Pt.6

401 47 17
                                    

Alla fine optai per un jeans nero e una maglia larga color carne.
Misi la mia solita parrucca con un berretto e guardai l'orologio.

Le 11:50.

Come farà Jimin a farmi uscire di qui?

-Che c'è ti vedo pensierosa...
Disse So-Yoon.
-Posso svelarti un segreto?
si avvicinò a me curiosa.
-Dimmi tutto.
-Jimin mi ha chiesto di fare un giro con lui.

Da un sorriso a 32 denti, So-Yoon diventa...come dire..."triste".

-Ah che bello! Ma...ecco...*sospira* Ascolta cara, Jimin è un ragazzo fantastico, ha sofferto moltissimo per una sua ex...e... come la prenderà quando tu non ci sarai più?...

In effetti non aveva tutti i torti.

Stavo ragionando come una ragazza NON affetta da nessuna malattia.
Ma io sono malata e devo pensarci a certe cose.

-Passeremo solo del tempo insieme So-Yoon, come amici, non lo farò soffri-
-Si vede che gli piaci!
-Davvero?
-Si!
-Ma sono malata, come fa a piacergli uno scheletro senza capelli?
-Perché è speciale, non bada all'aspetto esteriore, magari gli ha attirato qualcosa che non siano i capelli...

A quelle parole, sorrisi.

-Ciao!
Una voce familiare risuonò nella stanza.

Jimin.

-Ciao tesoro!
Disse la nonna stringendolo a se.
-Porto Milly a fare un giro, ci vediamo dopo okkay?
-Va bene, ma non farla stancare.

Lui annuì.

-Sei pronta?
-Certo!
Dissi entusiasta.
Non uscivo da secoli.

Mi strinse la mano e mi trascinò fuori da quella stanza.
La sua mano.
Così calda ma soffice.
Paffuta ma tenera.

-Jimin dove usci-
Mi tappò la bocca con una mano.
-Shh. Non fare rumore sennò ci scoprono.

Io annuì.

-Dicevo, dove usciamo?
Dissi bisbigliando.

Lui, con un dito, indicò l'uscita di sicurezza.

Silenziosamente ci dirigemmo verso la porta.

Come uscimmo, il vento mi scombinò i "capelli".
Mi sembrava di rinascere.

-TaDaa!
Disse indicando due bici.
-Oddio che bello! Grazie Jimin!
Gli strinsi le mani, poi gliele lasciai e corsi fino a una delle due bici.

-Andiamo?
Chiesi.
-Quante energie!
Disse ridendo.
-Ho portato una macchina fotografica, così possiamo farci delle foto.

Annuisco felice.
Salimmo sulla bici e partiamo insieme.

Mi mostrò tanti musei.

Ci fermammo davanti una statua, scendendo dalla bici e facemmo un selfie.
Jimin video sul display della macchina la foto e poi esclamò
-Ahh! Questa è venuta carina, e ne faremo tante e tante altre.

Ripartimmo.
Facemmo il giro in un parco e approfittando del carretto degli hot dog proprio di fronte a noi, ci avvicinammo e prendemmo due hot dog.
Dopo esserci riposati un pò sulla panchina, ripartimmo.
Andammo a mangiare un gelato.
Un'altra foto.

Ripartimmo.
Arrivammo davanti un negozio di abiti, entrammo dentro, ci vestimmo in modo buffo e Jimin scattò un'altra foto.

Guardai l'orario.
-Sono le 18:20! Cavolo è tardi, Jimin dovremo ritornare, se le infermiere non mi trovano nel letto per ora di cena muoiono.
-Oh! Certo! Ti accompagno subito.

Arrivammo silenziosi in ospedale.
Jimin mi accomoagnò nella mia camera.
-Eccoci Nonna siamo arriv-

So-Yoon stava dormendo.

-Shh Jimin, non svegliarla!
-Volevo salutarla...

Sorrisi, era troppo tenero.

-Gli dirò che sei passato okkay?
Lui sorrise e annuì.

-Allora cia-
Non feci in tempo a terminare la frase che Jimin mi baciò sulla guancia.
-A domani allora, stessa ora?
Chiese.
-O...okkay!
Dissi.

Andò via.

Mi misi la soltita tunica bianca cadaverica addosso e mi sistemai nel letto.
Non vedo l'ora che arriva domani.

Verso le 20:00 arrivò l'infermiera e mi diede un pezzo di pane con della pasta al sugo.
Mangiai solo la porzione di pasta.

Ero stanchissima.
Così spengo la luce e mi addormento sul mio lato preferito.

Chissà se avrei fatto tutto ciò che avevo scritto nella lista.

S.A.
Heilaa!
Sono vivaa!
Vi piace questa storia?

Come Vada...Vada!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora