SAM
Guardo la ragazza che tutti odiano sulla soia di casa mia che mi sta sorridendo. I capelli neri brillano al sole che sta lentamente tramontando. Come è possibile che questa ragazza dall'aria così dolce e innocente sia la stessa che mi hanno descritto tutti in questi giorni?
<Laurel!> ripeto il suo nome per la seconda volta. Seppur mi sforzi con tutta me stessa di sorriderle, non riesco a farlo se penso che proprio lei ha fatto soffrire il ragazzo di cui mi sono innamorata.
<Evidentemente ti ho sorpresa più di quanto immaginassi!> esclama lei, nascondendo le mani dietro di sé.
<Si...non mi aspettavo di vederti> le dico. In effetti quando le ho lasciato il mio indirizzo e il mio numero non mi aspettavo che prendesse il mio gesto così alla lettera. Avrebbe potuto almeno avvertirmi con un messaggio o una semplice telefonata, così mi sarei fatta trovare pronta.
<Beh, restiamo qui o mi inviti ad entrare?> mi dice, indicando il corridoio con una mano. Non smette di sorridere nemmeno per un secondo.
<Oh si, scusami> le dico e decido di farla entrare, anche se so che questo non porterà a niente di buono. Se Kyle scopre che lei è qui, non so come potrebbe reagire.
<Hai una bellissima casa Sam> esclama, mentre attraversa il corridoio. Cammina come una modella che sta sfilando su una passerella. I suoi fianchi ondeggiano ad ogni passo con una tale grazia da sembrare una piuma che volteggia nell'aria. Io ai suoi occhi devo risultare alquanto goffa invece. Gli shorts le arrivano fino a metà coscia, lasciando ben poco spazio all'immaginazione. Le gambe slanciate e abbronzate non sono niente in confronto al suo seno, prosperoso e perfetto, racchiuso in una camicetta bianca quasi trasparente. Io invece sono vestita con una semplice maglietta e un paio di jeans. Le mie converse risultano ridicole in confronto agli stivaletti marroni che porta lei ai piedi.
<Grazie, sei molto gentile> le rispondo io, vedendo che mi sta guardando.
<Sam chi era?> chiede Tessa.
Conduco Laurel in cucina e dico <Tess, lei è Laurel, una mia...>.
<...amica> conclude Laurel per me.
<Si> dico infine.
Tessa si gira sorridendo, ma quando il suo sguardo si posa su Laurel, il sorriso sparisce di colpo e sento il rumore di altri cocci sul pavimento. È il secondo piatto che Tessa rompe stasera; se la mamma lo scopre le darà una lezione e non mi va di vedere Tessa piangere di nuovo.
<Tess che hai stasera? Se continui così finirai col rompere tutto il servizio di piatti> le dico, chinandomi a raccogliere i cocci. Laurel si china con me e mi aiuta a raccogliere ciò che rimane del piatto. Quando si alza e posa i cocci sul tavolo, porge una mano a Tessa e le dice <Molto piacere di conoscerla signora>.
Tessa un po esitante, porge la mano a Laurel e dice con un filo di voce <Piacere mio Laurel>.
Certo che Tessa è strana ultimamente! Per ogni persona che le ho presentato in questi giorni per poco non gli è preso un colpo.
<Ok> dico io <Noi andiamo di la>.
Tessa annuisce velocemente con la testa e torna ad occuparsi di quello che stava facendo.Quando io e Laurel ci sediamo sul divano lei domanda <È tua madre?>.
<No, è la mia...> non so bene cosa risponderle. Cos'è Tessa per me? Una tata? Una cameriera? Non lo so con esattezza. Non ho mai considerato Tessa più di un'amica, anche se alcune volte ho desiderato un sacco che fosse lei mia madre.
<Diciamo che è la persona a cui voglio più bene al mondo> rispondo alla fine, gettando un'occhiata furtiva a Tessa in cucina. Deve avermi sentito perché vedo che sorride quando incontra il mio sguardo, per poi distoglierlo subito.
<E i tuoi genitori?> chiede Laurel, sistemandosi meglio sul divano.
<Sono al lavoro, credo torneranno da un momento all'altro, infatti hai scelto un momento non molto adatto per venire> le dico.
Vedo Laurel che diventa paonazza in viso e si alza di scatto dicendo <Oh, se vuoi posso andare e torno un'altra volta>.
Mi alzo anche io con lei e mi sbrigo a scusarmi <No, no scusa, non ti sto cacciando! È solo che mia madre è una donna un po scorbutica e insomma...non va molto d'accordo con le persone ecco>.
