11. Creare un personaggio mentre si distrugge una persona.

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Zayn's pov
Mi faccio un panino e poi vado in salotto a mangiarlo davanti la TV. Mi manca quando da piccolo mia madre mi lasciava mangiare con le mie sorelle davanti ai cartoni animati. Vorrei accendere una sigaretta ma qui dentro non posso proprio, visto che l'allarme antincendio scatta al minimo accenno di fumo e allaga tutta la casa.
Così mi costringo a finire prima di mangiare, poi esco sul portico a fumare. Alla seconda boccata i muscoli cominciano a rilassarsi. Mi viene in mente quando cercavo in tutti i modi di far smettere mio padre. Non riuscivo a capire come una cosa che fa così male potesse farti stare così bene. Butto fuori una nuvoletta di fumo che si disperde in aria. Ora lo so. Stringo l'accendino in mano, e ancora sento le dita di Emily sulle mie. La sua mano sottile e delicata, ferma e sicura, accanto alla mia, ricoperta di tracce d'inchiostro, che tremava da morire. In quel momento, tra i due, quella forte era lei. E forse non solo in quel momento. Il suo arrivo nella mia vita sta distruggendo quel poco di stabilità mentale che mi restava. Me la vedo sempre davanti, con quel sorriso sicuro, o in palestra, con gli occhi chiusi mentre si abbandona alla musica e ai movimenti delle braccia. Non so cosa provo, non riesco a spiegarmelo. Sarebbe troppo facile dire che la mia è semplice attrazione nei suoi confronti. Non è così. Mi sento attratto e nel contempo intimorito da lei, dalla sua energia. Non riesco a concentrarmi per più di due minuti su qualcosa, perché lei è lì, con Liam, con Harry, con chiunque ma non con me. So di essere io il responsabile della sua lontananza, ma non riesco ad avvicinarla.

Siamo come gli stessi poli di due calamite. Ci respingiamo. Sono io che mi sento turbato ogni volta che la vedo, lei invece non mostra nessuna emozione, nessun turbamento.

Il modo in cui mi ha sfiorato le dita, prendendo l'accendino, mi ha dato una scossa elettrica. Quando ho capito che mi stavo aprendo troppo, ho richiuso lo spiraglio che si stava aprendo. Perché è così che si fa. Velocemente, preventivamente. Indolore. Voglio solo allontanare questi pensieri, perché so già che ciò che sta nascendo può solo farmi male. Lei non prova lo stesso, é qui solo per lavorare e poi credo di aver capito chi le interessa davvero. Con Liam ha da subito stretto un rapporto che io non riuscirei a stringere neppure in due anni. Lui è spontaneo, sincero , divertente.
Il ragazzo ideale, dicono in tanti.
Io sono incostante, chiuso in me stesso, solitario. Il cattivo ragazzo. Dice Simon che ogni gruppo ne ha uno. È per questo che io devo avere una ragazza e non gli altri. Io devo far vedere al resto del mondo di essere capace di provare dei sentimenti, che possono essere dolce con una donna. E quindi mi piazzano accanto una perfetta sconosciuta che devo abbracciare, occasionalmente baciare. Come se l'amore fosse questo, come se servisse a dimostrare qualcosa, come se fosse opzionale e intercambiabile. Un accessorio. Dopo essere stato in giro con lei, che non smette di preoccuparsi di essere a posto per i giornali, mi sento vuoto.
Non riesco a viverla più serenamente, perché sento che mi stanno opprimendo. Non posso dire quello che voglio, devo parlare di quanto amo la mia fidanzata. Non posso parlare di quanto amo disegnare o quanto amo leggere Charles Dickens. Non sono argomenti che interessano alla stampa. Ciò che vogliono è creare un personaggio, adattarlo ai gusti delle ragazzine, che vedono il principe azzurro; e a quelli delle loro madri, che vedono il bravo ragazzo responsabile. Ma non si rendono conto che creando un personaggio, stanno distruggendo una persona. Pezzo dopo pezzo. E io a poco a poco crollo sempre di più.

Caro foglio. Zayn Malik.Where stories live. Discover now