Capitolo 10. Colpo di pistola

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<<Andrea!>> gridò ancora, con voce rotta dal pianto.

Presi la mira e sparai. Sentii come se il proiettile avesse colpito me anziché il tipo davanti me, una sensazione orribile. Carl spostò il corpo del ragazzo e venne verso di noi. Gli altri uomini erano fuggiti. Il colpo mi fece inevitabilmente rivivere un flashback. 

Io che gridavo, il rumore sordo della pistola, Giovanni che si accasciava al suolo, la sua espressione...

Gettai la pistola a terra e indietreggiai, terrorizzato da quello che avevo appena rivissuto. Annie provó ad avvicinarsi  ma scappai via prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa.
Corsi per le strade della città, senza una meta ben precisa. Non so come mi ritrovai di nuovo vicino al molo di Santa Monica... Mi sedetti su un muretto e cercai di dimenticare la scena. Era tutto inutile, era impressa nel mio cervello e non sarebbe mai andata via. Mi girai verso il mare e rimasi li, a guardare le onde, sotto in cielo stellato. Pensavo a quello che avevo appena fatto, non potevo credere di aver davvero ucciso una "persona". Anche se ero in un videogioco, sentivo come se avessi davvero sparato ad un uomo. Cercavo di "mandare la mia testa altrove" ma nella mia mente ricompariva sempre l'immagine di Giovanni, su qualunque cosa io stessi riflettendo. Poggiai i gomiti sulle ginocchia e misi la testa tra le mani. Senza che me ne rendessi conto una lacrima mi rigò il volto. Dopo circa un ora che ero li mi guardai intorno e notai che non c'era nessuno sulla spiaggia, a parte un ragazzo sdraiato su una panchina. Respirai profondamente. Dovevo cercare Annie ma non volevo che mi vedesse piangere, non di nuovo. Sentii qualcuno avvicinarsi e sedersi accanto a me. Capii che era uno dei soliti ubriaconi che si vedono spesso anche nel gioco e non lo guardai neanche in faccia.

<<Bella nottata, eh?>> mi domando, sollevando il volto verso il cielo.

<<Sinceramente, no. È una merda.>> sospirai. Non sapevo neanche perché lo stessi dicendo a lui, che di problemi probabilmente ne aveva più di me.

<<Ti manca qualcuno?>> chiese ancora, tornando a guardarmi.

<<Si...mi manca qualcuno...>> risposi. Come lo aveva capito lui, lo aveva notato anche Annie la prima volta che mi vide. Possibile che fosse così evidente?

<<Posso fare qualcosa per aiutarti?>> proseguì amichevolmente.

<<Grazie ma no. Non esiste un modo per aiutarmi.>> affermai sorridendo.

<<Ne sei proprio sicuro?...>> continuò poggiandomi una mano sulla spalla.

Solo in quel momento mi accorsi di conoscere la sua voce. Alzai lo sguardo e lo fissai...rimasi immobile con gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta. Non potevo credere di avere davanti proprio lui.

•La Seconda Dimensione Di Gioco• ~INoob~ (IN REVISIONE)حيث تعيش القصص. اكتشف الآن