Sulla retta via

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Eddie ha la mandibola a terra. «Gordon! Non mi hai detto che tua sorella è un'eroina!»

«Non lo sapevo nemmeno io, yo! E a tal proposito, come hai fatto a diventare un'eroina combattendo gli Exys? Ti ho persa cinque anni fa e adesso non ti riconosco più.»

«Beh, Gordon, non credo che la mia indole violenta e combattiva sia una novità. Ti ricordi quando a cinque anni ho conficcato un ago nella schiena di papà perché ho scoperto che se la faceva con la nostra vicina?»

Dei dieci presenti, una è perfettamente a suo agio, uno sghignazza in preda ai ricordi, tre indifferenti totali e il resto con la mascella slogata dal resto del viso.

«Quando sono scappata, sono entrata a far parte quasi subito della Corporazione degli Eremiti. Mi hanno accolta a braccia aperte e mi hanno accudita, dandomi un'istruzione sia scolastica che militare. Ora posso andare in giro per il mondo per completare delle missioni» risponde con noncuranza, come se parlasse del tempo.

«Perché non hai mai telefonato? Ero in pensiero per te, nonostante la situazione disastrosa della nostra famiglia, yo!»

«Uh, non metterti a recitare la parte del fratellone, non fa per te. E io non telefono alla casa da cui sono scappata, no?» ribatte Dyana, sbilanciandosi sulla punta dei piedi.

«Non ti è mai importato di me» dice Gordon afflitto.

«Non è vero Gordon. Semplicemente volevo tagliare i ponti con quello schifo di vita e iniziarne una nuova. Una che mi soddisfi, una in cui non sono considerata un fenomeno da baraccone. E ci sono riuscita.»
Benji trattiene una risata, meritandosi un'occhiataccia dall'interessata.
«In pratica, yo, stai ammettendo di esserti fregata altamente del sottoscritto!»
«Non ti ho lasciato da solo perché volevo e ho tentennato perché il pensiero di te con quella famiglia che avevamo non mi faceva fare salti di gioia. Ma non ne potevo più e tu lo sai.»

«Sì, però... tu eri il mio punto di riferimento e... e... » Gordon si blocca e guarda a terra. «Mi sei mancata tanto, Dyana.»

«Anche tu, screanzato. Sono venuta a sapere che sei diventato un Guardiano Universale, e ho addirittura versato una lacrima per te. Il che è raro, come tu sai, io non piango mai. Come te la passi?»

«Oh, non male, davvero, a parte il fatto che da quando sono stato scelto come Guardiano sto vivendo da schifo, tra fughe dall'hotel tra le braccia di un tipo anormale a bordo di una carrozza per bagagli, inseguimenti di Exys in mezzo ad una città in un furgone rubato da due dodicenni, voli turbolenti in cui rischiavo di diventare uno spuntino per belve feroci e adesso scopro che mia sorella è una killer professionista che da calci al didietro degli Exys. Cosa c'è di meglio?»

«Non male. Non ho capito la parte del portabagagli, ma lasciamo perdere.» Dyana sospira teatralmente, avvicinandosi. Si inginocchia lievemente in segno di rispetto davanti a me, portandosi una mano al cuore.

«Fenice, porgo i miei omaggi» sussurra con tono solenne.

«Grazie» balbetto, «e ti prego chiamami solo Amy» aggiungo.
«Amy» ripete la ragazza, raddrizzandosi. «Il capo di mio fratello. Dovremmo fare una lunga chiacchierata noi due.» Mi fa l'occhiolino. Sorrido apertamente, mentre sia Ben che Gordon sbuffano.

Dyana si guarda attorno un attimo, poi fissa il complesso dell'aeroporto, così lontano da sembrare piccolo quanto un insignificante giocattolo.
«Ehm... » mormoro, torcendomi le dita «Dobbiamo trovare qualcuno che ci può aiutare. I soldati sono svenuti, così come il nostro pilota. Cosa facciamo?»

The New Age Of Guardians [Completa] #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora