~10~

3.6K 402 292
                                    

"Papà?" Il bambino scrutò il padre, seduto sul pavimento con un fogliettino tra le mani.

"Si?" Il moro alzò lo sguardo, scrutando il bambino di appena sei anni che, con uno strano sorriso sulle labbra, prendeva posto accanto a lui.

"Posso farti una domanda? Riguarda il mio nome..."

"C-Certo" in Thomas crebbe un senso di vuoto nel petto, quello che sentiva ogni volta che chiamava il figlio, di quando rileggeva il biglietto che aveva in mano, di tutte quelle volte che la notte, chiudendo gli occhi rivedeva i suoi.

"Era di qualcun'altro prima di me?"

"Newt..." ripeté Thomas. Era il nome di suoi figlio. E non a caso.
"Si, era una persona che conoscevo bene."

"E le volevi bene?"

"Certo, Newt" confessò, in parte, la voce pronta a rendersi instabile.

"Cosa gli è successo?" Sul volto del più grande spuntò un sorriso, anche se era spento, triste, vuoto. Proprio come il suo petto.

"Lui... lui non c'è più ora. È morto... perché ormai la terra non era più il suo posto. Ma è anche grazie a lui se ora vivi così bene" Thomas passò una mano nei capelli biondi del figlio, chiudendo gli occhi. Per un attimo si immaginò fossero quelli del biondino che aveva tanto amato.

"Papà?"

"Si?"

"Posso farti un'ultima domanda? Poi vado a dormire, promesso" Thomas annuì, osservando gli occhi brillanti di Newt.
"Tu per caso lo amavi? Sussurri il suo nome tutte le notti, e poi dici ti amo. E poi piangi. Perché?"

"Lui era la persona più coraggiosa che io avessi mai incontrato. E la più bella. Newt, ho amato quel nome più di ogni altra cosa, per questo tu ora ti chiami così. E ho amato quella persona, e davvero, ti assomigliava tanto. Se dico che amo Newt, intendo te quanto lui, perché ho cercato di... di rivedere in te lui... ma non è servito ad un granché. E mi dispiace, davvero, ma-" si bloccò, incapace di continuare. Le braccia esili del bambino, fasciate dal maglione verde, strinsero il corpo del padre.

"Papà..." il bambino esitò, poi prese coraggio. "Non devi vergognartene. La trovo una storia bellissima"

Lo è, pensò Thomas, trovando ancora, tristemente, la nota somiglianza tra il ragazzo che era stato tutto il suo passato e quello che sarebbe stato tutto il suo futuro.
In mezzo non rimaneva il posto per una lacrima, un risenimento.

Vi voglio bene, lo sapete, vero?

Piccole cose chiamate NewtmasWo Geschichten leben. Entdecke jetzt