|| Chapter 2 ||

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Era passata una settimana da quel 'fatidico' incontro con 'la ragazza più bella della scuola' e, inaspettatamente, Luke aveva ricevuto una strana lettera firmata da Pyper.

All'apparenza sembrava impossibile, eppure era accaduto davvero.

Era appena entrato nell'aula del professor Martin per la suo solita lezione di letteratura e, come sempre, era in largo anticipo così avrebbe potuto spulciare per bene tutti i suoi social per evitare di incappare in qualche rovinoso rimprovero durante la lezione.

Adagiò le cose sul suo banco tenendo lo sguardo fisso sullo schermo del cellulare e, quando fece per posare la sua sciarpa blu sul sottobanco, aveva udito qualcosa scricchiolare, come se ci fosse della carta.

Si era abbassato e lo aveva visto.                                                                     

Era un semplice foglio A4 piegato su quattro lati, totalmente innocuo ad una prima occhiata.

La sua curiosità lo spinse ad andare oltre la semplice osservazione accurata di quei lati bianchi, così lo aprì e notò che, nonostante fosse un foglio da stampante, in realtà era scritto a mano e in maniera a dir poco perfetta.

La cosa più inquietante, però, fu quella di riconoscere il proprietario di quella calligrafia tanto accurata e svolazzante, nonché Pyper Finch. Avrebbe saputo riconoscere quelle linee marcate e molto femminili ovunque, senza scordare quei puntini sulle 'i' invisibili. Poteva perfino immaginarla seduta al suo banco che scriveva qualcosa su quelle pagine di quaderno che mai nessuno aveva letto.

Ovviamente, non aveva intenzione di leggerlo lì, così lo ripose nel suo zaino e una volta tornato a casa si dedicò a quella lettura con un modo di fare alquanto sadico, come se volesse approfittarsi del ritrovamento di quel foglio.

Ma nulla andò come previsto.

Si sentiva totalmente spesato nel leggere quelle parole tanto strane.

Pyper Finch gli aveva scritto una lettera per cause strane e, Luke fu tentato nel credere che si trattasse di uno scherzo, un gran brutto scherzo, ma si stava sbagliando e a confermarlo fu il ritrovamento di un secondo foglio sotto il banco, identico al primo che aveva ricevuto.

Quella volta non avrebbe aspettato, voleva saperne di più e sapere cosa stesse passando nella mente di quella matta squinternata che si divertiva a manipolare la gente. Dio quanto odiava Pyper Finch.

Si sedette al suo solito posto convinto che i suoi soliti amici avrebbero saltato le lezioni pomeridiani ma, dopo qualche minuto, li vide venirgli incontro. Nascose repentinamente il foglio e fece finta di mangiare con gusto quella poltiglia giallognola che aveva scelto casualmente dal bancone: purè, avevano osato chiamarlo.

Forse fu una coincidenza, poiché, non appena si furono seduti tutti, il suo migliore amico Aidan fra una risata e un'altra aveva  chiesto a Luke, divertito: - Ehi Luke, hai visto chi c'è al tavolo di Ashley?

-        Mmm no – mugolò il ragazzo masticando quella schifezza – chi c'è? – si interessò cordialmente com'era sua consuetudine.

-        Guarda tu stesso – lo incitò Zack, un altro suo amico che aveva udito la loro conversazione, ammiccando al tavolo di fronte.

Luke alzò dunque lo sguardo e, ancora una volta, si ritrovò di fronte alla figura distinta di Pyper, la quale stava al tavolo di Ashley, bella ed esuberante come sempre. Non era possibile distogliere lo sguardo dai suoi modi di fare che la poneva inevitabilmente al centro dell'attenzione.

Era lì ferma a quel tavolo insieme al suo migliore amico Terence e stava raccontando qualcosa di molto divertente, poiché su di lei era rivolta l'attenzione generale di tutti coloro che erano seduti accanto a lei.

Non c'era nulla di strano in ciò che stava facendo, Pyper era sempre stata molto coinvolgente per qualsiasi cosa, piuttosto, Luke non capiva perché Aidan gli avesse dato quell'informazione. Si sentiva nervoso, infatti, ma non potendosi mostrare infastidito da quella visione, con naturalezza, si concentrò nuovamente sul suo piatto e chiese: - C'è la Finch... quindi?

-        Non lo sai? – lo fece incuriosire ulteriormente Aidan mostrando un sorrisetto divertito – La stronzetta ha fatto entrare nel suo gruppo di snob anche la nostra Ashley. Abbiamo perso una componente a quanto pare.

-        Una in meno – rispose secco Luke mostrandosi indifferente.

In realtà dentro si sentiva bruciare. Quella notizia lo scombussolava parecchio: Ashley Bensen era sempre stata una ragazza solare che stava bene con tutti, socievole e amante del teatro. Insomma, possedeva tutte le connotazioni che non avevano coloro che facevano parte del gruppo di Pyper, ma lei si era intromessa anche nell'esistenza di Ashley e l'aveva trascinata con sé in quel giro mortale per le anime.

Pyper. Pyper. Pyper.

Non sarebbe mai cambiata.

Se aveva bisogno di qualcosa cercava in ogni modo di accalappiarsi qualcuno che gliela procurasse

Come diavolo faceva?

Tutti sapevano che iniziava a 'ronzare' attorno ad una determinata persona, proseguiva col farle complimenti, ad essere gentile e carina, disponibile, infine, la faceva entrare all'interno di quella sorta di club esclusivo riservato solo alle persone che Pyper stimava.

Incredibile quanto la sua strategia potesse funzionare sempre, ovunque e con chiunque.

Lei era un po' un burattinaio, in grado di trascinare tutti dalla propria parte e farli agire come meglio credeva per far sì che tutto andasse a proprio vantaggio.

Era abile e furba, ma era sempre stato così solo che in principio era più abile a nasconderlo. Pyper lo aveva sempre saputo e aveva sfruttato quelle sue doti per ascendere al potere. Luke lo ricordava perfettamente. Anche se non aveva avuto dei contatti diretti con lei, aveva saputo da altri che era stata in grado di manipolare persone inarrivabili per raggiungere il suo obiettivo.

Inizialmente non aveva mai creduto a quelle parole, ma col tempo si era convinto sempre più che quella fosse la realtà e che Pyper fosse davvero così orribile come tutti la descrivevano.

Pyper aveva ottenuto tutto quello che aveva sempre bramato. Perché dunque scrivere delle lettere proprio a Luke?

Quali erano i suoi segreti?

Quali erano i suoi peccati?

Quali erano le sue verità?

Ma soprattutto, ne aveva?

Molteplici erano le domande che assillavano la mente di Luke riguardo quella ragazza, uscita così all'improvviso dalla sua vita e che inevitabilmente sarebbe ritornata.

Liar ~ Nascosto nei suoi occhiWhere stories live. Discover now