Capitolo 1

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Draco

Tenevo Hermione stretta tra le mie braccia cercando un rifugio per lei.
La sentivo sussurrare il mio nome, leggeri e piccoli "Draco" aleggiavano nell'aria, come fiori in primavera.
Dove potevo portarla? Dove potevo tenere quel cucciolo di Leone al sicuro dalle grinfie del nemico?
Anche se forse, il nemico ero io.

Io l'avevo fatta soffrire, io l'avevo illusa, solo a causa di una scommessa.
Una scommessa per sapere di più sui pericoli del Signore Oscuro.
Le avevo tolto il suo dono più prezioso, solo a causa di una scommessa.
Le avevo spezzato il cuore, solo a causa di una scommessa.
Una stupida, inutile, cretina scommessa.

Per quelle semplici parole.
Per quel "Facciamo una scommessa" di Blaise.
Per quel "Ci sto" mio, avevo perso la donna che amavo.
La donna che riusciva a vedere qualcosa di più in me oltre ad una Serpe.

Continuavo a ripetere sempre la stessa parola, che ormai le avevo ripetuto sempre nel mese scorso.
"Scusa".
La tenevo tra le braccia ripensando a quanto l'avevo fatta soffrire.
"Scusa".
La tenevo tra le braccia ripensando ai sorrisi che mi faceva.
"Scusa".
La tenevo tra le braccia ripensando ai baci nascosti.
"Scusa".
La tenevo tra le braccia ripensando a che mostro ero.
"Scusa".

Entrai nella mia stanza continuando a guardarla.
Un angelo caduto dal cielo... Nelle mani sbagliate.
-Ti amo- sussurrai al suo orecchio pregando che non sentisse, e poi adagiandola dolcemente sul mio letto, uscii da quella stanza.

Quando tornai era ancora lì, della sua presenza lo sapevamo solo io, Blaise e l'elfo domestico.
Gli feci cenno di uscire, volevo stare da solo con lei, forse sarebbe stata una delle ultime volte. Quando si sarebbe svegliata, mi avrebbe cacciato.

-Hermione, non so cosa ho fatto, non so perché l'ho fatto.
Probabilmente non sentirai neanche ciò che ti sto per dire.
Domani, al tuo risveglio, mi riempirai di calci, pugni, insulti, oppure mi eviterai, punizione peggiore non c'è, come hai fatto in questo periodo.
So che mi merito tutto quello che mi stai facendo, so che mi merito di essere considerato un mostro da te, ma spero che tu possa perdonarti.
Non ho mai avuto il coraggio di dirti queste cose, dopo tutto non sono un Grifone, non sono coraggioso come voi.
Scappo dai pericoli, scappo dalla sofferenza, scappo dall'amore.
Scusa, forse ti sto dicendo tutto questo perché non sentirai mai queste parole, era un mio sfogo generale. Uno sfogo che mi tenevo dentro da non so quanto, e ho capito che ho sbagliato quando ti ho persa.
Hermione sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, non lo dico tanto per dire.
Ti amo, scusa-

Lei fece qualche gesto, mosse leggermente il mignolo della mano, laccato di rosso.
Le sue mani erano fredde, il suo corpo tremava. Nonostante fosse estate lei tremava. Non era un buon segno.
Le labbra viola si muovevano, avrei voluto baciarle, ma mi contenni.
Presi una coperta e la adagiai dolcemente su quel corpo che un tempo era mio, e che probabilmente non lo sarebbe più stato.

-Draco!- urlò qualcuno risvegliandomi dai miei pensieri -scendi, c'è una visita per te-
Quando scesi giù trovai un uomo, sui quarant'anni, capelli neri.
Era Potter.
Gli avevo detto che se voleva venirmi a trovare al Manor avrebbe dovuto assumere le sembianze di un'altro.
Veloce San Potty.

-Sì madre, lo porto in camera mia. È un datore di lavoro per cui avevo fatto richiesta-
Lo presi per un polso e lo trascinai in camera mia.
-Herm...- sussurrò -ancora non si è svegliata?-
Io sospirai -No. Per giunta tremava prima. Potter non so cosa fare. Lei mi odia, e ha tutte le ragioni del mondo, ma io...-
Non terminai la frase, perché aveva capito -Lo so Malfoy, ma hai fatto una cazzata enorme-
Io sbuffai, come se non lo sapessi.
Tutta la mia vita era segnata da cazzate.

-Avete trovato un modo per uccidere il Signore Oscuro?-
-Sì, ci sono degli Horcrux, che se rotti uno a uno, indeboliscono e lentamente uccidono Lui-
Io annuii, ne avevo sentito parlare.
-Buona fortuna- dissi.
-Prenditi cura di lei- rispose.

Lo farò di sicuro.

Piano piano lei si risvegliò e, tenendosi la testa con una mano, si alzò dal letto.
-Draco- disse in un sospiro, quasi impercettibile.
-Piano, stai lì. Non muoverti. Sei al sicuro ora-
-Se ci sei tu con me non sarò mai al sicuro-

Quella frase, peggio della maledizione cruciatus, mi rimbombava nelle orecchie.
L'avevo fatta soffrire così tanto, che non si fidava neanche più di me.
Aveva ragione.
Perché neanche io mi sarei fidato di me stesso.

Lacrime calde rigavano il mio viso, non mi importava se mi vedeva piangere, ormai volevo solo lei, non mi importava nient'altro -Scusa... se ti amo-
Dissi, lasciando poi quella stanza.
Mi faceva troppo male vederla così, quando io non potevo fare niente per rimediare.

- - -

Ehiiii, sono tornata!
Ecco il sequel della storia "Secret ||Dramione".
Sono così contenta di poterla riprendere.
Mi mancava questa giovane coppia.

Come state? Io tutto bene.
Scrivetemi cose belle anche qua eh, ci conto sapete?

~Giada Malfoy

Sorry ||DramioneWhere stories live. Discover now