Capitolo Sessantasei

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TRIS POV

Liscio le pieghe del mio vestito con i palmi delle mani, guardandomi ansiosamente allo specchio. Non dovrei essere nervosa, ho aspettato questa sera per così tanto tempo che dovrei essere contenta.
Tobias me l'ha chiesto a scuola lo stesso giorno in cui Christina ci ha scattato la foto per l'annuario. Avevo appena finito l'ultimo esame, quello di scienze, e stavo per andare a casa. Ho lanciato un'ultima occhiata al mio armadietto e mi sono accorta che qualcosa sporgeva da lì. Mi sono avvicinata, ho aperto lo sportello e un cartone A3 è caduto a terra: un lato era bianco, ma sull'altro c'era scritto a lettere cubitali
BALLO?
Mi sono guardata intorno e Tobias è spuntato da dietro l'angolo, sorridente come sempre. Mi ha preso il cartellone dalle mani e l'ha sollevato sopra la testa, al che gli ho fatto una linguaccia.
"Allora?" ha chiesto. "Cosa rispondi?"
"Non saprei" ho risposto, arrotolandomi una ciocca di capelli intorno alle dita. "In realtà ho già qualcuno in mente."
Lui ha fatto uno dei suoi soliti sorrisi storti, ha riposto il cartellone nell'armadietto, mi ha messo le mani sulla vita e ha domandato: "Ah sì? Chi?"
"Allora, è un ragazzo con gli occhi blu e i capelli corti come piacciono a me" ho risposto ridacchiando.
"Ho un rivale, Tris?"
"Direi proprio di sì."
E ora, mentre guardo il mio riflesso, realizzo improvvisamente che il ballo, il diploma e l'ultimo momento che passerò a scuola non sono tra nove mesi, sono adesso. E non so come sentirmi.
Mi spazzolo i capelli un'ultima volta, esco dalla mia camera e scendo le scale. In soggiorno ad aspettarmi trovo tutti quanti: Natalie con indosso un bel vestito verde chiaro, Andrew con uno dei suoi completi blu e Tobias, elegante come non mai, in uno smoking nero. Alla vista delle converse i miei genitori sembrano perplessi, probabilmente perché si aspettavano di sentire il ticchettio dei tacchi e di vedermi più alta. Ma credo che Tobias se lo aspettasse, perché sorride e basta. Stasera non ho proprio intenzione di rischiare di cadere di faccia o di inciampare ogni cinque minuti.
"Sei bellissima, Prior" dice Tobias con marcato accento inglese mentre mi abbraccia.
"E tu sei affascinante, Eaton, semplicemente affascinante" replico io nello stesso accento.
Natalie ride alla nostra conversazione ed esclama: "Qui serve una foto!"
Ci mettiamo in posa davanti all'albero di ciliegio in giardino. Sta sfiorendo, ormai, ma i petali rosa portati in giro dal vento sono uno sfondo perfetto, e il loro profumo fresco ci avvolge completamente.
Prima che Natalie scatti la foto Tobias prende una scatolina che aveva appoggiato a terra accanto alla porta e me la porge. È infiocchettata con un nastro bianco e beige, e quando la apro vedo che dentro, avvolto da strati di carta velina, c'è un corsage di fiorellini azzurri.
"Oh, ma non dovevi!" dico.
Tobias senza smettere di sorridere me lo lega al polso sinistro.
"Grazie" mormoro. "È davvero bello."
"Prego" dice lui dandomi un bacio sulla guancia. "Andiamo a diplomarci!"

***

La cerimonia è stata proprio bella. Siamo stati chiamati uno ad uno sul palco, ci hanno consegnato i diplomi, abbiamo scattato delle foto e da circa un'ora siamo fuori a chiacchierare aspettando che finiscano di sistemare la palestra. Finalmente ci comunicano che l'allestimento è a posto e possiamo entrare per il ballo.
Il tema di quest'anno è 'Story of my life', ispirato ad una canzone degli One Direction, e devo ammettere che anche se all'inizio ero un po' scettica il concetto è stato sviluppato bene. Ci sono tonnellate di foto appese ovunque, e quando dico tonnellate intendo davvero tonnellate: foto di bambini dell'asilo, delle elementari, di ogni classe. Le foto di noi dell'ultimo anno sono incollate a un pannello coperto da un telo color blu notte, sono state raccolte da Christina e gli altri ragazzi responsabili dell'annuario e del giornalino. In mezzo alla marea di scatti riesco a trovare un selfie che noi ragazze ci siamo fatte l'ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, e una foto di me, Peter e i ragazzi sul palco accanto al presentatore del talent show.
La sala è buia, le uniche luci sono i led colorati sul soffitto. Ora, tutto quello che posso dire è che ci hanno provato. Ci hanno provato e il risultato non è così male.
In questo genere di eventi io sono sempre ingessata e non so che fare, per cui trascino Tobias verso le gradinate dove i nostri amici sono seduti, forse per il mio stesso motivo. Sono tutti in coppia tranne Lynn, che si è rifiutata categoricamente di presentarsi con un cavaliere, perché 'le convenzioni sociali fanno schifo' - citazione sua.
Appena ci avviciniamo a loro Zeke sbraita: "CI SIAMO DIPLOMATI, BASTARDI!"
Scoppio a ridere e chiedo: "Ma... di solito la scuola organizza dei balli?"
"Una volta ogni morte di papa" risponde Shauna stringendosi nelle spalle. "Però nel caso il risultato non fa schifo come ci si potrebbe aspettare."
"Giusto" conferma Uriah. "Per esempio, queste decorazioni non mi fanno venir voglia di cavarmi gli occhi con un coltello da burro."
Ridiamo tutti, ma quando parte Talk Dirty di Jason Derulo veniamo interrotti dallo strillo di gioia di Christina che chiede: "Qualcuno viene a ballare?"
Le ragazze saltano in piedi facendo alzare di conseguenza i loro fidanzati. Tobias fa per alzarsi anche lui, ma quando vede che io non accenno a muovermi si risiede accanto a me.
"Non vuoi ballare?" chiede.
Scuoto la testa. "Non così" rispondo indicando la masnada di persone sulla pista. Sono lanciati in mosse che non si possono chiamare balli ma solo strusciamenti.
"Ultimamente le canzoni parlano solo di sesso" continuo. "Ma seriamente, che fine hanno fatto i baci sotto la pioggia? La testa appoggiata alla spalla dell'altro mentre si guarda un film? Che fine ha fatto il tenersi per mano? Le persone si stanno concentrando sempre di più sul lato... sporco dell'amore, ci stiamo dimenticando del romanticismo, che dovrebbe essere la parte più importante. Quel romanticismo puro, un po' sdolcinato, quello di cui parlano i Beatles in I want to hold your hand - canzone fantastica, tra parentesi. E invece ora si canta del 'sesso internazionale'. Ma di che cazzo stiamo parlando? Io davvero non capisco in cosa si sta evolvendo la musica. Cioè, guardali: sembra che stiano scopando con i vestiti addosso."
Tobias sta zitto per qualche secondo e non fa altro che guardarmi. Poi sorride e dice: "Un semplice no mi sarebbe bastato, ma la tua spiegazione è stata oltremodo brillante."
Gli do una sberla sul braccio.

Broken- Divergent/Fourtris fanfictionWhere stories live. Discover now