Thank You For Loving Me (pt.2)

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-Calum, ti dai una mossa? Sai, fra meno di mezz'ora mi dovrei sposare- commentai acidamente, seduta su une delle poltroncine di quel negozio.

-Tanto non arriveremo mai in tempo, non sappiamo neanche dove siamo- rispose lui da dentro il camerino.

-E allora perché ti stai comprando uno smoking se prevedi già di non arrivare?-

-... Perché so già che Holly mi ucciderà appena mi vedrà per aver incasinato il tuo matrimonio, e non vorrei avere quella stupida camicia gialla e quei pantaloni a fiori al mio funerale.-

Sospirai -Consolati, ucciderà anche me... Luke rimarrà vedovo prima ancora di sposarsi- risposi guardandomi le unghie.

Ero perfettamente tranquilla. E la cosa un po' mi spaventava. Una ragazza, mezz'ora prima del matrimonio, avrebbe dovuto essere agitata, in panico, emozionata, un po' intrattabile... figuriamoci poi se, mezz'ora prima del matrimonio, si trovava in un negozio di vestiti eleganti disperso in mezzo ad un'isola greca. Come minimo, avrebbe dovuto essere esaurita.
Io, più che preoccupata, ero rassegnata: le avevamo provate tutte per tornare in tempo, ma l'hotel non avevamo ancora idea di dove fosse. Avevo conversato con tutti i turisti spagnoli dell'isola ma, essendo turisti, non conoscevano il posto; Calum aveva provato ad avvicinare delle ragazze, sperando che qualcuno lo riconoscesse, ma loro lo avevano evitato, probabilmente pensando che fosse un venditore di tappeti; aveva chiesto informazioni a dei turisti asiatici, che solitamente erano tutti muniti di mappe e, soprattutto, di cellulari, ma loro gli avevano risposto nella loro lingua, probabilmente pensandolo un loro connazionale un po' abbronzato; e ora eravamo finiti in quel negozio, perché lo smoking blu di Calum, anche se macchiato di alcol, era rimasto sul motorino del vecchietto, e non voleva tornare all'hotel con i vestiti osceni di Chrysapos... purtroppo però l'unico colore rimasto della taglia di Calum era il bianco.

-Che dici?- chiese lui uscendo dal camerino e io alzai la testa.

Fui costretta a socchiudere gli occhi, visto che era tutto così bianco da riflettere la luce, e, una volta messo a fuoco, dovetti fare uno sforzo enorme per non scoppiargli a ridere in faccia. Non sapevo se mi ricordasse di più un cameriere, la versione cinese di James Bond o un gelataio.

-Allora?- chiese di nuovo lui, vedendo che continuavo a guardarlo senza rispondere, ma limitandomi a fare smorfie strane per non ridere.

-... beh, dai, non ti sta male- risposi deglutendo.

Lui alzò le sopracciglia, con un sorriso incredulo -Davvero?-

-...Nooo pffahahahahahahaha-

Il suo sorriso si spense e mi imprecò contro, guardandosi allo specchio mentre io continuavo a ridere, e provò a sistemarsi la cravatta, bianca come tutto il resto -Mi scusi, è sicuro che non ci siano altri colori? Anche se è un po' più piccolo o più grande non importa...-

-Naì, io avere altri chrómata, ma solo altre taglie- rispose il proprietario del negozio, che tendeva a parlare metà in "inglese" e metà in greco -... ci sono kítrinos, kókkinos, ble, prásinos...-

Io e Calum ci guardammo, confusi visto che non avevamo capito una parola, per poi tornare a guardare il tizio -Proviamo il kítrinos, mi ispira come nome- proposi stringendomi nelle spalle, curiosa di sapere di che colore si trattasse.

-Mi porti il ble- intervenne invece Calum e gli lanciai un'occhiataccia, mentre il tizio spariva nel magazzino del suo negozio, vuoto oltre a noi -... almeno il ble siamo sicuri che sia il blu, il kítrinos potrebbe essere qualsiasi cosa- mi spiegò a bassa voce, per poi guardarsi di nuovo allo specchio -... io intanto vado a togliermi questo coso- aggiunse, dirigendosi verso il camerino mentre si toglieva la giacca che indossava, bianca come tutto il resto.

Naabot mo na ang dulo ng mga na-publish na parte.

⏰ Huling update: Jul 05, 2016 ⏰

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Missing Moments (I CAN'T REMEMBER || 5SOS)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon