3.INDIFFERENTE

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Nonostante mi avessero distratta con i loro modi così spiritosi, avevo ancora alla mente quei pensieri sfibranti e la sola idea di dover passare tutta la serata ad associare l'immagine di una persona all'altra mi avviliva "Io ragazzi sono stanca, vado a stendermi, non voglio rovinarvi la serata con le mie probabili lamentele e poi preferisco non bere tanto" "Ma Aly!" si lamentò Sher rammaricata "Dai, ho bevuto due bicchieri di whisky, mi bastano. Sono stanca Sher..." mi fece il muso, ma le sorrisi cercando di rasserenarla quando arrivò Travis dalla cucina con una bottiglia di jack daniel's in mano "Che santarellina" esclamò "Risparmia i commenti Travis" risposi acida "Mi scusi signorina" -alzò le mani al cielo- "Ma intanto ha ricordato il mio nome" continuò divertito. Alzai gli occhi al cielo e nervosamente raggiunsi l'altra stanza, una specie di salotto ma molto più piccolo. Il nervosismo e l'agitazione che trasmetteva quel ragazzo era davvero parecchia, ed era incredibile quanto bisogno avessi di evitarlo. Sentii improvvisamente caldo e raccolsi i capelli in uno chignon, poi mi gettai sul divano stranamente stanca. Afferrai il cellulare e scrissi un messaggio a Brad, cioè di venire il giorno dopo a casa di Sher perché avevo il bisogno di parlargli. Aspettai a lungo una sua risposta, ma invano, in fondo dovevo aspettarmelo dopo tutte le litigate di quel periodo. Brad non mi ha mai rivolto le attenzioni giuste, quelle che una donna cercherebbe realmente da un uomo, si è sempre comportato indifferentemente ad ogni problema o discussione e io sono stata molto ingenua a sorvolare sempre su tutto. "Con chi parli, con il tuo ragazzo?" ero totalmente assorta nei miei pensieri che sobbalzai dallo spavento "Travis... Mio dio che spavento" "Allora?" continuò avvicinandosi "Si" abbassai il capo e accesi lo schermo del cellulare per guardare l'ora. Erano soltanto le dieci e mezza ed ero già stanchissima. "Posso sedermi accanto a te?" "Come vuoi" fece per sedersi ma si bloccò "No aspetta, come vuoi tu" evitarlo era impossibile, era dappertutto "Ti faccio spazio" mi scostai "Grazie signorina" pff... 'signorina' "Niente" risposi sprezzante "Come si chiama il tuo ragazzo?" "Brad" "E quanti anni ha?" "Perché ti interessa?" storse le labbra e alzò le spalle "Curiosità" "Diciotto" risposi volendo credere alle sue curiosità "Mh, capito" se avessi potuto dirlo, aveva qualcosa in mente, ma non aveva alcun motivo "Sono stanco sai..." si lamentò cambiando argomento "Hai bevuto no?" "Nah, l'alcol non mi butta giù in così poco tempo e in così poca portata" "Quanto hai bevuto?" "Due bottiglie di qualcosa sicuro" mi finsi stupita, ero abituata a stare con le persone ubriache e se devo dire la verità mi dava la nausea "Ah però! diamo la colpa al viaggio" mi sorrise divertito, credeva non sapessi quanto fosse ubriaco, ma così mi divertivo anch'io. "Sei bellissima sai?" cercai di non ridere e rimasi indifferente "E tu troppo ubriaco" "Ti ho già detto che non sono ubriaco!" esclamò "Perché non riposi un po'?" "Non se ne parla, voglio stare con te" "Se proprio vuoi stare in compagnia non è meglio che vai dalla tua ragazza?" "Ti ho detto che voglio stare con te" lo guardai per un momento negli occhi, erano appannati e profondi, e luccicavano per l'alcol, inoltre avevano anche cambiato colore. Erano sempre azzurri ma quella volta andavano sulle sfumature del verde "Fai come ti pare" non avevo intenzione di farmi ingannare da quegli occhi splendidi, la sua vicinanza mi metteva a disagio e sinceramente