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Andy's pov
Detesto quel Luke sempre in mezzo deve stare. Ringrazio il cielo che tra un pio di giorni se ne andrà e io avrò via libera con Kirsten. Quando ho visto che quel coglione di Sanders le stava dando noia mi è venuta voglia di spaccargli la testa e se non fosse arrivato il fidanzatino l'avrei baciata senza farmi troppi complessi, ma so che se l'avessi fatto sarebbe stata Kirsten a farseli. Voglio che Hemmings sappia che Kirsten mi appartiene in un modo malato ma è così, lei è mia e vederla tra le braccia di quello stronzo mi manda ai matti...beh ci sono già tra i matti e io sono uno di loro, ma comunque avete capito. Devo fare qualcosa, toglierlo di mezzo. È vero che tra non molto andrà via ma qualcosa mi dice che non è abbastanza, che prima o poi tornerà e che mi porterà via Kirsten e non posso permetterlo. Devo solo sperare che venga qui nei prossimi due giorni altrimenti il mio piano andrà a puttane. Kirsten mi odierà, ma se mento e dico che non ricordo nulla non potrà odiarmi, perché saprà che è volo del mio malato cervello e della mia "malattia". Non ho mai ucciso qualcuno da cosciente, anche se credo che prima o poi sarebbe dovuto accadere e perché non ora?

-Luke capisco che vuoi stare con Kirsten questi ultimi giorni ma io ho bisogno di te qui. Sai che ci tengo- la voce del dottor Hemmings è volto vicina alla mia cella. Bingo! Se Luke venisse qui adesso il mio piano andrebbe a fa due vele.

-Luke non sarà per molto, te lo prometto- cerca di convincerlo. Spero davvero che lo abbia convinto.

-Ti voglio qui ora- dice e poi mette giù: lo guardi mentre cammina verso il suo ufficio. Per fortuna abbiamo un ora di "libertà". Quando lo vedo arrivare dalla finestra della sala comune mi alzo dalla sedie pendendo con me la mia arma senza farmi vedere da nessuno. Esco dalla sala comune e lo seguo quando entra nel corridoio.

-Bene bene, guarda un po' chi si rivede- dico e il biondo si volta verso di me. Inarcò un sopracciglio e incrocia le braccia al petto.

-Biersack, che piacere- dice falsamente. Ghigno avvicinandomi ancora a lui.

-Cos'è? Vuoi sapere come ho fatto godere Kirsten mezz'ora fa? Come urlava il mio nome mentre veniva? Come mi graf...- non gli lascio finire la frase che gli tiro un pugno sul naso facendolo barcollare indietro. Quando risolleva la testa il suo sorrisetto strafottente è ancora stampato sulla sua faccia.

-Kirsten non sarà felice dopo che glielo avrò detto. Sai ho notato una strana intesa tra voi due, perciò quando glielo dirò non sarà contenta- dice con il fiatone. Peccato che dopo queste parole non dirai più nulla, mi ritrovo a pensare. Stringo i pugni lungo i fianchi. Ho la mente annebbiata e non riesco a capire più nulla. Sta accadendo di nuovo.

-Ohw guardatelo si sta arrabbiando? Cos'è adesso mi ammazzi?- ride di gusto. Infilo la mano destra nella tasca e caccio il coltello che ho sgraffignato e mi avvicino a lui.

-Wo io stavo scherzando amico, metti giù quel colletto- dice indietreggiando. Questa volta ti va a me fare un sorriso strafottente. Quando sto per attaccare mi bloccò il polso, così gli tirò un pungo nello stomaco con l'altra mano facendolo cadere a terra. Mi metto sopra di lui e mentre si divincola faccio la mia mossa. Un solo taglio è sufficiente. Ha gli occhi spalancati e l'azzurro man mano va a scurirsi. Mi alzo in piedi ma un capogiro mi fa appoggiare al muro poi a terre privo di sensi.

Kirsten's pov
Aspetto da mezz'ora una chiamata da Luke. Mi ha detto che non sarebbe rimasto molto da suo padre ma sono un po' preoccupata. Guardò per l'ennesima volta il telefono ma niente, né un messaggio me una chiamata. Mi lascio cadere sul letto sbuffando. Ho deciso andrò a vedere di persona. Mi alzo dal letto e afferrò il telefono e scendo al piano di sotto.

-Michael sto uscendo- dico aprendo la porta di casa. Quando esco mi incammino velocemente alla fermata dell'autobus, che arriva subito. Quando arrivo al manicomio all'entrata è pieno di furgoni di telegiornali locali e non. Cosa sta succedendo?

Asylum||Andy BiersackDonde viven las historias. Descúbrelo ahora