Incontri

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Ed eccoci qua! Dopo 10 anni senza contatti e senza visite ed inviti, ci si rincontra in un posto abbastanza curioso! Coincidenze? Io non credo.

Harry: Signor Dursley?Che ci fa lei qui?

S.Dursley: Persa l'abitudine di chiamarmi zio? Comunque, io ci abito qui! Tu piuttosto, cosa ci fai qui? Non abiti nella casa che hai ereditato dal tuo padrino?

Harry: Sì, ci abito solo che.. Ho dei problemi con mia moglie e quindi sono venuto qui per rilassarmi

S.Dursley: Ah ti sei sposato? Dudley mi deve aver accennato qualcosa in proposito.. Ma non ricordo

Harry: Come sta Dudley? Ogni tanto lo sento

S.Dursley: Bene, bene. Ha una figlia sai, si chiama Lilian. Ma sua madre la chiama Lin, non so perché. Lui non lo ammette davanti a sua moglie, una certa Cho.. Ma l'ha dedicata a tua madre, indirettamente, ma l'ha fatto.

Aspetta, Cho? Cho Chang? Io sapevo che lei si era sposata con un babbano, ma non pensavo.. Quel babbano! Insomma Dudley Dursley!

Harry: Come ha detto che si chiama la moglie di Dudley?

S.Dursley: Se non ricordo male.. Prima stava con una certa Mary, poi si sono lasciati e questa si chiama.. Cho Chans.. Chang.. Boh.. La conosci? Anche lei è.. Una come te e sua figlia

Wow chi l'avrebbe mai detto... Il Signor Dursley che la prende così alla leggera! Un miracolo!

Intanto al numero 13 di Grimmould Place Hermione era davanti alla porta incerta sul da da farsi

Coraggio Hermione è solo tuo marito, è il solito Ron, il solito idiota!
Che però tu ami e non saresti niente senza di lui..
Si vero, questi giorni senza di lui sono strati un inferno..
Avanti! Bussa!
Hermione bussò alla porta e dopo qualche istante una chioma rossa le aprì la porta. I capelli rossi spettinati, gli occhi blu illuminati leggermente cerchiati, le innumerevoli lentiggini sul viso, le mani callose che le accarezzavano la faccia, le sue labbra premute contro le sue.. Tutto di lui le era familiare e tutto di lui le era mancato. La invitò ad entrare senza nessuna emozione, cosa che provocò una fitta al cuore della giovane donna.

Ron: Rose sta dormendo
Hermione: Ron, io...

Lui le si avvicinò lentamente prendendole il mento con le dita, sentiva il suo profumo, che non era cambiato da quando l'aveva sentito nell'amortentia. Pergamena nuova e erba tagliata, ma adesso sapeva anche di qualcos'altro, sapeva di casa.

Ron: Maschio o femmina?

Hermione lo guardò interrogativa e lui le poggiò delicatamente la mano sulla pancia ma con ancora gli occhi blu puntanti in quelli castani di lei, con un sussurro lei le disse l'esito del test che le aveva portato molte altre lacrime giorni prima.

Hermione: Maschio

Ron sorrise e l'attirò a se. Una mano era sulla schiena di Hermione l'altra ancora reggeva il suo mento senza staccarle gli occhi di dosso, restrinse la distanza tra i loro volti, i loro nasi si sfioravano mentre le loro fronti si toccavano, le loro labbra erano a pochi centimetri ma per entrambi erano troppi. Hermione si sporse in avanti ma al posto di trovare le labbra di Ron trovò il vuoto, lui la guardava sorridente mentre lei non capiva.

Ron: Mi hai perdonato?

Hermione sorrise per poi finalmente avere di nuovo le labbra di suo marito sulle sue, per completare tutto quello che le era mancato, per completare l'attesa di tutti gli anni che lui non l'aveva guardata, per completare se stessa, per completare quella che era da sempre, la sua famiglia.

Dalla battaglia al binarioDonde viven las historias. Descúbrelo ahora