<Ah, ok. Comunque sia non ci metterò molto, sono venuta soltanto a chiederti una cosa>.
Annuisco ed entrambe torniamo a sederci.
<Dimmi pure> le dico io.
<Ieri mi hai detto che se avevo bisogno di un'amica potevo contare sul tuo aiuto giusto?>.
<Si, certo> le rispondo, anche se ora, sapendo molte più cose sul suo conto, non sono più così sicura di volerla aiutare.
<Bene, perché ho urgentemente bisogno di un'amica per passare un intero pomeriggio per negozi fare spese folli, sai sabato ho una festa e non so davvero cosa mettermi>.
Alle sue parole rimango un po stupita, credevo che avesse bisogno di qualcosa di più serio. Rimango un po sconcertata anche perché io non mi intendo molto di moda e shopping e non capisco come mai Laurel lo stia chiedendo proprio a me, una ragazza con cui ha scambiato solo due parole per circa venti minuti.
<Sei libera domani pomeriggio?> mi chiede ancora.
<Sai Laurel, forse non sono la persona più adatta per questo tipo di cose>.
<Ma dai, ci divertiremo! Magari compriamo qualcosa di carino anche per te>.
Vedendo la mia espressione dubbiosa, si corregge subito e dice <Oh, non che tu non sia carina così. Non fraintendermi Sam, tu sei bellissima, ma forse hai voglia di cambiare un po>.
<Non credo sia una buona idea> le ripeto, togliendomi una ciocca di capelli dal viso e distogliendo lo sguardo da lei.
Laurel fa un sospiro e dice <Fammi indovinare, è per via di Kyle non è vero?>.
Torno a guardarla e annuisco con la testa.
<Ah, lo sapevo! Kyle mi odia>.
<Si> dico soltanto.
<Scommetto che ti sono state raccontate un bel pò di cose sul mio conto non è così?>.
<Abbastanza>. In questo momento mi trovo molto in imbarazzo, ma provo anche un po di compassione per Laurel. Vedo la sua espressione di colpo triste e capisco che è dispiaciuta per il mio rifiuto.
<E cosa ti è stato detto Sam?>.
<Beh...diciamo che non stai simpatica a molte persone> le dico, cercando di essere il meno crudele possibile.
Laurel mi prende una mano nelle sue dice <Sam, non so se sia stato Kyle o qualcun'altro a raccontarti cose su di me, non so cosa ti hanno detto e sinceramente non mi importa! Voglio solo che tu mi creda e che diventiamo buone amiche. Posso solo immaginare quello che hai saputo sul mio conto e ti confermo che è tutto vero, anche se vorrei dire il contrario. Ma ti giuro Sam, ti giuro che sono cambiata. Non sto cercando di rovinare quello che sta nascendo tra te e Kyle, anzi sono felice per voi. Lui ha sofferto molto e si merita una persona buona e dolce come te. Sai, un pò lo invidio, lui ha avuto la fortuna di avere accanto persone che non l'hanno mai abbandonato e ora ha incontrato te. Io invece sono rimasta sola, i miei genitori non vogliono più vedermi, si vergognano di me ed hanno tutte le ragioni di questo mondo. Le poche amiche che avevo non mi rivolgono più la parola, per cui...non ho più nessuno. Non ho doppi fini, cerco soltanto...un'amica>.
Mentre parla sento che la voce di Laurel si incrina, mentre sulle mie guance sento scivolare una lacrima. Anche lei deve aver sofferto molto e credo stia soffrendo ancora. Non so perché, ma con le sue parole sono svaniti tutti i dubbi che avevo su di lei e non so se sto facendo bene o meno, ma le credo e se è un'amica che vuole, l'ha appena trovata.
<Ok> dico all'improvviso, senza nemmeno pensarci.
Laurel alza lo sguardo che durante il suo discorso aveva abbassato sul pavimento. Noto che è un po spiazzata dal mio repentino cambio di idee.
<Come?> mi dice, asciugandosi gli occhi con una mano.
<Ci vengo, domani pomeriggio> confermo, mettendo una mano sulla sua spalla.
<Quindi...mi accompagni?> chiede di nuovo, incredula.
<L'ho appena detto> dico io sorridendole.
Sul viso di Laurel torna a disegnarsi un ampio sorriso e in un attimo me la ritrovo addosso che mi sta abbracciando.
<Grazie, grazie, grazie, grazie! Sei fantastica!> dice lei, urlando di gioia.
<Allora facciamo così, ti aspetto da Macy's domani alle sedici in punto>.
