Dispersi-Arianna

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Da un paio di giorni stavamo girando in tondo io e Zoro.
Per quale motivo?
"Ecco la nave, possiamo andarcene!" avevano esclamato Nami e Chopper appena usciti da quel luogo con l'uomo che ancora ci inseguiva.
Tutti avevano iniziato a correre, eppure, ad un certo punto, Zoro aveva girato dalla parte sbagliata e, per rimediare, lo avevo inseguito per riportarlo dagli altri.
Come risultato erano due giorni che cercavamo di trovare la nave in mezzo alla foresta dove eravamo.
In compenso avevo visto animali fantastici e davvero bizzarri: insetti giganti, mostri marini, pesci combattenti, volpi e altri animali simili alle nostre specie ma con qualche variazione e volatili maestosi e appariscenti.
Io ancora non riuscivo ad utilizzare il frutto che l'uomo mi aveva fatto ingerire.
Tuttavia avevo già provato cosa accadesse ad un possessore di un frutto quando entrava in contatto con l'acqua.
Ma fortunatamente Zoro mi aveva recuperato.
Ora ci eravamo fermati ad osservare un immenso albero.
Visto all'incirca dieci volte mentre stavamo correndo.
"Zoro, in questo modo non andremo da nessuna parte" avevo affermato.
Lui si era grattato la testa.
"Devono essere tutti uguali gli alberi in questa foresta!"
Non lo avevo di certo amato dal primo momento per il suo orientamento...
"Forse questa volta proviamo ad andare da questa parte" avevo concluso.
"Tu non poi trasformarti in una gru? Allora vola e vedi dove dobbiamo andare..."
Un airone...
"Non ci riesco..." avevo ammesso in imbarazzo.
"Per fortuna che con la spada sei molto più portata" si era rallegrato sbuffando quasi.
"Dovrò allenarmi molto quando sarò tornata nel mio mondo" avevo affermato convinta.
Lui si era risollevato il morale.
La sera era arrivata e ancora stavamo correndo, così ci eravamo fermati.
Zoro si era addormentato facilmente.
Io, invece, dovevo risolvere una questione.
Trasformarmi.
Ma come si faceva?
Anzitutto mi ero rilassata, poi concentrata.
Nulla.
Ancora.
Per tutta la notte.
Ad un certo punto mi era venuto mal di testa ed uno strano formicolio in tutto il corpo.
Doveva essere la stanchezza.
Successivamente avevo deciso di dormire prima che arrivasse l'alba.
"Uhm... vedo che ci sei riuscita" aveva affermato una voce.
Mi ero svegliata di scatto, in allerta.
Era "solamente" Zoro.
Mi ero strofinata un occhio.
"Cosa sarei riuscita a fare?" avevo detto sbadigliando.
"A raggiungere una forma intermedia, non male.
Mi ricorda molto un vecchio amico, Pell" aveva ghignato.
Immediatamente mi ero guardata.
Le gambe erano più sottili, avevo zampe con artigli al posto dei piedi, un piumaggio chiaro, la coda, braccia piumate, grandi ali, ero anche più alta, avevo il collo molto flessibile e...
Avevo un lungo becco.
Era strabiliante.
"Come si può parlare con questo al posto della bocca?" avevo esclamato.
"Adesso dovresti volare" aveva affermato lui senza scomporsi.
Avevo iniziato a sbattere le grandi ali.
E mi ero alzata in volo.
Era... fantastico.
Fin da subito ero riuscita a volare in alto avendo una prospettiva più ampia della foresta ed avevo anche visto la nave.
Non era tanto lontana.
Poi ero tornata giù.
Elettrizzante.
"Allora?"
"Trovata, dobbiamo solamente andare dritto"
"Riesci a portarmi sulla schiena, faremo più in fretta" aveva domandato.
Ero arrossita.
"C-come, sulla schiena?" avevo risposto ingoiando saliva in abbondanza.
Lui guardando la mia faccia si era allarmato, scusandosi poi e grattandosi la nuca.
Avevo sorriso.
Era proprio un vero peccato che presto avrei dovuto lasciarlo.
Poi avevo iniziato a correre.
Anche se, senza volerlo, avevo incominciato a volare di nuovo.
Ora era più naturale.
Zoro mi seguiva e ogni tanto andavo su per controllare che non stessimo perdendo la direzione giusta.
Dopo una lunga corsa avevamo scorso la nave.
"Ehi!" avevo esclamato a gran voce.
Ma non c'era nessuno.
Al suo posto c'era un uomo alto, con un capello in testa, sulla mezza età, i capelli scuri...
Ed un braccio in forma lavica.
Avevo immediatamente sgranato gli occhi.
"Uno Zoo-zoo modello airone? Uhm" aveva sorriso.
"Akainu!"

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