io amavo lui. Ormai gli appartenevo.
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#myspace.
Friendzone level: non sei Salvatore Cinquegrana. Io una volta ho friendzonato un tizio così. Mort.
Bonee.🙆

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