<Ok, però devo tornare a casa presto. Kyle mi ha invitata a cena a casa di suo padre>.
<Oh beh puoi stare tranquilla, torneremo presto, non ci metteremo molto>.
Vedendo il suo sorriso entusiasta mi viene una strana soddisfazione, mi fa piacere pensare che finalmente sono utile a qualcuno, anche per delle piccole cose come fare shopping.
<D'accordo, ti aspetto davanti all'entrata> le dico.
<Benissimo> conclude lei, alzandosi dal divano.
<Ora vado, non vorrei che tua madre si arrabbiasse e non ti facesse uscire domani>.
Mi alzo e le vado dietro. Quando passiamo davanti alla cucina Laurel alza una mano nella quale tiene una borsetta in direzione di Tessa. Non mi ero nemmeno accorta che portava una borsetta.
<Arrivederci signora Tessa> le dice.
Tessa le fa un cenno con la testa, sfoderando uno dei sorrisi più falsi che abbia mai visto.
Quando andiamo verso il corridoio la sento che sbuffa e dice <Signora Tessa...>.
<Non devi essergli molto simpatica> dice Laurel.
<Tranquilla, all'inizio fa così con tutti, ma poi si affeziona facilmente>.
Mentre apro la porta, Laurel ride ed esce sul pianerottolo. Si gira di nuovo a guardarmi e dice <Grazie ancora Sam, davvero. Sei l'unica persona che non mi giudica per il mio passato>.
<Una persona non dovrebbe essere giudicata per degli errori commessi anni fa. Fidati, io lo so bene. Tutti abbiamo il diritto di essere perdonati> le dico.
Laurel mi abbraccia di nuovo e ripete <Grazie>.
Quando si stacca da me, mi rivolge un ultimo sorriso e mentre scende le scale per andare alla sua macchina dice <Ci vediamo domani>.
<A domani> le rispondo, salutandola con la mano.
Quando rientro in casa, torno da Tessa che ha iniziato ad apparecchiare la tavola.
<Quindi...domani vai a fare shopping?> mi dice.
<Si> le rispondo, stringendomi nelle spalle.
<Tu odi lo shopping!> mi ricorda Tessa.
<Lo so> sbuffo <Che ti prende Tess? Ultimamente sei...strana! Sembra che ogni persona che ti presento non ti piaccia>.
<Oh, non fare caso a me! Vado a prepararmi, John arriverà tra poco>.
Dette queste parole si allontana e va verso la sua stanza. Non so davvero perché si comporti in questo modo.
Mentre finisco di apparecchiare tuttavia, i miei pensieri tornano a Kyle. Cosa dirà quando scoprirà che andrò a fare shopping con una persona che odia con tutto se stesso. Forse è meglio che non gli dica niente quando lo vedrò domani all'uscita da scuola. Non voglio rovinare la cena di domani sera, ha detto che suo padre ci tiene a conoscermi e che anche a lui fa molto piacere che io conosca la sua famiglia, perciò non voglio rovinare tutto prima ancora che cominci qualcosa tra di noi.
Per la prima volta in vita mia decido di mettere la mia felicità al primo posto. Anche io sono stata giudicata per un errore che ho commesso in passato e non voglio continuare a piangermi addosso, in fondo tutti commettiamo degli errori. Laurel ha commesso degli errori. Kyle ha commesso degli errori. E nonostante il mio errore abbia avuto come causa la morte di Trent, voglio lasciarmi il passato di tutti alle spalle e guardare finalmente in avanti, verso un futuro che spero sia il più felice e roseo possibile.❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤❤
Spazio Autore:
Benvenuti a tutti con questo nuovo capitolo. Spero che vi piaccia come gli altri. Oggi sarò breve, anche perché non voglio annoiarvi ripetendo sempre le stesse cose ahahah 😅.
Fatemi solo sapere se le vostre impressioni su Laurel sono sempre le stesse o state piano piano cambiando idea sul suo conto, forse anche lei merita una seconda possibilità.
Per oggi ho finito qua ahah 😅, lasciate tanti commenti e stelline.
Grazie a tutti di cuore e alla prossima! ❤ 😘
P.S: passate a vedere il profilo di @strange_magic_ e se vi va seguitela mi raccomando!!! 😉

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Il Nostro Fantastico Errore
Romance• Beautiful Mistakes #1 • A volte ci indebitiamo con il futuro per pagare i conti con il passato. Per Sam e Kyle la vita non è mai stata facile. Dopo la morte di suo fratello Trent, Sam si è chiusa in se stessa, credendo di essere la causa di quello...