Capitolo 18

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Victor's pov

Mi aveva baciato?!

Si.

Si!!!!!!!! Quanto avrei voluto farlo io ma pensavo che lei non fosse ancora pronta e invece Siiiii!!!!!

Quelle dolci labbra che mi sarei mangiato pur di averle solo per me.

Quando ci staccammo avevamo entrambi il fiatone, ok ora ho paura, perché non dice niente? Forse so io io che dovrei parlarle?
Mamma mia vie sono complicate le ragazza!

Stavo per dirle qualcosa quando.....quando mi sorrise.
Un sorriso che mi fece capire tutto, avevamo fatto pace ed era la sensazione più bella del mondo.
Non avrei mai più fatto quelle cazzate perché ora avevo una persona da proteggere e niente e nessuno le avrebbe fatto del male.

Mi alzai ricordandomi solo ora che ero nudo, completamente nudo.
Italia si girò per non guardarmi ed arrossii, come era bella quando arrossiva.

<<Vado a prendere dei vestiti>> dissi andando dietro ad un albero, c'era una sacca dove c'era tutto, cosi mi vestii.

Dopo che mi vestii andaii da lei
<<Che vuoi fare ora?>>
<<Mi racconti la storia del tuo branco?>>
<<Di nuovo?!>> dissi
<<Si, ti prego>> disse facendo gli occhioni, mi frega sempre
<<E va bene>>
<<Si!!>> e si butto addosso a me e io la posizionai meglio sulle mie gambe

<<La leggenda dice che Villagemoon era una luogo consacrato alla dea Luna, che proteggeva il paese ed i suoi abitanti.

I secoli passavano e tutto era tranquillo, una sera un ragazzo andò nel bosco sacro alla Luna per cacciare, ma quella notte non cacciò niente perché vide una fanciulla, era bellissima.

La pelle era pallida, gli occhi erano color del ghiaccio e i capelli albini.
Indossava un vestito bianco che la faceva brillare sotto i raggi lunari, sembrava un angelo.

Il ragazzo si avvicinò per ammirarla meglio, ma la ragazze se ne accorse e spaventata voleva scappare ma il ragazzo le chiese di rimanere e la ragazza accettò.

Parlarono tutta la sera, ma all'alba la ragazza dovette andar via, il ragazzo le chiese il perché e se si sarebbero potuto rivedere, la ragazza gli disse di venire qui tutte le notti e si sarebbero ricontrati.

Il ragazzo ogni notte andava nel bosco, sempre sotto lo stesso albero per incontrarla e col passare del tempo si innamorarmi. Ma una notte non venne e da lì molte altre.

Il ragazzo un sere decise di non andare mai più in quel bosco che per lui aveva significato l'amore, ma anche il dolore di non averla più.

La ragazza non si presento mai più no perché non volesse, ma perché era la Luna.

La Legge venne a conoscenza dell'amore di lei con un mortale e le proibì di rivederlo, perché se si sarebbero rivisti anche una sola volta lui sarebbe morto.

La Luna per salvare la vita del suo amato decise di non vederlo più, preferiva satare male senza di lui più tosto che vederlo morire.

Il ragazzo dopo un paio di anni decise di tornare in quel bosco per vederlo un' ultima volta prima di partire.

Ma nel bosco incontro di nuovo la ragazza: per un millesimo di secondo i loro occhi si incontrarono e come vari anni prima si scelsero ancora.

Il ragazzo non ebbe neanche il tempo di parlare che un ugniale gli si conficò nello stomaco, uccidendolo.

Prima di morire però la ragazza gli venne incontro, in lacrime e gli spiegò tutto.

Il ragazzo non ci poteva credere e mentre glielo diceva la Luna continuava a piangere per il suo amore che aveva perso e che ora avrebbe perso per sempre, per l'amore che gli era stato donato e che ora le era starppato, per il ragazzo che gli aveva donato la gioia di vivere quanto la sua vita era morta.

Così decise che gli avrebbe restituito quella vita a lei tanto cara, prese il coltello e si tagliò il palmo della mano, il sangue argentato della Luna si muschiò con quello rosso del ragazzo ed il ragazzo di strasformo in un licantropo, metà umano e metà lupo.

Il suo pelo era chiaro come la Luna e gli occhi rosso come il sangue.

Si dice che, quando la Luna piena è rossa, i due amanti si ricongiungono per stare insieme un'altra notte.>>

Italia mi guardava con gli occhi incantati, sapevo quanto le piaceva questa storia, era anche la mia preferita.

<<Questa storia mi lascia sempre senza parole.
È...è..è bellissima.>>

<<Già. Lei preferisce soffire e vivere senza di lui, ma sapendo che è vivo, anziché lasiar morire il ragazzo.>>

<<Ci vuole coraggio a lasciar andare la persona che si ama pur sapendo di soffrire.
E per questo che il vostro branco si chiama Moonblood?>>

<<Si, perché una parte del nostro sangue é della Luna.>> dissi e lei annuì.

<<Ti ricordi l'albero?>> chiesi
<<Quello in cui si incontravano tutte le sere?>>
<<Si>>
<<Perché?>>
<<Sai l'albero che si trova di fianco alla nostra casa, quello che ti piacciono i fiori?>>

<<Non ci credo!>>
<<Si è prorio quell'albero. La casa dell'Alpha é stata edificata accanto all'albero.
E molto importante per noi, rappresenta la nostra nascita.

Solo la Luna del branco lo può toccare.>>
<<Perché?>>
<<Perché la prima a prendersene cura fu proprio la Luna in persona, fu lei che lo pianto, infatti i suoi fiori sono rari ed ogni Luna col passare del tempo se ne prende cura>>

<<Ecco perché i suoi fiori sono bellissi>> disse e sorrise

Restammo in silenzio ed abbracciati per un po' e poi decidemmo di andare a casa, ormai era il tramonto.

Fu la giornata migliore della mia vita e per chiudere in bellezza dormimmo abbracciati, ma prima di dormire Italia mi disse
<<Guarda la Luna è piena con qualche sfumatura rossa qua è la.>> disse ed io sorrisi nel vedere che era vero.

Vi piace la storia del branco Moonblood? A me si tanto.
Spero che piaccia anche a voi.

Questo è l'albero

Questo è l'albero

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Baci. Xiao.

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