I Don't Know

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Scombussolati ed esausti, i segni del nostro legame e della nostra passione sono evidenti: ho segni rossi su tutto il corpo, lui ha le labbra gonfie e gli occhi lucidi e io i capelli scombinati e il rossetto sbavato.
Dopo aver sistemato qualche dettaglio faccio entrare quella guasta feste di Shila.
S: si può? Oh, Nate...non sapevo ci fossi anche tu! Gli rivolge gli occhi dolci, pur sapendo quanto mi da fastidio che lei e le sue amiche ochette flirtino con Nate davanti a me.
Alza la mano come saluto e interrompo quel momento imbarazzante: che cosa vuoi?
S: il Lip Gloss...devo uscire e tu me lo hai preso ma non me lo hai più ridato! Mi alzo con malavoglia e glielo lancio. Mi butto con tutto il peso sul letto e sbatte la porta della camera.
Mi accarezza i capelli e li sposta per poter lasciare dei baci sul collo.
N: allora, dove eravamo?
Mi giro di scatto: ormai ha rovinato tutto! Lo bacio al volo e mi alzo dal letto.

****************

Io: Chuck non farlo! È sul punto di scoppiare! Lo imploro di non fare passi falsi o potrebbe cadere.
Siamo in cima al Palace e lui è ubriaco! Non riesco a calmarlo, né tanto meno a farlo scendere.
Io: Chuck! Urlo un ultima volta, prima di essere raggiunti dai vigili del fuoco, che con agili e furtivi gesti, riescono a strappargli la bottiglia di vodka dalle mani e a portarla in salvo.
Lo appoggiano sul pavimento della terrazza e subito mi fiondo su di lui, per abbracciarlo. Non posso credere che si sia spinto fino a questo punto, e non posso credere che Blair non sia ancora arrivata! Serena era così agitata al telefono, diceva che solo io o Blair potevamo calmarlo.
Gli accarezzo dolcemente i capelli: sh...è tutto finito! Sono qui adesso!
Trovo Blair sull'uscio della porta d'emergenza che ci guarda con la tristezza e l'angoscia negli occhi.
Non capisco se sia perché Chuck è in questo stato o perché lo sto abbracciando con tutta la forza che ho nel corpo.
Sembra ricambiare il mio gesto, tanto che si spinge ancora di più sul mio petto e riesco a malapena a sentire il suo respiro affannato.
Blair cammina a passo lento e pesante e quando si piega, riconosce la situazione.
Sussurra: Chuck...Chuck sono Blair!
Vorrebbe piangere, ma si morde l'interno della guancia per non farlo, per non sembrare debole.
Credo che in tutta la sua vita, l'unica persona che abbia mai amato veramente e per quale sarebbe disposta a morire...è Chuck!
Gira la testa per guardarla e le sue ultime parole sono: Blair...
In un sussurro offuscato, quasi molesto...ma così dannatamente pieno di dolore.

****************

N: e Blair che ha detto?
Lo guardo con preoccupazione e scuoto la testa: non vuole parlare...si è chiusa la dentro con Chuck da...un'ora, credo.
N: è da un'ora che lo osserva dormire?
Io: ti sembra folle! Anche io starei sempre vicino a te se ti succedesse qualcosa! Affermo ed è la verità!
Le nostri fronti si toccano e sospiro sollevata, per quel contatto così familiare.
La porta di apre istantaneamente e subito mi butto sul dottore: come sta?
Dott: starà meglio ma per ora deve solo riposare. Abbiamo trovato numerose traccie di anfetamine nel suo sangue. Deve averne ingerire troppe e mischiate con l'alcool possono provare dei disturbi allo stomaco, all'intestino e al pancreas.
Annuisco anche se non capisco una parola e lo stesso fa Nate, quasi disgustato.
Poco dopo esce Blair che con lo sguardo di chi ha appena perso l'intera famiglia sussurra: vuole parlare con te...
Dice indicandomi e subito dopo aver lanciato uno sguardo di intesa a Nate per accertarmi che gli stesse bene, entro nella stanza.
La stanza è calda, troppo e tutta bianca: ispira un'angoscia tremenda.
Essendo Chuck non si è di certo assicurato una stanza puzzolente e affollata: è solo...solo e disperato!
Mi siedo sullo sgabello che si trova accanto al lettino e appena mi vede, si mette a sedere.
C: che ci facevi la? Perché sei venuta?
Questa domanda mi spiazza e impallidisco, ma allo stesso tempo credo che la risposta sia ovvia.
Io: perché ero preoccupata per te! Chuck, ci tengo a te e non voglio che ti accada nulla di brutto...tutto qui!
C: sicura che sia solo questo? Non c'è nient'altro che ti abbia fatto accorrere per aiutarmi? Scruto l'emozione contenuta nei suoi occhi e vago nei meandri della mia mente per cercare una risposta sensata.
Dico l'unica cosa che mi viene in mente: No, sono sicura!
Mi lascia andare la mano, afferrata in precedenza e mi chiede di chiamare nuovamente Blair.
Sembra un tira e molla, un inutile molla e fuggi che si può benissimo evitare. Guardo Nate con tenerezza e mi compiaccio che abbia accanto un ragazzo così meraviglioso che mi accetta per quella che sono.
E accetta anche tutte le stronzate che faccio.
N: vuoi che ti accompagni a casa?
Annuisco debolmente e mi lascia un caldo bacio sulla fronte, per poi prendermi per i fianchi e portarmi a casa.
Lungo tutto il tragitto, l'elemento dominante è stato il silenzio.
Che cosa intendeva Chuck con: "sei sicura che non ci sia stato nient'altro che ti abbia fatto accorrere per aiutarmi?"
Certo che si! Ho imparato a tenerci e ad accettarlo per cui, non ho secondi termini o mezzi fini.
Spero solo che lo abbia convinto!
Io: Nate...resti con me stanotte? Mia madre non lo saprà mai!
Mi guarda con il divertimento negli occhi ma blocco le sue intenzioni.
Sono piuttosto stanca: ti prego, vorrei solo che mi coccolassi per tutta la notte. Non voglio sentirmi sola!
Appoggio la fronte alla sua e dischiudo le labbra per poi concentrarmi sul collo e lasciare qualche piccolo segno evidente qua e là. Fa lo stesso identico gesto, soffermandosi su un punto in particolare e creando un'enorme chiazza rossa al centro del collo.
N: ecco! Adesso non puoi più scappare!
Ridiamo come due scemi e subito dopo rientriamo in casa, con tutta la calma e il silenzio possibile.

I ragazzi giocano con le bambole e le ragazze giocano con i ragazzi.

Gossip GirlWhere stories live. Discover now