Di nuovo in viaggio

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Tornati alla nave mi precipito in cabina, chiudo la porta e mi butto sul letto.

"Ci conviene partire, la Marina è in città."
"Abbiamo le scorte che ci servivano Sanji?"
"Certo Nami cara!"

Le voci dei miei compagni arrivano al mio orecchio ovattate, le sento lontane da me e dal mio dolore.

Il mio comportamento mi ha sconvolto. È la prima volta che perdo il controllo di me stessa in questa maniera...che sia colpa dei gladi? D'altronde da quello che dicevano quei vecchietti al bar è plausibile. Ma realmente i miei gladi hanno un influenza così potente su di me?

Incomincio a osservare i gladi, nel guardarli vedo il sangue di quegli uomini scorrere su di essi è sulle mie mani. Le fiamme che ho creato mi danzano davanti, i corpi bruciati non si tolgono dalla mia mente.

Non posso credere di aver fatto una cosa così orribile...non posso averla fatta veramente!!

Le lacrime scorrono sul mio viso, con rabbia scaglio i gladi contro la parete che ho davanti.

Per tutto il pomeriggio rimango in camera a fissare il soffitto, non esco per nessuna ragione e se qualcuno entra per chiedermi qualcosa fingo di dormire.

Ormai è ora di cena, sono tutti in cucina...le loro voci sembrano così allegre.
Vorrei poter divertirmi anch'io con loro...

Sei corpi bruciati davanti a me, le budella di uno sono uscite dal corpo del proprietario. Quei lamenti soffocati imploranti pietà, quei gemiti di dolore zittiti dal rumore del fuoco.
Una sensazione di soddisfazione e piacere si insinua nella mia mente.

"Tutto bene Akane?"

Una voce che ormai riconosco fin troppo velocemente mi riscuote dai miei pensieri bui.
In piedi davanti a me c'è lui, una figura che incute timore ai più paurosi ma che mi tranquillizza.

"Allora?"

Il tuo viso è così bello. Hai un espressione preoccupata, perché? Non avevo mai notato i tuoi lineamenti...

"Akane rispondimi. Mi sto incominciando a preoccupare."

Allora è preoccupato per me? Che cosa dolce...o è preoccupato per la mia salute mentale. Non ci sarebbe da stupirsi dopo quello che ho fatto a quegli uomini...

Quel piccolo momento di pace che aveva portato se ne va via col comparirmi in mente i volti carbonizzati che ho lasciato sull'isola.

"Non sto per niente bene."

Con tono secco, apatico gli rispondo e mi giro dall'altra parte per non vederlo in volto. Non sarei capace di sostenere il suo sguardo in questo momento.
Sento il letto piegarsi sotto il peso di un corpo, un braccio mi cinge e mi stringe a se.

"A me puoi dire tutto, anche le cose più sgradevoli. Se dividi il peso che hai con qualcun altro esso ti peserà di meno"

Sento la vicinanza della sua bocca al mio orecchio, queste parole me le ha sussurrate in modo che soltanto io potessi sentirle.

La sua vicinanza è piacevole. La sensazione di pace che mi trasmetteva Chiros è molto simile a quella che provo ora. Sento che a lui potrei dire tutto, potrei cercare conforto e aiuto.

"Allora cosa c'è che ti preoccupa?"

Mi giro verso di lui, i nostri volti sono molto vicini ma non me me preoccupo.

"C'è che mentre infliggevo dolore a quegli uomini sull'isola provavo piacere e soddisfazione! C'è che ho perso completamente il controllo di me stessa trasformandomi in un mostro! C'è che ho paura di me stessa ora e ho paura di perdere il controllo quando ho intorno degli innocenti!"

Non parlo, urlo. Le lacrime che per qualche momento erano sparite dal mio volto tornano più dolorose di prima, sento come delle piccole lame scendere lungo le guance.
Zoro continua a guardarmi, non provo neanche a decifrare il suo sguardo o il suo silenzio.

Come mai tutto questo silenzio? Ora anche lui ha paura? Si pente di essere venuto qua? Non mi stupisce se fino ad adesso non ho mai avuto fiducia negli altri, sono tutti pronti a voltarti le spalle appena commetti un errore o un orrore.

Lui continua ad abbracciarmi e io non riesco a smettere di piangere, le mie lacrime scorrono senza sosta.

"Secondo te cosa stanno combinando quei due Nami?"
"Non lo so Robin, ma spero che non sia successo niente di grave ad Akane...se solo sapessi come aiutarla..."

[One Piece] La ragazza infernaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora