Fragmentated soul.

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            Ehi, Luke, sono ancora io: Pyper Finch. Per la trilionesima volta, sono ancora io: Pyper Finch.

Dovrei smetterla di scriverti. A volte mi chiedo che cosa mi aspetto di ricevere in cambio dopo aver mandato questi pezzi di carta.

Esatto, hai capito bene. Pezzi di carta. Insulsi, inutili, schifosi pezzi di carta.

Non avrei mai dovuto cominciare questa cosa, mai: sarebbe stato meglio per entrambi. Ora, però, ci sono troppo dentro e... o racconto tutto o impazzisco sul serio.

Impazzire... forse sono già pazza, se non addirittura psicopatica.

Ma sì, io sono pazza altrimenti come spiegae tutta questa faccenda delle lettere? Solo una persona mentalmente instabile lo potrebbe fare e, guarda un po', io l' ho fatto.

Ciao Luke, sono Pyper Finch, una psicopatica matta da legare, che sta soffrendo come un cane per il suicidio di un ragazzo che neppure conoscevo.

Soffro per qualcuno che non sono io. Soffro perché mi sento in parte anche responsabile.

Inutile chiedere se sai a chi mi sto riferendo, la notizia è arrivata ovunque per quanto ne so: Jeremy Hudson è morto suicida, impiccato ad un albero del cortile scolastico.

Jeremy Hiudson. Il piccolo Jeremy Hudson.

Povera la mia stella...

Com'è possibile? Com'è possibile che proprio quella piccola e innocente creatura abbia deciso di farla finita? Aveva solo quattordici anni... non può essere successo davvero...

Mi fa male al cuore pensare che fine a qualche tempo fa lo vedevo, sorridente e allegro, gironzolarmi attorno semplicemente per potermi sentire parlare.

In molti mi hanno detto che quel ragazzino aveva una cotta per me e che proprio per questo cercava sempre di parlarmi e di fermarmi per i corridoi...

Generalmente avrei riso di un normale ragazzino che sperava davvero di attirare la mia attenzione, solo perché era convinto che io gli avrei mai potuto dare retta... ma per Jeremy è stato diverso. Con lui ho sorriso.

Dovevi vederlo, Luke.

Dovevi vedere come si affrettava a raggiungermi quando andavo in mensa solo per potermi aprire la porta. Dovevi vedere come qualche mattina mi portava il caffè in classe o come si offriva di portarmi i libri. Sul serio, dovevi vederlo.

È stato davvero uno dei pochi ragazzi che, forse, si era innamorato di me e non lo nascondeva, anzi, se ne vantava con gli altri, mostrandomi tutte le galanterie che mi avrebbe concesso se lo avessi accettato seriamente nella mia vita.

Jeremy era quel tipo di ragazzo con una mentalità superiore. Era uno di quei ragazzi perfetti che a qualsiasi ragazza farebbe piacere incontrare. Era uno di quei ragazzi che capita una sola volta nella vita.

Ancora non posso credere che sia andato via davvero.

Non posso davvero credere che non lo rivedrò mai più e che anche lui mi abbia abbandonata così... com'è potuto succedere?

Sto piangendo, Luke. Per la prima volta dopo tanto tempo, sento le lacrime correre giù lungo le mie guance e sento di nuovo questa fitta al cuore che lo stringe e lo disintegra. Sento ancora una volta il dolore.

Non avrei mai voluto che tutto questo capitasse a Jeremy. Non avrei mai voluto che lui morisse. Non vorrei neppure dover ammettere che mi ero affezionata così tanto a quel ragazzino, che sento mi mancherà per sempre, come se avesse portato via con sé qualcosa che mi apparteneva profondamente.

Non ho mai fatto in modo che si illudesse, ma non lo feci per chissà quale sciocco e insulso motivo. So che mi sarei potuta innamorare tranquillamente di un tipo come lui, dunque, non ignorai i suoi segnali solo per paura che gli altri potessero giudicarmi.

No.

Lo ignorai perché sapevo che aveva una bella mente, una gran bella mente che avrebbe fatto grandi cose e che, a contatto con la mia, si sarebbe potuta rovinare.

Ecco: non volevo corrompere un ragazzo innocente e meraviglioso come Jeremy, con le mie idee strampalate e insane.

Io sono un errore e lui era come una delle parole più belle che siano mai state inventate.

Avrei voluto farlo restare...

Credimi, avrei voluto davvero che fosse ancora vivo, pronto a contagiarmi con la sua voglia di ridere e di vivere. Sono consapevole del fatto che con lui riuscivo ad essere felice, ad amarmi un po' di più e a vedere che in fondo non sono una persona tanto orribile, che sono solo un'umana e che anch'io come tutti gli altri commetti sbagli, ma tutti sanabili.

Oggi è il giorno del suo funerale e io, non riesco ad alzarmi per andare a salutarlo per l'ultima volta. Non riesco a dirgli addio. Non riesco a rassegnarmi al fatto che sia morto, scomparso per sempre. Non ci riesco...

Dimmi, Luke: com'è possibile che le persone più buone muoiano e lascino questo vuoto incolmabile nell'anima delle persone che toccano?

Vorrei far tornare indietro il tempo e dirgli di non essere triste, di confidarsi con me proprio come io sto facendo con te. Senza paura.

Vorrei potergli dire che non deve andare via perché lui è indispensabile. Vorrei dirgli che i momenti brutti esistono per tutti ma si possono superare, perché lui ha tutte le capacità per farlo. Vorrei potergli dire che non può andare via perché una ragazza dovrà innamorarsi di lui e che molte persone dovranno conoscerlo e ammirarlo per il suo essere così speciale.

Vorrei potergli dire tante cose... ma ormai è troppo tardi... l'ho perso.

L'ho perso come ho perso te d'altronde, giusto?

Non so più cosa fare, cosa dire, cosa pensare. Voglio solo scomparire.

Ti prego, Luke: fammi scomparire.

Liar ~ Nascosto nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora