Pretty Girl

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Esco da scuola e, senza esitazione, mi dirigo da Blair. È seduta sulla scalinata a sorseggiare il suo stupido cocktail al lampone e pistacchio.
Io: ti posso parlare? Mi guarda con sufficienza e lancia qualche piccolo sguardo minaccioso alle sue amichette.
B: sparite! Sgranano gli occhi e si alzano senza smuoversi di un millimetro. Che galline!
B: allora, che cosa vuoi Eminguey?
Io: solo adesso usi questo tono? Non mi sembra che tu abbia avuto un minimo di riguardo nei miei confronti?
B: bada al dunque, sono piuttosto occupata!
Sospiro: ok...tu lo sapevi, non è vero? Sapevi dove era Chuck e hai lasciato che vagassi nel dubbio solo per farmi soffrire! Dillo!
Non proferisce parole e...chi tace acconsente!
Io: mi sono davvero stancata di tutti voi! Tu e Chuck mi fate pena! Invece di amarvi e stare insieme, non fate altro che dichiararvi guerra l'un e l'altro...e poi sono le persone a starvi intorno che ne soffrono! Mi ero ripromessa di non cadere più nello stesso errore, ma a quanto pare non sono così forte come credevo...addio Blair, spero che un giorno tu e Chuck riuscirete a capire! Anche se dubito!
Mi allontano il più possibile e mi giro un'ultima volta, solo per vedere la sua faccia paralizzata. Non se lo aspettava...e nemmeno io!

******************

La mia vita si è fermata! Non so più cosa fare, cosa dire, con chi stare! Tutti quelli a cui ero legata, compresa me stessa, mi hanno abbandonata.
Forse è arrivato il momento di cambiare rotta e optare per qualcosa di diverso? O semplicemente di tornare a casa? Ma dovunque io vada combino solo casini, e non posso andarmene senza aver chiarito le cose con Nate! E con Chuck...
Provo a chiamare ma non risponde: immagino stia scopando con la sua fidanzata top model tutta rifatta.
Provo con Chuck e ottengo lo stesso risultato. In fondo, me lo merito!
Non ho fatto altro che confonderli e confondermi da quando sono arrivata!
Non posso più aspettare! Prendo la mia borsa ed esco di casa.
Entro in auto: al Palace Hotel, grazie!

***************

Io: Nate devo parlarti...
Sgrano gli occhi e la bocca.
Mi si para davanti la sua puttana tutta in tiro con una sua camicia addosso e degli orrendi slip argentati.
A: cerchi qualcuno? La sua stridula voce è ancora più assordante dal vivo.
Mi acciglio e le riservo il mio lato antipatico e menefreghista.
Io: veramente si! Cerco Nate, il mio ex! Abbiamo delle questioni in sospeso da risolvere!
Alza un sopracciglio, guardandomi con sufficienza e poco dopo sparisce nella camera da letto.
Mi giro verso l'uscita, chiedendomi se sia ormai troppo tardi per scappare.
Non termino il mio pensiero che qualcuno alle mie spalle mi chiama: Emma! Che ci fai qui?
Mi giro lentamente: so che avevi detto che non volevi più vedermi...e infatti sono qui per questo! Gli porgo i suoi regali e anche i miei.
Io: se non posso avere te, perché dovrei avere le tue cose! Qui c'è tutto e spero che tu sia d'accordo con me su questa decisione!
Le lacrime minacciano di uscire ma le ricaccio indietro, facendo appello a tutta la mia forza interiore.
Comincia a guardarle, a sfogliarle e si sofferma su una cosa in particolare.
La prende tra le mani e me la porge: questa è la foto che abbiamo fatto al parco! Ci eravamo appena rimessi insieme e tu eri così ansiosa e nervosa quel giorno. Questo ricordo gli strappa un sorriso e non posso fare a meno di sorridere anche io.
Torna subito serio e dice: tienila! Almeno questa puoi tenerla...
La prendo e la guardo. La tensione dentro di me e all'interno di questa stanza si può toccare con mano.
Alzo lo sguardo: grazie Nate. Tutti i problemi...Gossip Girl, Magnus, Luke, Jenny, Blair, perfino Chuck...tutti questi problemi spariranno!
N: direi che non siamo stati abbastanza forti da sconfiggerli.
Io: direi lo stesso! Una lacrima mi percorre la guancia sinistra e scappo via prima che Nate se ne esca con qualche altro ricordo.
Non sono pentita: eravamo arrivati ad un punto di rottura, di non ritorno!
Troppo affezionati al nostro orgoglio e alla nostra reputazione per andare avanti.

POV'S Nate

Dopo che corre via, un dolore lancinante mi percorre il petto e mi abbandono sul pavimento.
A: Nate, Nate stai bene?
Annuisco e tiro su col naso.
A: è per quella ragazza, non è vero?
Quella bionda...ti sta uccidendo! Devi allontanarti da lei!
N: ci ha già pensato lei! Mi alzo e la spingo via. Non voglio che mi tocchi adesso, voglio solo stare da solo!
N: vattene! Voglio stare da solo!
Si acciglia ma a me non importa.
A: e dove dovrei andare?
N: Al Victrola, dove ti pare, la città è grande! Lancia un urlo stridulo e insopportabile, dopodiché prende la sua borsa e se ne va.
Voglio vederla, dirle che la amo, abbracciarla, baciarla, farla mia...ma non posso! Non cadere sempre nello stesso errore, non voglio soffrire ancora! Semplicemente non eravamo destinati a stare insieme. Devo accettarlo!

POV'S Emma

Ho fatto tutto quello che potevo. Non ha funzionato? Certo che no. In questo momento sto soffrendo troppo per pensare anche a questo.
Chiamo Chuck, dopo quell'hotel non ho la più pallida idea di dove sia.
Ovviamente non risponde e decido di provare col Victrola.
Scontato! Lo trovo ubriaco e moribondo, sdraiato sul divanetto e sormontato da una spoiarellista.
Schiarisco la gola, anche se dubito che posso sentire con la musica!
Io: posso parlarti? Chuck? Chuck!!
Finalmente mi rivolge l'attenzione: Prego cara, siediti e bevi una bottiglia di Champagne con noi!
Sembra compiaciuto e completamente estraneo alla realtà.
Lo tiro via per il braccio e lo porto la piano di sopra, provocando i lamenti di tutte quelle sgualdrine.
Il bodyguard non batte una ciglia appena mi vede, e ci lascia passare.
Chiudo la porta o lo lascio sdraiare sul letto, sedendomi con lui.
Gli tolgo la cravatta e gli sbottono la camicia: ma come ti riduci? Per te sarà divertente! Dico con una nota di sarcasmo. Mi afferra la mano e dice: domani verrai alla festa di Sally?
Resto completamente spiazzata: certo...a patto che tu venga con me!
Si abbandona sul letto e cade in un sonno profondo.
Ottimo! Dovrò aspettare ancor un giorno e andare alla festa se vorrò parlare con lui! Mi viene un'idea! Tanto non ho nulla da perdere: mi alzo per chiudere la porta a chiave e mi sdraio accanto a lui.
Dopo qualche minuto, mi addormento anche io sulla sua spalla, circondata dalle sue braccia.

Il problema non sei tu! Il problema è che sei migliore di tutti quelli che ti stanno intorno e ti fanno pena!

Gossip GirlWhere stories live. Discover now