Il consiglio di Cosimo mi aveva lasciata perplessa, non capivo come facesse a sapere della lettera e di ciò che avevo fatto con Alex.
Non poteva avermi visto in nessun modo, non era al bar e nemmeno in quei dintorni, aveva detto che sarebbe andato al Berlin a mangiare qualcosa e successivamente al Pepe Nero con Jake.
Decisi di rimanere con quell'enorme punto interrogativo e leggere la lettera, mi aveva in qualche modo colpito quel "non cercarmi più" e quegli occhi così tristi nel pronunciare quella frase.
Mi sedetti sul letto con la busta tra le mani e la aprii, recitava così :"Ciao piccola,
Se stai leggendo questo è perché tra noi è successo qualcosa di bello, molto bello.
Ed è ciò di cui ti avrei voluto parlare, ma andiamo per ordine.
Ti ricordi mio padre e la strana morte di Michele, no?
Dopo quell'avvenimento avevo chiuso i rapporti con loro e con il resto della mia famiglia, ritenendoli in qualche modo colpevoli dell'incidente.
Poco dopo che mi trasferii a Lambrate, però, non andò esattamente come volevo, ero al verde e la paga in officina copriva solamente il costo dell'affitto.
Successe ciò che non doveva accadere, un amico mi convinse ad entrare in un giro di spaccio nella Milano Male, nella Milano notturna.
In poco tempo, grazie a quell'extra, in tasca mia comparvero non solo i soldi per campare ma anche quelli per l'università.
Infatti ho da poco dato l'esame alla Cattolica per ingegneria, ma non servirà a molto.
Era da immaginarselo che prima o poi la mia famiglia venisse a sapere del giro di spaccio e che mi repurtassero come traditore.
Spacciavo e facevo concorrenza al loro giro di smercio, che non era più quello di una volta.
Giulia, mi sono messo nei guai questa volta.
Non cercarmi più, una volta in Inghilterra cambierò identità e numero di telefono, ho già tolto tutti i vari account che avevo in giro, tra poco tempo sparirò del tutto.
Se ho fatto quello che ho fatto è perché veramente mi piaci, provo veramente qualcosa per te.
Era come l'ultimo desiderio, volevo lasciarti un bel ricordo di me, anche se onestamente non so se sarà così.
Sappi che non ti ho mai usata.
Mi sarebbe piaciuto metter su famiglia ed avere un futuro insieme a te.
Probabilmente quando leggerai questo, sarò già in volo verso Londra, avremmo potuto scappare insieme ma non voglio che tu corra altri rischi.
Rimani a Milano e appena puoi abbandona quei giri, parlane con Cosimo e trovate una soluzione.
Ah, Cosimo non è poi così male come sembra, ho avuto modo di conoscerlo bene e, fidati, non è come Fabrizio.
Per quanto riguarda la morte di tuo padre, ti avevo detto che ti avrei aiuta a scoprire ciò che era realmente successo, no? Bene. Fabrizio c'entra in questa storia, eccome.
Sono riuscito a scoprire solo questo, purtroppo, ma è già qualcosa.
Vai per la tua strada e divertiti, io sarò da qualche parte del mondo a pensarti.
E niente, succede che ti amo.
Ciao Giulia.-Tuo Alexander. "
Sentivo le lacrime fare capolino dai miei occhi e la gola fare male, non avrei sopportato di perdere anche lui.
La porta cigolò facendomi girare di scatto, vidi Cosimo entrare e richiudere la porta, per poi avanzare verso di me."Cosimo ti prego, lasciami sola" confabulai tenendo lo sguardo basso.
"Oh, no"
"Sei una testa di cazzo" dissi a bassa voce.
"Da che...ma stai piangendo" disse sorpreso.Si avvicinò ulteriormente a me e mi ritrovai con il viso contro il suo petto, stretta tra le sue braccia forti e tatuate.
Aveva addosso una felpa blu scura che profumava di pulito,rimasi abbastanza tempo a memorizzare quel profumo così buono.
Avendo il viso affondato nel suo petto, sentivo anche il suo battito.
Non potevo chiedere di meglio.
Mi sussurrò qualcosa all'orecchio che non capii, le lacrime continuavano a scendere incessantemente e quando se ne accorse, mi strinse ancora più forte.
Doveva aver capito quanto fosse importante Alex, nonostante fosse il mio migliore amico nutrivo per lui dei sentimenti.
Al solo pensiero di non ricevere più i suoi messaggi durante la giornata mi prendevo male.
In qualche modo quell'abbraccio e quelle parole sussurrate all'orecchio mi fecero tranquillizzarmi fino a farmi smettere di piangere.
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Scarface || Gué Pequeno
FanfictionGiulia ha diciannove anni e da quando ne ha undici vive tra l'illegalità del lavoro del compagno di sua madre e i ricordi di una vita passata fin troppo velocemente. L'unica sua fortuna\sfortuna è di avere a che fare con Cosimo, dolce e premuroso m...