Capitolo 1 - La Tana

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Questa storia l'ho iniziata anni fa, nel 2015/16 circa. Non ho letto fanfiction su Cedric per evitare di poter prendere in modo inconscio spunto da una storia già esistente su di lui, per portarvi qualcosa di originale, quindi se doveste trovare qualcosa di simile nelle altre fanfiction vi posso assicurare che sono coincidenze.

Vanessa si svegliò per un continuo bussare alla porta, si stropicciò gli occhi e mise a fuoco la stanza di Charlie. Sospirò, poi Fred urlò qualcosa dall'altra parte della stanza.

<<VANESSA!>> gridò. <<HO UN'IDEA GENIALE.>> Vanessa aprì la porta e, con gli occhi ancora gonfi dal sonno, fulminò Fred con uno sguardo rimproveratorio e pieno di odio.

<<Io giuro, la prossima estate vado in Italia con mamma.>> affermò con rancore quelle parole, Vanessa era costretta a passare l'estate dai Weasley, l'unica alternativa era tornare in Italia con la madre, ma l'idea di passare tre mesi lontana dai suoi amici non era molto allettante.

<<Certo, farò finta di crederti.>> Fred le ammiccò un sorrisetto divertito.

<<Quindi? Qual è questa tua idea geniale?>> domandò Vanessa, scocciata dalla sua presenza.

<<Ho con me tre foglie di Mandragola.>> affermò Fred.

<<E quindi?>> chiese nervosa, cosa doveva farsene di tre foglie di Mandragola?

<<E sai perchè le ho prese?>> domandò Fred retoricamente, cercando di nascondere un sorriso malizioso.

<<Fred, se non ti sbrighi a spiegarmi cosa vuoi fare ti chiudo la porta in faccia.>> minacciò Vanessa, Fred alzò gli occhi al cielo.

<<Certo che di prima mattina sei proprio scorbutica.>> le fece notare, Vanessa gli alzò il medio e gli chiuse la porta in faccia, ma prima che potesse effettivamente chiuderla Fred la bloccò con la mano e la riaprì. <<Ho chiesto a Sirius come abbia fatto a diventare un animagus e mi ha spiegato tutto il procedimento e, indovina, si inizia con una foglia di Mandragola.>> gli occhi di Vanessa si spalancarono.

<<Non ci posso credere...>> affermò Vanessa. <<Ma... è difficilissimo! Non tutti sono predisposti a diventare Animagi.>> gesticolò in preda all'eccitazione.

<<Oh, italiani, voi e queste mani.>> sbuffò Fred afferrandole i polsi e riportandoglieli ai lati del corpo. <<Smettila di gesticolare o mi farai impazzire, comunque George è d'accordo con me, iniziamo oggi, tu che dici? Vuoi partecipare o restare una maga sempliciotta?>>

<<Quindi cosa dobbiamo fare?>> domandò Vanessa, cercando di non muovere le mani.

<<Dobbiamo tenere in bocca la foglia di Mandragola e non dobbiamo toglierla o ingoiarla per un mese, fino al prossimo plenilunio.>> informò Fred, Vanessa assunse una smorfia di disgusto. <<Già, nemmeno a me gasa particolarmente l'idea, ma ne vale la pena.>>
Così, quel pomeriggio, Fred, George e Vanessa iniziarono quel disperato tentativo di non sputare la foglia e, incredibilmente, dopo un mese pieno di difficoltà riuscirono nella loro impresa, prestando attenzione ogni minuto della giornata e della notte, particolarmente quando mangiavano le pietanze della Signora Weasley. Nella notte di luna piena tolsero quelle foglie dalla bocca, stracolme di saliva e, con parecchia ripugnanza, le infilarono in tre boccette diverse. Mentre Vanessa cercava tre crisalide delle falene "sfinge testa di morto" , Fred e George si assicurarono che nessuna nuvola potesse impedire il contatto tra la luce della luna e le loro boccette. Al mattino aggiunsero nelle boccette le crisalidi, i loro capelli e delle gocce di rugiada raccolte con un cucchiaio d'argento gentilmente preso in prestito -ovviamente di nascosto- dalla Signora Weasley. Con le occhiaie scure e una stanchezza incredibile, chiusero le boccette e le nascosero in un posto buio e tranquillo e, da quel giorno fino al primo temporale, ad ogni crepuscolo e ad ogni alba pronunciavano l'incantesimo con la bacchetta puntata al loro cuore. Dovettero farlo per quasi un mese intero perchè in estate è altamente improbabile un temporale, a meno che George non abbia trovato un libro sulla magia indiana che spieghi come fare la danza della pioggia. Infatti, la sera prima, Vanessa, George e Fred fecero la danza seguendo le istruzioni del libro. Appena iniziò la tempesta corsero dalle boccette, che avevano assunto un colorito rosso come il sangue, segno della riuscita.

Those gray eyes // Cedric DiggoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora