2. Pranzo in famiglia

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Come al solito tutta la famiglia si trovò riunita, qualche ora più tardi, per il pranzo e, come al solito, la conversazione andò a finire su argomenti che Louis non avrebbe mai voluto trattare.

" Avete sentito come ha piovuto stanotte?" chiese Armonia, addentando delicatamente uno spicchio di mela.

" Non ha smesso un minuto..." rispose Fobos, rimpinzandosi di fragole.

" Me io avere dormito, ma poi me io e Larry di me io e mio cavallino e mio agnellino e mio animaletto di legno essere soli, così andati da papà di me io e essi loro giocare...papà Harry saltellare sopra papà Louis..."

Deimos sputò letteralmente l'acqua che stava bevendo, Fobos iniziò a tossire e Armonia divenne rossa come una ciliegia.

Louis e Harry rimasero pietrificati sul posto senza sapere cosa dire e fare, finché Fobos non scoppiò a ridere.

" Papà..." disse rivolto a Louis " mi spieghi il gioco che stavi facendo con papà Harry?"

" Già, Fobos ha ragione" rincarò la dose Deimos " mi piacerebbe sapere le regole di questo gioco ..."

Louis stava per rispondere, ma Harry lo precedette.

" Sapete, chi ha inventato questo gioco aveva per figli due gemelli, molto curiosi e molto impiccioni.
Disgraziatamente, un giorno, l'inventore ha avvelenato la frutta che i suoi cari bambini tanto amavano e gli adorati gemelli....puff......spariti nel nulla in una nuvola di fumo..."

Il dio della guerra sogghignò malignamente e aggiunse:

" I due gemelli avevano anche un altro padre che, giorni dopo, quando i figli erano ricomparsi, decise di fare un esperimento e di farli diventare da divinità della paura e del terrore quali erano, divinità rispettivamente delle viole e delle margherite."

" I due gemelli" prese la parola Armonia, continuando il gioco " avevano anche una povera sorella minore che, fin da quando erano piccoli, legavano ai tavoli e alle sedie mentre giocavano alla guerra....beh, un giorno, l'infelice ragazza si vendicò e trasformò i suoi adorati fratelli in cibo per gli uccelli"

Cupido guardò i suoi familiari con un sorriso tutto fossette e cinguettò:

" Me io avere due fratelli gimelli dentici fra loro, ma essi loro essere buoni e simpatici e, anche se loro fare finta di amare guerre, loro fare coroncine di fiori con me io e giocare sempre e io non volere vederli mangiati da uccelli..."

Inevitabilmente tutti scoppiarono a ridere e Cupido, come al solito, venne coccolato e ricoperto di baci dai genitori e dai fratelli.

Fobos e Deimos  ( Saga di Cupido libro 4)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora