Capitolo 9. Strade Malfamate

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Annie cerchó di convincermi ad andare in un' altra strada ma non ci riuscí. Si attaccó al mio braccio e comiciammo ad attraversare la stradina sotto gli sguardi minacciosi dei ragazzacci che erano li. Uno di loro si avvicinó e inizió a stuzzicarci.

<<Hey Bella. Dove vai cosí di fretta?>> disse fermando Annie.

<<Il più lontano possibile da qui...>> rispose la ragazza, senza neanche guardarlo.

Un altro ragazzo si avvicinò.

<<Ma siamo delle brave persone.>> aggiunse, scoppiando a ridere poco dopo.

<<Oh ma infatti non ne dubitiamo. Siete così bravi che sapete solo rompere le palle.>> esclamai accelerando il passo e stringendo ancora di più la mia ragazza a me.

<<Vieni a dircelo in faccia se ne hai il coraggio>> mi gridò uno dei ragazzi, ridendo con i suoi compagni.

Provai ad ignorarlo e continuai per la mia strada andando ancora più veloce.

<<Vigliacco! Non hai le palle.>> continuò un altro.

<<Donna vieni a stare con noi e molla quell'idiota.>> 

A quelle parole mi bloccai di colpo. Mi avevano davvero stufato.

<<Forza vieni, cosa stai aspettando?>> mi incitò vedendomi e togliendosi la felpa.

Tornai in dietro.

<<Andrea ti prego lasciali stare, devi ignorarli!>> provò a fermarmi Annie, inutilmente.

Non l'ascoltai. Mi avvicinai ad uno di loro e, schivando un suo pugno, gliene diedi uno sul naso. Riuscii a bloccare un ragazzo contro un muro. Mentre stavo per dargli una bella lezione, un altro di loro mi puntó una pistola contro la nuca. Rimasi come pietrificato. Mi guardai intorno cercando qualcosa con cui colpirlo ma vidi solo lo sguardo terrorizzato di Annie. Notai un ragazzo avvicinarsi a lei e toccarle una spalla. Non era uno di loro.

<<Annie!...cosa succede!?>> chiese vedendo la pistola.

<<Carl, ti prego aiutalo.>> sussurró lei guardandolo con gli occhi lucidi.

Il ragazzo riuscí a spingere via l'uomo con l'arma, che lasció cadere la pistola a terra. La spostai con un calcio. Mi avvicinai ad Annie, abbracciandola. Mentre Carl era girato verso di noi un altro di loro gli mise un coltello davanti al collo. Cercai qualcosa da lanciargli e notai la pistola vicino ai miei piedi. La presi in mano e la puntai verso l'uomo. Non avevo il coraggio di premere il grilletto.

<<Spara...Andrea Spara!>> gridò Annie tra le lacrime.

No. Non volevo uccidere nessuno. Non dopo aver sentito cosa si provasse a perdere una persona cara.






•La Seconda Dimensione Di Gioco• ~INoob~ (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora