LA FESTA DEI DIAVOLI

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Lucifer la riaccompagnò al castello, apparentemente calmo, cercava in tutti i modi un sistema per guadagnare coraggio. Ciò che aveva in mente andava oltre la sua forza di volontà. Mentre lei si cambiava in camera, lui passeggiava su e giù per i corridoi della sua dimora, ripassandosi frasi ad effetto o trucchetti per riuscire nel proprio intento. 

-Cristal, io ti amo e voglio... no..troppo cattivo e autoritario...tesorino del mio cuore, vorresti.. no..diabetico. la uccido per uno shock da zuccheri..io Lucifer sovrano degli inferi ti ordino....NO!!!!cos' è un cane?!- sospirando si buttò seduto sul divano gonfiando le guance e incrociando le braccia. "ho combattuto contro i peggiori angeli e nemici e ora non riesco a chiedere una cosa del genere. Sono più che patetico!". Continuando a tormentarsi, il suo pensare venne interrotto da lei, che scendendo le scale lo meravigliò. indossava un bellissimo abito lungo fino alle ginocchia, con la gonna morbida in più strati. era azzurro come gli occhi di lei con i rifinimenti in oro e argento. Da quelle scale non stava scendendo la regina dei demoni, ma il più bell'angelo del paradiso. Alzandosi si avvicinò a lei con la bocca aperta, il cuore a mille pronto a un infarto. se avesse potuto sarebbe arrossito più che volentieri. Con delicatezza le prese la mano, facendole fare gli ultimi scalini. era più alta... questo per via dei tacchi che aveva ai piedi.

- wow....sei...wow. - sorridendo non trovava le parole per descriverla, tanto che riuscì solo a chinarsi e a baciarla con dolcezza. "ha messo del burro cacao sulle labbra..lo sento..sono cosi morbide..e.." -delicate...- Lo disse staccandosi appena, in un sussurro. voleva morderle, torturarle... la voleva... ma si riprese staccandosi piano sorridendole e con lei avviandosi verso la festa.

Come annunciato da lui, la festa era piena di vita, donne e uomini danzavano, bambini correvano giocando in compagnia. Non sembrava l'inferno. Le bancarelle erano piene di giochi, cibi, dolci e oggetti di vario interesse. Le botteghe artigianali spiccavano per la varietà di prodotti e i dolciumi erano assediati da bambini che chiedevano ai genitori una caramella. -Se desideri qualcosa dimmelo che te la prendo tesoro - Sorrise notando la meraviglia negli occhi di lei, che in un attimo si mise a correre veloce a vedere tutte le cose esposte. La seguì camminando piano e facendo attenzione a non urtare nessuno. Con la sua stazza era lui quello un po goffo  li in mezzo.

In mezzo a tutta quella gente, la osservava con sguardo protettivo e innamorato, ammirando in silenzio il suo entusiasmo nel vedere quei piccoli gioielli o giocattoli strani che nel mondo umano non esistevano. Come aveva fatto a essere cosi fortunato da avere al proprio fianco una ragazza cosi? Non lo sapeva ma ringraziava chiunque glielo avesse concesso. Mentre la seguiva, con la mano torturava un  oggetto che aveva in tasca, un po nervoso e impaziente. "ce la puoi fare Lucifer..."

Vedendo l'interesse della ragazza per un gioiello, si avvicinò prendendolo per lei e pagandolo. -N...non serviva Lucifer.. -

- niente ma. per te questo e altro - con dolcezza le mise al collo quel piccolo ciondolino, scostandole i capelli profumati e allacciandola, con un po di fatica viste le mani grosse e la chiusura piccola. - ecco fatto mio dolce tesoro - ridacchiando si rialzò, ma venne subito fermato da lei che gli stampò un bacio sulle labbra. - grazie <3- 

Sorridendo riprese a camminare mano nella mano con lei, guardando giocolieri, teatrini e infine arrivando alla pista da ballo. purtroppo era gia colma e a vedere come trascinava i piedi, probabilmente Cristal era gia stanca per aver corso tutto il tempo.

- vieni, ci sediamo da qualche parte. - tenendola a se la portò oltre le bancarelle, alzandola per i fianchi e facendola sedere su un muretto un po alto, in modo da averla alla sua altezza.

I loro occhi si incontrarono. Nessuno disse una parola all'altro; era uno sguardo complice e carico di amore, tanto che non solo la ragazza, ma anche Lucifer rimase ipnotizzato per vari istanti. "è il tuo momento..." Prendendole la mano la avvicinò alle labbra, sfiorandola delicatamente ed esordì, seguendo i propri e confusi sentimenti, che come pesci in un acquario, avevano iniziato a impazzire aggrediti da una pietra. - Cristal...io... sono il diavolo più felice di questo mondo...e...io...ecco..noi...cioè...- "cazzo Lucifer!!! ce la puoi fare!!!" deglutendo la guardò negli occhi. lo stava guardando con il viso un po rosso, forse imbarazzata quanto lui. cazzo se era bella. - Cristal...vorresti...concedermi l' onore di...- "ci sei quasi! coraggio!!" - di questo ballo?.....-  

Momento di silenzio e Cristal annui felicissima... Lucifer sorrise ma dentro stava facendo strage di tutti i santi che ormai conosceva. "PORCO ME FACCIO SCHIFOOOO TT^TT "

Ormai rassegnato la portò in uno spazio dove sentivano la musica e non vi era nessuno, avvicinandola e iniziando a condurla nelle danze, seppur con la testa altrove. Voleva sprofondare nell'abisso dell'idiozia. Probabilmente avrebbe creato un nuovo girone solo per lui rinominandolo così. Abbattuto sospirò silenzioso, continuando però a sorridere ma la musica si interruppe quando un esplosione fece saltare un palazzo. -no..NON è POSSIBILE!- 

Soldati bianchi iniziarono ad arrivare dall'alto, carichi di armi. La gente in preda al terrore iniziò a fuggire, venendo rimpiazzata da guardie dell'esercito reale, comandate da Lucifer. Preso dall'angoscia che potessero farle del male,la prese per le spalle guardandola serio. -PRESTO! CORRI A PALAZZO E CHIUDITI DENTRO LA MIA STANZA; NASCONDITI!- La spinse delicatamente incitandola a fuggire mentre nella sua mano comparve gia una sfera di fuoco, pronta a essere scagliata. 

Spiccò il volo, andando contro i nemici che avevano rovinato una festa popolana mentre con un occhio seguiva la corsa della ragazza verso palazzo. "per fortuna ha obbedito..".

Non ebbe però tempo di tirare un sospiro di sollievo quando la vide. In un istante Cristal cadde a terra. Colpita. Non ci fu nessun movimento, e in aria si propagò un ringhio disperato di rabbia che fece fermare il tempo, congelando tutto.

Lucifer in loveWhere stories live. Discover now