Capitolo 8

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Intorno a me vedo solo oscurità, sento un peso che mi opprime il petto, ho la percezione del  mio corpo, ma non riesco a vederlo. Solo nero, ovunque, mi opprime, non mi lascia respirare, poi una luce bianca mi investe. Davanti a me vedo una donna, ha qualcosa di famigliare, il suo sguardo e rivolto verso la culla dove dormono tranquilli due bambini.

La donna indossa degli abiti di altri tempi, dai colori scuri, sul grigio, guarda con amore i bambini, non sembra vedermi, né sembra percepire la mia presenza. Una porta si apre e nella stanza entra un uomo, si avvicina alla donna e la stringe in un possessivo abbraccio, sembra così vero, così reale, un dolce tepore mi circonda e l'opprimente sensazione che provavo svanisce nel nulla.

La donna si volta e guarda l'uomo, lo guarda come se fosse l'unico essere vivente sulla terra, come se fosse la sua ancora di salvezza.

''Dovranno crescere separati''.

''Lo so, non dovranno mai sapere dell'esistenza dell'altro, almeno non finchè non siano pronti.''

''Hai sentito i saggi? Vogliono addormentarli, oh Cristopher, come faranno ad risvegliarli? La sopravvivenza del mondo stesso deriva dalla loro forza di volontà, sai che Angelique non potrà mai risvegliare i doni senza di lui. ''

''Ma il suo mate potr-''

''Non nominarlo, quel mostro! Hai visto esattamente ciò che ho visto io, quel ragazzo non ha spina dorsale! Non permetterò a mia figlia di stare con uno di loro, non meritano niente! ''

''Tesoro, è il suo destino, la fonte della vita ha parlato, dobbiamo solo essere paziente e sperare che le anime sia clementi con lei, o potrebbe uscire dal percorso.''

La donna stinge a sé l'uomo, poi guarda i bambini e sorride tristemente, come un addio.

''Buona fortuna.''

Poi la scena cambia, mi ritrovo ai piedi di una quercia, davanti a me si trova quello che rimane di un vecchio campo di battaglia, c'è solo morte e disperazione, tranne che per loro, una giovane ragazza e un ragazzo, la ragazza tiene stretto sul suo peto un bambino, una piccola vita umana, il ragazzo invece, guarda le due creature come se fossero oro, prezioso e raro.

''Si stanno avvicinando.''

La ragazzo lancia uno sguardo carico di disperazione al ragazzo, che come risposta, la stringe al suo petto, lasciandole un bacio sulla testa.

''Vogliono ciò che è nostro per diritto, non possono farci questo! I saggi sbagliano! Non possono privarmi di lui! Nathaniel è troppo piccolo, non sopravvivrebbe ad più di un millennio di sonno! E poi per cosa? Seguire quella ragazza e suo fratello in una missione suicida!''

''Carmen calmati, la fonte della vita non sbaglia mai, lei non deve deviare dal suo percorso, né va della vita di tutti. Nathaniel starà bene, ha la natura dalla sua parte, sai che per quanto sia puntigliosa mantiene sempre le promesse.''

Lacrime amare solcano le guance della ragazza, che guarda il bambino con amore e affetto.

''Buona fortuna.''

La scena cambia di nuovo, questa volta, però, so per certa di non essere più al cospetto di esseri mortali. Sono in una grande stanza dal colore tenue, chiaro, ci sono cinque troni disposti in semi cerchio, al centro siede una donna vestita di color argento, ha uno sguardo amorevole, ma autoritario. Sulla sua destra siede una donna vestita dal color oro, che illumina la stanza, emana calore e vita, alla sinistra invece, siede una donna dall'aspetto stravagante vestita di rosso, invece ai margini, siedono due donne vestite una di bianco e l'altra di nero.

''Dobbiamo risvegliarli, è giunta l'ora, la ragazza, deve iniziare il suo addestramento.''

''Io dico che è il ragazzo a dover essere allenato, non possiamo permetterci di mandarlo alla sua ricerca senza saperla proteggere.''

''Signore, calma, come d'accordo, manderemo lei al campo dei sopravvissuti, lui invece, vivrà con il padre adottivo e guiderà il branco diventando un alfa, deve sapersi proteggere e riuscire a proteggere lei. Poi, al suo tempo, racchiuderemo i loro ricordi e li manderemo a vivere una vita normale, lui saprà solo di essere un alfa con un branco rinchiuso nel Santa Monica per addestrare i suoi amici alla guerra senza destare sospetti, lei, invece, vivrà solo una vita mortale, fin quando non sarà rinchiusa nel Santa Monica dove dovrà sbloccare le anime. Dovranno poi, riuscire ad eliminare l'oscurità portata dalle ombre nel mondo.''

La donna vestita color argento sorride alle ragazze e poi sospira.

''Dobbiamo solo sperare che lei non cambi percorso, per sicurezza manderò due guardiani a controllare, non possiamo permetterci di  sbagliare, questa volta è tutto nelle loro mani.''

Le cinque donne annuiscono, poi mi sento trascinare giù e tutto ridiventa nero.

I Hate My Mate Where stories live. Discover now