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Aveva appena cacciato Davide da casa sua urlandogli di non tornare più, svegliando le sue due coinquiline.

"Ti sei data da fare, eh?"

"Non scherzare, Elena! Come hai potuto?!"

Si girò immediatamente verso Ginevra.

Iniziò ad arrabbiarsi. Non sapeva bene perché, ma aveva bisogno di sfogarsi.

"Cosa? Adesso non posso divertirmi? Cos'è? Sono di proprietà del Signor. Mengoni solo perché a quanto pare siamo stati amici d'infanzia?!"

Per un attimo la sua bocca si mosse da sola. Non riuscì a pensare a quello che diceva, forse ancora la sbronza non gli era passata.

"HAI RICORDATO, SOFIA!"

Ginevra fermò Elena e guardò la sua coinquilina.

"Cosa ricordi?.."

Nulla, non ricordava nulla. Era questo il problema. Al nome Marco non associava altro che incidente, coma e perdita di memoria.

"Niente. Cosa dovrei ricordare?.."

Andò in cucina e prese le sue pillole, raddoppiandone la dose di ognuna. Sapeva di non doverlo fare, ma in quel momento voleva stare meglio. La testa girava e le tempie pulsavano. Aveva un mal di testa che la costrinse a sedersi in attimo.

La sue coinquiline la guardarono preoccupate.

"Sentite, ho solo voglia di evitare di parlare di Marco. Non ho ancora capito chi sia e finire a letto con il suo batterista non è una cosa da nulla, finirà che glielo dirà e io invece sarò in un mare di guai.."

"Allora non venivano da fuori quei rumo.."

Ginevra diede una gomitata ad Elena e si avvicinò all'amica in difficoltà.

"Sai bene cosa pensiamo a riguardo, puoi fare ciò che ritieni giusto. Noi ti saremmo sempre vicine."

Forse era il caso di riuscire a capire la verità? O forse era meglio ricominciare da capo con Marco e dargli un'altra possibilità?

Il suono della suoneria di Elena la fece distrarre dai suoi pensieri.

"Picchio, che vuoi?"

La sua amica si girò e camminò verso la finestra.

"Al solito, ma che vuoi?"

Ancora una volta silenzio.

"Facciamo tra cinque minuti al solito posto. Non tardare o finisce che ti lascio in tredici per sempre."

Chiuse la chiamata a si girò verso le amiche notando che la fissavano.

"Io esco, non prendetevi a botte, credo che non torno. Probabile mi rivedrete domani mattina."

"Dai a Picchio un pugno in faccia da parte mia!"

"Con piacere!"

L'amica richiuse la porta d'ingresso mentre rispondeva a Ginevra.

Sembrava solo Sofia all'oscuro di chi fosse questo Picchio.

"Chi è?.."

"Non t'interessa."

Appena la sua amica la liberò lei si mise le scarpe e scese di corsa per inseguire Elena, ma Ginevra riuscì ad afferarla prima che potesse uscire dal portone del condominio e a trattenerla qualche secondo.

"Perché? Cosa c'è di tanto importante da nascondermi chi è sto Picch.."

Capì subito. Le sue amiche le stavano nascondendo qualcosa riguardante Marco, sennò perché almeno una volta al giorno non facevano altro che ricordarglielo?

Un cuore in due || Marco MengoniWhere stories live. Discover now