7. Cupido

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                                                                                  Inferi

Cupido aveva paura, tanta paura e nemmeno le ali strette intorno al suo corpo servivano a rassicurarlo.

Tutto era buio intorno a lui e un vento freddo lo faceva rabbrividire.

" Allora ti piace la tua nuova casa, mio adorato figlio?" chiese Ipnos, comparendo all'improvviso di fronte al bambino.

" Io voglio mia casa e papà di me io e mio cavallino..." rispose Cupido scosso dai singhiozzi.

" Oh povero piccolo....la colpa di tutto questo è di Louis, lo sai? Di Louis e del suo carattere arrogante e superbo...
Le rare volte in cui l'ho incontrato...tempo fa....non ha fatto altro che ignorarmi e trattarmi come fossi una pezza da piedi e...credevo di aver colpito nel segno andando a letto con il suo adorato Harry...
Ma lui no...si è fatto aiutare da Giove e, cosa che non credevo possibile, si è affezionato ad un mostriciattolo come te..."

" Io no mostro e brutte ali" disse Cupido con gli occhi colmi di lacrime.

" Alla fine, però, il mio signore Ade mi ha aiutato a predisporre un piano per colpire, non solo Louis, ma anche suo fratello Giove....e così ti ho portato qui...nella mia bella e confortevole casa..."

" No casa di me io....io voglio casa di me io..."

" Oh....il tuo adorato padre ha una scelta da fare....sai...lui può salvarti!" disse Ipnos con un ghigno malefico.

" Papà di me io viene?" chiese Cupido con un timido sorriso.

" Oh...non credo proprio, mostriciattolo....per avere te deve permettere che venga qui, negli Inferi, la sua adorata Armonia e lui non lo farà mai e sai perché?"

Cupido scosse la testa con le lacrime agli occhi.

" Perché lei è sua figlia e tu no"

" Me io suo bambino e lui dato a me io mio cavallino..." si difese Cupido.

" Louis è cattivo e non ti vuole...ti ha accettato solo per riavere Harry..."

" No...." provò a ribattere il bambino.

" Oh sì invece e, prima lo accetterai, e meglio sarà per te.
D'ora in poi questa sarà la tua casa e, volente o nolente, dovrai vivere nel mio mondo...dove non ci sono stupidi cavallini di stoffa!"

Il bambino si rannicchiò ancora di più su se stesso e cominciò a piangere.

"Finiscila!" urlò Ipnos dandogli una sberla sulla testa " Non ho intenzione di trascorrere la mia vita eterna con una simile lagna! Nessuno è stato in grado di educarti e di insegnarti a non essere un insopportabile marmocchio?
Tu..."

Ipnos si interruppe di colpo, le sue ali fremettero veloci sulla testa e un ghigno malefico si dipinse sul suo volto.

" A quanto pare c'è un colpo di scena, mostriciattolo!" disse svanendo in una nuvola di fumo.

Ipnos ricomparve sull'Olimpo in un campo, poco distante dalla casa di Louis e si trovò di fronte Armonia.

Il dio sorrise in modo viscido e disse:

" Dimmi, mia bella signora..."

" Io....vengo volontariamente con te...libera mio fratello..."

Me io.... ( saga di Cupido libro 3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora