21. Era tutto più facile...

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Chirone incontrò Louis lungo la strada e, quando il dio della guerra vide Cupido addormentato sulla sua groppa, sorrise, scuotendo la testa.

" Lo sapevo che sarebbe venuto da te...ha parlato con Deimos?"

Il centauro battè gli zoccoli nel terreno e rispose:

" Sì, ma tuo figlio non vuole tornare, è cocciuto, ma, fondamentalmente, ha paura, paura di venire rifiutato..."

" Per quel che mi riguarda, fa bene a non presentarsi a casa, non posso dimenticare così facilmente ciò che ha detto di Fobos, ma soprattutto di suo padre Harry.
Non me lo sarei aspettato da lui..."

" Ci vuole tempo Louis, il tempo è come il formaggio di capra, lenisce tutti i dolori..."

Il dio rimase un attimo perplesso, ma poi sorrise, ricordando che, da sempre, Chirone sfornava battute assurde e perle di saggezza ancora più strampalate.

Dopo averlo ringraziato, prese in braccio Cupido e tornò verso casa.

Il bimbo si svegliò e, vedendo a chi era in braccio, fece un sorriso tutto fossette.

" Ciao papà, me io e mio cavallino andati da Deimos, ma lui no volere tornare..."

" Lo so, amore, Chirone me l'ha detto, ma non è così semplice: si è comportato davvero troppo male con Fobos e soprattutto con il tuo papà..."

" Me io sapere, ma me io essere davvero tanto triste...come ricotta caduta su pavimento e spiccicata su terra...."

Louis sorrise e, accarezzando le ali del figlio, chiese:

" Ti piace Chirone?"

" A me io e a mio cavallino molto, lui essere saggio..."

Il dio della guerra ridacchiò divertito e, dopo pochi istanti, imboccò il vialetto di casa e venne subito raggiunto da Harry che appariva visibilmente preoccupato.

" Era da Chirone, voleva parlare con Deimos e..." si affrettò a rassicurarlo.

" Non mi interessa, Louis, sono solo felice che Cupido stia bene..." tagliò corto il riccio, prendendo in braccio il piccolo ed entrando in casa.

" Per papà non sarà facile dimenticare, vero?" chiese Fobos, comparendo vicino a Louis.

" Non lo sarà neanche per me, tuo fratello non doveva dire quelle parole nè a te, nè tantomeno a suo padre..." rispose il dio della guerra.

" Lo so, ma..."

" Niente se e ma, Fobos, tuo fratello ha sbagliato e, come tale, ne dovrà pagare le conseguenze."

Il ragazzo sospirò e andò a sedersi su una panchina, ripensando a quando lui e Deimos erano bambini e si disse che allora era tutto più semplice e più facile.

Fobos e Deimos  ( Saga di Cupido libro 4)Where stories live. Discover now