Capitolo 43

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Pov's Italia

Mi svegliai con un forte mal di testa e un gran dolore all'addome. Sapevo quello che era successo e mi sentivo maledettamente in colpa per quello che avevo detto a Jack ed in particolar modo a quello che avevo fatto a Victor. Gli avevo detto le cose peggiori che gli potessi mai dire.

Misi le mie mani su quelle di Victor, che mi aveva stretto tra le sue braccia tutta la notte. Come avevo fatto a dirgli quelle cose, a comportarmi in quel mondo dopo tutto quello che avevamo passato? Mi sentivo una vera stupida e dopo tutto quello che era successo lui era rimasto tutta le sera al mio fianco, nonostante tutto.

Mi mossi di poco e lo sentii scattare e mettersi seduto, io immediatamente chiusi gli occhi. Non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Mi si accostò ed io trattenni il respiro, mi diede un bacio sulla testa e si appoggiò nuovamente sul cuscino e ripresi a respirare.

<<Sai se vuoi fingere devi essere molto più brava>> disse e, questa volta, furono i miei occhi a scattare.
<<Come mai ti volevi nascondere?>> disse, sempre con gli occhi chiusi e la testa appoggiata al cuscino, senza smuoversi.

Non risposi.
<<Che fai ora non rispondi? Eppure ieri avevi tante cose da dire>> disse e quella frase mi graffio l'anima come quei tagli sul mio corpo.
<<Io...>>
<<Eri convinta di poterla controllare, non è così? E come tuo solito non chiedi aiuto, mai, a nessuno, neanche a me>>
<<Non volevo che finisse così, avevo paura. Non sapevo quello che poteva succedere in quel maledetto cerchio. Non sapevo come uscirne ed ho fatto la prima cosa che mi è venuta in mente>>
<<Giocare con la tua preda. Tipico istinto dei warg, dei lupi>>

<<Non volevo far soffrire nessuno, né te né Jack. Mi sono comportata da stronza>>
<<Non potevi sapere quello che sarebbe successo, non potevi fermarlo>>
<<Forse si, avrei potuto fermarmi, ma non ci sono riuscita>>
<<È per questo che ci sono io: per prendermi cura di te>>
<<Anche se non me lo merito>>

Mi girò dalla sua parte
<<Quella non eri tu>>
<<Ed invece si!! - dissi e mi alzai dal letto - Ero io!! Perché non riesci ad accettarlo!?! Già è difficile da sola, poi se tu sei il primo ad non accettarmi, come posso farlo io!>>
<<Tu non eri quella lì, sei quella che vedo ora!! Di fronte a me, in questa stanza!!>>
<<NO, non è vero; ero quella...quella...cosa, quel mostro là fuori e lo sono anche qui dentro!!>> dissi e mi indicai il cuore.
<<Non è vero, lo vedo dai tuoi occhi>>

Mi stinse le mani attorno ai poli e si mise d'avanti me
<<Non lo fare. Non darti la colpa di qualcosa che non volevi fare. Tu non sei un mostro, sei una fottutissima Luna, la mia Luna e non accetto questo tuo comportamento di screditarti. Devi essere forte ed io lo sarò con te>>
<<Non puoi cambiare quello che sono: un mostro. Non sono un licantropo, sono per metà un demone e faccio del male a tutti, non sono in grado di fermarmi e dovresti starmi lontano, se tieni alla tua vita>>
<<Hai detto bene, per metà sei un demone, ma per l'altra metà sei un lupo, come me e io non sono un mostro>>
<<Tu no, ma io si>> dissi e mi spinse contro il muro ed i suoi occhi divennero rossi.