non capivo perché ci tenesse tanto a stare con me "Non dire che non accetti la mia compagnia" "Non è questo" "E allora cos'è?" continuò "Ma niente!" "Niente non è una risposta" "E invece si, tu mi hai fatto una domanda e io ti ho risposto con un niente" cercai di essere più sgarbata possibile, per fare in modo che si irritasse e mi lasciasse andare, ma niente da fare "Voglio stare qui e basta" "Va bene, lascio perdere che è meglio" la sua compagnia quella sera purtroppo era inevitabile e dovetti abituarmi "Ecco appunto" emisi un sospiro di agitazione e vedendo che non apriva bocca decisi di tirare fuori un argomento, anche per forza visto che era impossibile togliermelo di dosso. Inoltre non ero di certo abituata a vivere nel silenzio "Non mi va di restare in silenzio, quindi parla un po'" "E cosa devo dirti?" rimase stupido dalla mia improvvisa attenzione "Come hai conosciuto la tua ragazza?" rise "Boh, ad una festa forse" "Boh, forse... Ma come?" "Eh boh" sembrava irritato dalle mie domande ma tuttavia me lo aspettavo. Era proprio come immaginavo, indifferente ad ogni ragazza, alcol a volontà e amici al cento per cento "Mah, che ragazzo strano che sei" "Tu invece come lo hai conosciuto?" chiese in modo arrogante come per vedere se la mia risposta fosse stata migliore della sua "É troppo da raccontare" lo liquidai con un gesto della mano. Non gli diedi nessuna soddisfazione e infatti rimase deluso "Ma come..." "Beh, neanche tu hai voluto dirmelo, quindi siamo pari" "Che ragazza" girò la faccia, come per interrompere il discorso, ma non soddisfatta continuai "E cosa ti piace di lei?" "Quante domande" "Si, sono curiosa e poi mi pare di avertelo già detto che non mi andava di stare in silenzio" mi rivolse uno sguardo divertito "Il culo" rimasi sconcertata da quanto poteva essere così superficiale e inadeguato "Ma..." "Ma?" "Boh, niente" "Ancora con 'sto niente?" sbuffò seccato. Sembrava quasi non si fosse accorto di quanto fosse stato così futile nel descrivere la sua ragazza e sinceramente era disgustoso "E che ti devo dire? niente" "No dai, è bella, simpatica, mi piace e basta" credeva di aver rimediato, ma non si era accorto di essere stato più nauseante di prima. Tuttavia lasciai perdere e chiusi la conversazione "Meglio" "E a te cosa piace di lui?" mi lanciò un'altra sfida, stavolta più incuriosito probabilmente l'aveva capito di avermi infastidito e sì, la mia risposta era sicuramente migliore della sua "É il mio ragazzo, di lui mi piace tutto, che domande" "In particolare?" "La sua simpatia" cercai di sorridere e sperai di essere convincente e di non apparire sforzata visto le ultime litigate con Brad "Anch'io sono simpatico sai?" sorrise. Non si era accorto di nulla, menomale. "Credo che Heather apprezzi. A noi piace il ragazzo che ci sappia far ridere" "Ah boh, che lo apprezzi o meno a me non interessa lo stesso" quella risposta era davvero da Oscar. Ma certo! mi dava i nervi. Ci si metteva anche la sua solita scrollatina di spalle, giusto per accentuare la sua indifferenza "Ma che risposte sono? non credo ti importi tanto, quando parli di lei, quando è arrivata, sei sempre così frettoloso e superficiale" "Per me siete tutte uguali, io non credo all'amore" ecco, ci mancava solo quello "Meglio che lascio perdere" se non credeva all'amore perche stava con una ragazza? era davvero snervante, ma mi ricordai che dopotutto non ero stata io a volere la sua compagnia. Emisi un sospiro e mi confortai da sola, pensando che forse avrei dovuto ancora conoscerlo...

700km di TE.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon