Caro foglio. Zayn Malik.

1. Caro foglio.

Caro foglio, mi sento un idiota a parlare con un foglio ma mi sentirei ancora più stupido a scrivere caro diario. È passato un anno da quando ho lasciato il gruppo e oggi più che mai mi sento solo. So di aver sorpreso tutti, di aver fatto soffrire tante persone. Ma la verità è che non potevo più farlo. Io non sono come gli altri ragazzi. Loro sono estroversi, allegri, un po' matti. Io non riesco a far capire neanche che mi sto divertendo. Sono fatto così e non riesco ad essere altrimenti. Per anni mi sono sforzato di cambiare, o quantomeno di fingere, di esternare i miei sentimenti anche se avrei preferito viverli in privato. Essere sbattuto sotto i riflettori, sotto le telecamere ad ogni passo, ad ogni ora del giorno era ben lontano dalle mie aspettative quel giorno a quel provino. A lungo andare , però, sforzarsi di essere qualcun altro e non poter essere me stesso mi ha soffocato. Ho ricominciato a respirare. I ragazzi non lo hanno capito. Siamo passati dall'essere fratelli all'essere estranei. All'inizio era strano. Vedevo un'immagine divertente e pensavo" questa devo farla vedere a..." e poi mi ricordavo di non aver più nessuno a cui far leggere nulla .I pomeriggi di solitudine erano anonimi e il telefono che aveva smesso di squillare mi faceva star male. Stavo diventando un vegetale, mi rifiutavo di uscire anche con i miei vecchi amici, che non mi sembravano più tanto sinceri. L'unico ambiente a cui ero abituato era diventato quello buio della mia casa, le tende sempre tirate alle finestre, Il letto mai rifatto, il divano sgualcito. Cuffie nelle orecchie, un album da disegno. la mia vita in sette parole. Poi mia madre è piombata in casa mia con la sua solita, fastidiosa voglia di vivere.I ha buttato giù dal letto, ha aperto le tende, ha tirato a lucido la casa, mi ha spedito nella doccia, mi ha costretto ad andare dal parrucchiere. e io ci ho dato un taglio. Un taglio netto, da tutti i punti di vista. A pensarci ora è stata lei a salvarmi. È grazie a lei se sono riuscito ad uscire dalla lenta apatia in cui ero precipitato. È stata lei ad accompagnarmi a quei nuovi eventi a cui ero invitato, é stata lei a insegnarmi di nuovo a vivere. E poi ho allontanato dalla mia vita tutti coloro che non mi rendevano felice. È dura all'inizio separarsi da tutte le persone con cui hai condiviso gli ultimi anni della tua vita, ma a volte è necessario per la tua sanità mentale, e dopo aver cominciato è la cosa più semplice di questo mondo. Ho lasciato amici e fidanzata, che era solo un'attrazione mediatica. E finalmente ho ricominciato a vivere. Adesso la mia vita mi piace di nuovo, sono sereno, apprezzo di più ogni singola cosa, ogni singolo momento di solitudine. Ho ricominciato ad amare, o almeno ci provo. Con lei é facile, non ha bisogno di esibirmi e io non ho fretta. Vedremo cosa la vita mi riserverà per il futuro, per il momento tutto ciò che ho vissuto lo rivivo nelle mie levate la mattina presto, quando il sole non è ancora alto in cielo e io mi dedico alla mia musica, a scrivere. Forse un giorno parlerò anche di Emily, della ragazza che mi ha cambiato, la persona più vera che abbia mai conosciuto, l'unica che abbia mai amato in quel modo. La persona che, non importa quanto tempo passerà, non smetterò mai di aspettare. Anche se dovesse volerci tutta la vita.
Caro foglio, adesso sai tutto di me, sai di come ho vissuto e superato il lutto per le mie amicizie, il modo in cui sono tornato a vivere e il modo in cui sono stato salvato dall'unica persona che, qualsiasi cosa accada, resterà sempre al mio fianco. La vita ci cambia, ci unisce e ci divide da persone che entrano a far parte del nostro viaggio e a volte ne escono. Ma la cosa più preziosa che abbiamo, resterà sempre con noi. I ricordi. Quelli, lo so per certo, non mi abbandoneranno mai.

Mi piacerebbe tantissimo sapere cosa ne pensate della storia.
Questa è solo l'introduzione, il resto é narrato al presente ma riguarda ciò che è successo prima.
Lasciate un commento e se vi va, un voto.
Un bacio. :)