<<Cazzo lo vuoi capire che tu non sei un mostro, ma sei così convinta di esserlo che neanche Dio riuscirebbe a farti cambiare idea. Vorrei riuscire ad entrare nella tua testa, ma certe volte mi cadono le braccia e mi viene voglia di arrendermi con te>>
<<Allora fallo!! Arrenditi e lasciami in pace, lascia che mi uccida e scordati di me>>
<<Lo farei molto volentieri!!! Ma mi verresti a cercare nei sogni, mi marchieresti la mente ed allora sarebbe impossibile separarmi da te. Allora insisto e ci provo, ma tu sembra che te ne freghi>>
<<Io non me ne frego, semplicemente dopo un po' ti stanchi di lottare contro te stessa e così devi accettarti come sei, anche se per me non andò mai bene!!>> dissi e i miei occhi iniziarono a bruciarmi, a farmi male. Victor mi guardò e mi schiacciò al muro, per poi baciarmi.

Le mie lacrime scesero una dopo l'altra. Ci bagnammo le guance, le labbra, il cuore. Era una delle sensazioni più strane e più forti che avessi mai provato. Quella sensazione di tristezza e di gioia che si mescolano e ti fanno tremare le gambe, ti tagliano il fiato e ti premono sul petto, come se avessi un macigno su di esso.

<<Quello che sono è nel mio sangue>>
<<Beh tu sei nel mio>> disse e mi strinse forte a lui, come solo lui sapeva fare.
<<Ora vestiamoci e facciamo colazione>>
<<Già, tanto per come è iniziata la giornata, non può che migliorare>> dissi con una vena di sarcasmo.

Scendemmo a fare colazione in cucina e vedemmo la posta del branco sul tavolo. La presi ed iniziai a vedere a chi erano state inviate le varie lettere.

Mi chiedo chi ancora spedisca lettere, quando con un messaggio subito si fa.

Tu sei un essere insensibili, scrivere un lettera, sulla carta, la gioia di quando la apri, il profumo, l'inchiostro. Tutte cose bellissime.

Beh allora suppongo tu sia felice, perché c'è una lettera giusto per te.

Chi mai mi scriverà?
La presi e mi avvicinai a Victor, che stava ai fornelli.
<<My Alpha guarda qui>> dissi e gli mostrai la lettera. Eppure c'era qualcosa di strano, già l'avevo vista da qualche parte.
<<Aprila>> disse molto semplicemente.

La aprii ed iniziai a leggere ad alta voce:

Cara Italia,
non sai che dispiacere mi da sapere della tua condizione attuale. Una ragazza che discende da una nuova stirpe di hunters, non dovrebbe immischiarsi in questioni così delicate.
Vedi essere diventata una warg ti mette nel mirino di tutti i miei cacciatori. Quindi ti propongo un gioco: il lupo diventa preda e la preda, lupo.

Nasconditi, stiamo arrivando; la caccia è iniziata.

Non era firmata.
<<Credo che entrambi sappiamo di chi sia la lettera>> dissi a Victor.
<<Si, piccola. É di...>> disse, ma il suono del campanello lo bloccò.

Andammo ad aprire e si sentiva dall'odore che erano Luke e Dick, ma c'era anche un altro odore. Non lo conoscevo.

Quando aprimmo la porta non ci potevo credere, questo metteva tutto in dubbio.

Ricordate quando ho detto che la giornata non poteva che migliorare, beh mi sbagliavo.
Davanti a me, tra le mani di Luke e Dick, con i polsi legati e gli occhi bassi, c'era: Mirko.


Ecco il secondo capitolo come promesso. Secondo voi la lettera di chi è???
Perché Mirko si è presentato ( è stato trascinato come un sacco di patate) alla loro porta?? Che cosa avrà mai fatto??

Per le domande alla capitolo precedente: il film che ho preferito è stato "Call my by your name", come attore protagonista sono d'accordo con la critica, ma anche Timothée Chalamet non è stato per niente male. Come attrice protagonista perfettamente d'accorto con la critica di assegnarlo a Frances McDormand.

Ci risentiamo al prossimo capitolo.

Baci. Xiao.

I need my AlphaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora