Capitolo 20-LA FINE

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Dopo che ci addormentammo,sembravamo due Angeli in un sogno profondo.la mia testa si trovava sul petto di Leo.C'era un tramonto bellissimo,e la leggera brezza che tirava aveva migliorato ancora di più l'atmosfera d'amore così romantica che s'era creata.Le nostre mani erano unite.Si stringevano più forte che mai.Si sentiva il rumore dei pochi gabbiani che c'erano rimasti e il dolce suono delle onde che lentamente sbattevano sugli scogli.Noi non avevamo un ombrellone perciò eravamo distesi sotto i luminosissimi raggi del sole.Quel lieve calore sulla mia schiena era molto piacevole,anche se era estate e quindi c'erano quasi 30º.Era una scena veramente molto romantica.Sembrava un sogno fatto ad occhi aperti da una ragazza pazzamente innamorata.Eppure era tutto vero.Peccato che solo qualche istante dopo sarebbe finito tutto.E non intendo tra noi due.No.Non mi riferisco alla nostra storia.Tutto nel senso di tutto.Su quella bellissima spiaggia...quel mare bellissimo....quel mare che in realtà era un traditore.Io ancora non so come sia potuto succedere.Se qualcuno mi chiedesse come è successo,quale è stata la causa,o  magari da dove veniva quell'onda o cosa l'avesse fatta innalzare così tanto...
Io non saprei rispondere a queste domande.Io dormivo.Si.Esatto.Io stavo dormendo.Illusa che quelle onde...belle,giovani,leggere....luminose alla luce di quello stupendo tramonto,che più romantico di così non poteva essere.Amavo le caratteristiche di quella spiaggia libera.Avrei voluto che quel momento non finisse.Avrei voluto che fosse andato avanti e non si fosse mai fermato.Anche se ero consapevole del fatto che prima o poi sarevbe dovuto finire,ma non pensavo così presto.Tutt'ad un tratto ha cominciato a tirare un vento fortissimo e la temperatura si era abbassata di almeno 10º.Iniziava a fare sempre più freddo.Io odiavo il freddo.Non ho mai sopportato l'inverno.E tanto meno l'autunno.Al contrario,ho sempre amato l'estate.Ad un certo punto le onde hanno iniziato a diventare sempre più forti e sempre di più.Il cielo era grigio e c'erano tuoni,fulmini e saette.Ricordo che un fulmine  cadde proprio davanti a noi.Ci svegliammo spaventati.Ne bastava un altro così vicino e per noi sarebbe stata la fine.Noi gettamo in acqua tutto ciò che avevamo di plastica e di metallo che avevamo come il cellulare o l'orologio.Cercammo di scappare,essendo così preoccupati,ma oramai era troppo tardi.Improvvisamente un'onda gigante e violenta si innalzó,ma avrebbe coperto una parte troppo grande della spiaggia e non ce l'avremo mai fatta a scappare.O forse è meglio dire..."Non ce l'abbiamo fatta."

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