Il ragazzo della porta accanto ||Sterek Story||

salvo

Derek sentí il respiro di Stiles farsi regolare, le lacrime cessarono e alzò lo sguardo il ragazzo disteso «Derek» bisbigliò mentre Scott si alzava stupito «Stiles?» bisbigliò incredulo vedendo il ragazzo con gli occhi semi aperti che tornava cosciente «In pelle e ossa» rispose lui «O grazie al cielo» esclamò Scott abbracciandolo «Mi hai fatto prendere uno spavento» commentò sollevato «Isaac! Amico!» disse allegro Stiles allargando le braccia «Stiles, fallo ancora e ti uccido io» scherzò Isaac ricambiando l'abbraccio «Abbiamo tanto di cui parlare, eh?» disse Stiles «Giá» annuí Isaac «E non sono l'unico con cui parlare Stiles» lo avvertí Isaac «Lo so» commentò Stiles mentre l'altro si staccava dall'abbraccio «Bene, Scott, mi accompagni a dare la bella notizia a tutti?» chiese Isaac «No, io rimango qui con Stiles» protestò Scott «Oh, vieni e basta idiota» disse Isaac tirandolo via, lasciando Stiles e Derek soli «Emm...come stai?» chiese quest ultimo «Ora bene, grazie» rispose Stiles «E Cora?» chiese poi «Bene anche lei » rispose Derek «Avanti Derek, sputa il rospo» disse Stiles poi rompendo il ghiaccio «Quello che ho detto, hai sentito tutto?» chiese Derek «Tutto, piú o meno» rispose Stiles ancora freddo «Provi ancora qualcosa per me?» chiese diretto Derek 'Dio, pensavo di doverlo dire da solo... Si, e mi sei mancato un casino' avrebbe voluto rispondere, ma non cedette «Avanti, perché non rispondi?» insistette lui, vedendo che Stiles non rispondeva «Perchè ti dovrei odiare per quello che hai detto, ma non è cosí» rispose quest'ultimo «Quindi non mi odi?» chiese Derek «No, non ti odio...ma ciò non vuol dire che io non sia arrabbiato con te» disse Stiles «E dunque, cosa potrei fare per farmi perdonare?» chiese Derek «Emm, non ne ho idea » rispose Stiles «Forse io si» disse Derek «Bene dimmi allora» fece Stiles «Meglio se te ne do una dimostrazione» parlò Derek poggiando le mani sui fianchi di Stiles e avvicinandosi a lui lo baciò e in quel momento Stiles capí quanto bisogno aveva di baciarlo, cosí portò le mani al collo di Derek e lo avvicinò a se per assaporare meglio le sue labbra «Perdonato?» scherzò Derek «Umm...ci vuole molto di piú» rispose Stiles ridacchiando «Come vuoi» disse Derek facendo arrivare le mani sotto la maglia del ragazzo poi approfondí il bacio, fu breve ma intenso, 'due giorni sono bastati, non mi stacco più' pensò Stiles «Mi hai chiesto se provavo ancora qualcosa per te...» parló Stiles «Beh, mi sei mancato davvero troppo» «Anche tu» rispose Derek «Non lo fare più, va bene?» chiese poi «Cosa?» chiese Stiles «Non ti permettere più a respirare così lentamente » rispose Derek «E tu non te ne andare più, promesso?» disse Stiles «Promesso» acconsentì Derek sorridendo prima di staccarsi per qualcuno che bussava alla porta «Mio dio Stiles! » esclamò Melissa entrando «Melissa! Tutto OK?» chiese Stiles «Ora decisamente meglio» rispose la donna allegra «Avviso tuo padre» lo avvertì Melissa uscendo «Va bene» acconsentí Stiles «Che cosa stai facendo?» chiese poi vedendo Derek che si avviava all'uscita della stanza «Sta per venire tuo padre e dopo quello che è successo non li sto simpatico» rispose Derek «A lui non sta simpatico nessuno e poi non è ancora qui» rispose Stiles «Cosa ti prende?» chiese «Niente, solo che...» iniziò a dire Derek «Solo non vorrei tu soffrissi ancora» «Se ci se tu allora non accadrà » lo rassicurò lui sorridendo «Nenache se ti dicessi che mia madre ha intenzione di farmi sposare una diciottenne?» chiese Derek «Tu non vuoi sposarla» affermò Stiles «Da quando mi conosci così bene?» chiese Derek avvicinandosi di nuovo a Stiles «Da quando fai interrogatori?» chiese Stiles baciandolo «Da quando sei il mio ragazzo» rispose Derek «E da quando sarei il tuo ragazzo?» chiese scherzando Stiles ma prima che Derek rispondesse lo sceriffo fece ingresso nella stanza rovinando il momento «Figliolo che cosa stai facendo?» chiese riferendosi a Derek «Mi sto costruendo un futuro Papá» disse Stiles «E tu? Avevo detto che non dovevi avvicinarti» disse lo sceriffo «Mi sono avvicinato io» intervenne Stiles «Sta fuori da questa discussione, non ti riguarda» disse suo padre «Fai sul serio papà? Qui si tratta della mia vita privata! Non della tua! Se hai deciso di non uscire con nessun'altra va bene ma non devi impedire a me di amare diversamente qualcuno che non siate tu, Scott, Melissa o Lydia!» lo rimproverò Stiles «No, Stiles ha ragione...io, io devo andare» disse Derek uscendo dalla stanza «Contento?» chiese Stiles «Io non volevo...» cercò di dire suo padre «Si invece che volevi! Mi ha salvato la vita! Più di una volta! È rimasto nonostante tu o Scott lo volevate quasi morto! Cosa deve fare per farsi apprezzare?» lo interruppe lui arrabbiato «Deve promettere che non mi toccherá mai con un dito? Che non mi toglierà i vestiti di dosso?» «Non si deve permettere a fare una cosa simile» commentò lo sceriffo «Non si deve permettere a fare cosa?» chiese Stiles «Toccare il tuo corpo senza i vestiti» rispose lo sceriffo «Ma per favore! Se mi stai proteggendo dal sesso con Derek o mi stai chiedendo se io l'abbia già fatto, beh allora esci di qui!» disse Stiles «Io ti voglio proteggere da lui!» rispose Derek «Sarei morto se non fosse stato per lui! Forse dovrei essere io a proteggere lui da te! Adesso Derek rientrerà qui e tu non me lo impedirai!» lo avvertì Stiles uscendo fuori trovando con sua grande sorpresa Derek seduto «Derek, scusa lascialo perdere» si scusò Stiles «Forse ha ragione» ammse Derek «Non lo dire neanche per scherzo!» lo contraddí Stiles porgendo un mano a Derek «Dai, alzati...» «Va bene» rispose il più grande prendendo la mano del più piccolo «Ora voglio che tu vada a casa, fatti una doccia e preparati...appena mi dimettono vengo e andiamo a farci un giro, ok?» chiese Stiles «Va bene, ci vediamo dopo» disse Derek posando le labbra su quelle di Stiles prima di uscire dall'ospedale, dove incrociò Isaac «Hey Derek!» lo salutò «Ciao Isaac!» ricambiò Derek «Come sta?» chiese Isaac «Bene, vai dentro, sicuramente vorrà parlarti» disse Derek «Va bene, a dopo Derek» lo salutò Isaac entrando