Capitolo 2.2 - Intervista Josh

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Oh oh, ecco il primo bel fusto del Capitolo 2: Josh, da Solo Tua!


*****


-Oh oh, ciao abbronzato manzo delle Hawaii. Benvenuto nella mia umile dimora!-

Ok... sono frastornato. Più di prima. Perché ciò che mi circonda non ha nulla di reale. Neppure la signorina tutte curve uscita dal manga seduta su una morbida poltrona di pelliccia rossa. Non voglio sapere di che animale si tratti. Mi guarda davvero come una bistecca! È molto provocante nonostante il tailleur di taglio classico che non riesce a trattenere le sue forme.

«Salve...»

-Bocconcino, è il caso d'informarti che posso leggerti nel pensiero. Il fatto che m'immagini come una ragazza di un manga di secondo ordine mi turba, ma almeno smettila di fissarmi le tette! Oh oh.-

«Ehm... il problema è che quel bottone attrae troppo la mia attenzione... non vorrei mi accecasse un occhio!» Va bene! Leggi pure! Chi se ne frega! Mi appari così... non posso farci nulla!

-Che direbbe la tua adorata Karen? Oh oh...-

«Hai toccato il mio unico punto debole... questa fa male!» non voglio parlare di lei. Non vorrei neppure pensare a lei.

-D'accordo, tortellino al sugo. Lasciamo che i nostri lettori scoprano da soli chi sia Karen, oh oh... Parliamo d'altro! Ricordami il tuo nome, per favore.-

«Josh...»

-Dimmi, Josh, cosa ne pensi del tuo recente incontro con Perla e Michael "Mad"?-

Ci penso un attimo mentre mi guardo intorno. Questa situazione bizzarra lo è diventata ancora di più da quando mi sono ritrovato sospeso a mezz'aria con questa tipa che continua a sistemarsi gli occhialini sul naso a punta come una psicologa in uno studio. Ma io non sono qui per farmi psicanalizzare! Ok, sto divagando. Resta concentrato Josh... la risposta...

«Mad è un tipo in gamba... mi sembra un ragazzo che sa il fatto suo... uno con cui andrei a bere una birra, insomma...» Che strano... tutto intorno a noi è un accavallarsi di strani vortici colorati che mutano forma e mi fanno venire le vertigini. Ora sembra tutto cambiato.

«Perla... è stata gentile! Mi sono ritrovato in una situazione d'emergenza e lei mi ha prontamente aiutato... gliene sono grato!» Ancora una volta lo sguardo mi cade su quel bottone... ma non faceva prima ad indossare qualcosa di più largo? O di più scollato? Così risolveva il problema!

-Ehi, ehi! Brutta copia di uno degli attori di Baywatch, focalizzati sulle domande e distogli lo sguardo dalla mia scollatura!-

«La fai facile tu! Prova a stare da questa parte con ciò che devono sopportare i miei occhi!!! E Karen non nominarla neppure!!!»

-D'accordo, oh oh. In un futuro imprecisato, vorresti tornare a fare una capatina al BioBar?-

«Non mi interessa nessun luogo sulla faccia della terra se non uno... con tutto rispetto per la tua gentile ospitalità, ovviamente... ma c'è solo un posto dove vorrei essere ora e non è certo questo né il BioBar!» distolgo lo sguardo dai grandi occhi scuri che mi fanno pensare a qualcos'altro e ancora una volta lo scenario muta. È come essere circondati da un mare di sabbia con le onde che si infrangono contro quella specie di sedile sul quale sono inchiodato per timore di precipitare nel vuoto. Lei invece tranquilla e composta non fa una piega.

-Fammi indovinare... Vorresti essere tra le braccia di una certa ragazza, oh oh. Molto romantico, davvero, ma ti consiglio di dire certe frasi solo mentre guardi le stelle o gli occhi della tua amata, non le mie curve in vista.-

«Scusa... Non ero preparato... sono stato preso in contropiede... Karen è tutto ciò che voglio... mi basta anche solo averla nei sogni...» Non voglio fare la figura dell'idiota. Ma ciò che sento è questo. La tipa potrebbe anche far saltare di proposito tutti i bottoni della camicetta di seta rossa... cazzo! Non mi farebbe nessun effetto. Ok, la figura del coglione l'ho fatta!!! Cos'altro manca alla lista per avere il premio?

-Niente, zuccherino. Direi che ti sei aggiudicato il primo premio per le smancerie, oh oh. Time out! Torna pure dalla tua donna. Ragazza tanto fortunata che può godere del tuo corpicino succulento ogni giorno, oh oh... Un saluto ai lettori!-

«Grazie... saluto coloro che si sono divertiti leggendo questa strana storia con i miei compagni di viaggio in un universo parallelo... e ringrazio anche te. In fondo non è stata una cattiva esperienza. Nonostante tutto mi sono divertito... quindi grazie e... visita pagata dal dentista per la valanga di zucchero che hai dovuto sorbire!»


*****


Affezionate pennette alla cacciatora, cosa ne pensate dell'abbronzato Josh? Chi è questa Karen a cui sembra profondamente legato?

Scopritelo tra le onde delle Hawaii nel racconto Solo Tua di Mimidreamysoul!


Arrivederci, uova di cioccolato fondente!

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