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Appena finirono il pranzo andarono in giro per quella città chiamata Bidgher. Il tempo passò velocemente, come una macchina in corsa, proprio come quella che aveva messo sotto la madre di Alex. Per cena erano andati nello stesso ristorante. Avevano appena ordinato due sorbetti al limone e l'argomento di cui avevano parlato sembrava non essere mai stato trattato. Sorridevano e chi non li conosceva avrebbe giurato che fossero fidanzati, una coppia perfetta in cui nulla ostacola il percorso, in cui non vi é nessuna discussione né incomprensione. Ma in realtà non era affatto come si credeva: erano solo degli amici alle prime armi, i quali non toccavano gli argomenti che li avrebbero potuti far discutere, i quali riuscivano a scherzare senza sentirsi strinti e oppressi dalle braccia dell'imbarazzo.
Per avere la compagnia di Giusy, Alex in persona aveva comprato la spesa al padre, lasciandola poi sopra al tavolo della cucina insieme ad un biglietto scritto in modo disordinato.

"Ceno con Giusy questa sera. A dopo!"

C'era scritto.

«Tuo padre cena da solo

«Si... Oggi é la prima volta che ha a disposizione la mozzarella intera.. »

«La mozzarella?!»

«Si, ne va mattoRispose bisbigliando dopo essersi avvicinato a Giusy. «Di solito io ne prendo un quarto, ma oggi sarà talmente preso dall'occasione che si scorderà completamente di me...»

«A me non importa, avresti potuto chiamarlo».

«Ma a me si. Per una volta non ce lo avrò tra i piedi

«Sei ingiustoesclamò sorridendo divertita.

«Mm, non credo proprio».

Poi Alex si bloccò: gli era venuta in mente un'idea, e Giusy sapeva che non avrebbe portato nulla di buono.

«Scusami un secondo». Disse lui prendendo il cellulare dal borsello.

Prese il cellulare e scrisse qualcosa, forse un messaggio.

«Questa notte, Giusy, si dorme in Hotel

«Scusa!? Alex, no, questo é troppo

«Se ti porto a mangiare al ristorante come posso non darti un letto dove dormire?!»

«Chiederò in giro dei soldi, elemoniserò. Posso anche imparare a suonare e fare degli spettacoli, e...»

«Non ci pensare neanche. Ti ho promesso di aiutarti e sai che lo farò. Ne ho di soldi, al contrario di te...»

«No, insisto. Sto molto bene, te lo giuro, c'é un vicolo vicino la chiesa, sto bene».

«Se tu insisti io lo faccio di piú

A quel punto lei sbuffò arresa.

«Non riuscirò mai a convincerti vero

Annuí soddisfatto.

«Ma ad una condizione. Niente piú sorprese, okay

A quel punto Alex si mise a ridere.

«Sai una cosa Giusy? Io so qualcosa di certo sul tuo passato...»

«Che cosaSgranò gli occhi.

«Che sei stata talmente viziata che non riesci piú ad accettare nessun regalo

Risero per tutta durata della cena e ad un tratto Alex ricevette una chiamata.

«Pronto

Dopo due secondi...

«Si, ma con chi parlo

Era diventato serio.

«Non capisco... Lei chi é

Poi chiuse la telefonata: era atterrito.

«Cosa succedechiese lei.

«No, nulla... Scherzi telefonici...» rispose confuso mentre rimetteva il cellulare al suo posto.

Non era molto convincente e stava mentendo, Giusy se ne accorse dallo sguardo. Era serio, distratto dopo quella misteriosa telefonata.

Ma non insistette, per ora...

Sconosciuta - #Wattys2016 - Segreti Della NotteWhere stories live. Discover now