Chirone incontrò Louis lungo la strada e, quando il dio della guerra vide Cupido addormentato sulla sua groppa, sorrise, scuotendo la testa." Lo sapevo che sarebbe venuto da te...ha parlato con Deimos?"
Il centauro battè gli zoccoli nel terreno e rispose:
" Sì, ma tuo figlio non vuole tornare, è cocciuto, ma, fondamentalmente, ha paura, paura di venire rifiutato..."
" Per quel che mi riguarda, fa bene a non presentarsi a casa, non posso dimenticare così facilmente ciò che ha detto di Fobos, ma soprattutto di suo padre Harry.
Non me lo sarei aspettato da lui..."" Ci vuole tempo Louis, il tempo è come il formaggio di capra, lenisce tutti i dolori..."
Il dio rimase un attimo perplesso, ma poi sorrise, ricordando che, da sempre, Chirone sfornava battute assurde e perle di saggezza ancora più strampalate.
Dopo averlo ringraziato, prese in braccio Cupido e tornò verso casa.
Il bimbo si svegliò e, vedendo a chi era in braccio, fece un sorriso tutto fossette.
" Ciao papà, me io e mio cavallino andati da Deimos, ma lui no volere tornare..."
" Lo so, amore, Chirone me l'ha detto, ma non è così semplice: si è comportato davvero troppo male con Fobos e soprattutto con il tuo papà..."
" Me io sapere, ma me io essere davvero tanto triste...come ricotta caduta su pavimento e spiccicata su terra...."
Louis sorrise e, accarezzando le ali del figlio, chiese:
" Ti piace Chirone?"
" A me io e a mio cavallino molto, lui essere saggio..."
Il dio della guerra ridacchiò divertito e, dopo pochi istanti, imboccò il vialetto di casa e venne subito raggiunto da Harry che appariva visibilmente preoccupato.
" Era da Chirone, voleva parlare con Deimos e..." si affrettò a rassicurarlo.
" Non mi interessa, Louis, sono solo felice che Cupido stia bene..." tagliò corto il riccio, prendendo in braccio il piccolo ed entrando in casa.
" Per papà non sarà facile dimenticare, vero?" chiese Fobos, comparendo vicino a Louis.
" Non lo sarà neanche per me, tuo fratello non doveva dire quelle parole nè a te, nè tantomeno a suo padre..." rispose il dio della guerra.
" Lo so, ma..."
" Niente se e ma, Fobos, tuo fratello ha sbagliato e, come tale, ne dovrà pagare le conseguenze."
Il ragazzo sospirò e andò a sedersi su una panchina, ripensando a quando lui e Deimos erano bambini e si disse che allora era tutto più semplice e più facile.

CZYTASZ
Fobos e Deimos ( Saga di Cupido libro 4)
FanfictionUna dura prova da sopportare, per diventare davvero grande e forte... Cover di tomlinsay Questa storia non è di dominio pubblico