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Ci siamo sedute al tavolo. La cameriera stava perdendo tempo ad un altro tavolo. Alicia si irrita facilmente e tiene al fatto che sia felice/abbia quello che voglio subito. Io non lo pretendo. È un suo vizio. Un vizio che trovo molto tenero da parte sua. Lentamete ha alzato il braccio. Questo movimento ha fatto abbassare la manica in modo da rendere visibile il tatuaggio sul braccio. Un dragone rosso. Ha unito pollice e medio pronta a schioccare le dita e si, l'ha fatto. Il suono è rimbombato in tutto il locale. La cameriera quindi ha lasciato perdere il tavolo di prima e ci ha raggiunte. Con fare palesemente poco cortese ha preso le ordinazioni e ci ha portato due scialbi cappuccini che più di doppio caffè sembrava averci messo doppia acqua. Quanto odio le persone infantili. Alicia mi ha preso il bicchiere da mano sfiorandomi con le dita affusolate. Quelle dita hanno lasciato un segno invisivile che più che bruciare davano una sensazione che potevo sentire in bocca. Dolce. Dolcissimo. Strano eh? Quanto zucchero che sono diventata anche se non lo do a vedere. Sembro schietta. Ad alcuni posso sembrare antipatica. Ma nessuno mi conosce. Nessuno. Con la promessa di offrirmi lei un buon cappuccino Alicia mi lascia andare a lavoro da sola. Devo girare alcune scene di un nuovo film. Mi piace lavorare perché mi fa sentire bene e viva. Come mi fa sentire Alicia. È come se nel lavoro continuassi a metterci tutto quel groviglio di senzazioni, sentimenti che ho nella pancia quando sto con lei. Devo solo imparare a srotolare questa matassa e cucire il mio film. Quando torno a casa sono di nuovo sola. Comincio di nuovo a pensare e questo non va bene. Vuol dire ansia. Ansia che praticamente mi sta mangiando dentro. E Alicia e il mio lavoro sono la cura, lo so già. Quindi prendo il telefono e la chiamo.
Risponde. -Bellissima-
Il cuore a mille -Libera stasera?-
-Per te si- mi mordo il labbro. È il nervosismo.
-Allora torniamo al bar- non era uno domanda.
-No stasera film da me- ride.
Cavolo. Mi innamoro sempre di più di questa ragazza che sa tenermi testa.
Quanto vorrei chiuderle la bocca. A modo mio s'intende.
-Okay.
-Okay.
-Okay
-Colpa delle stelle? Ho adorato quel libro e lei lo sa.
-Uh come hai fatto a indovinare.... mi leggi nel pensiero?
-Umh non sono Edward Cullen ma anch'io ho i miei poteri.
Non nascondo che molte immagini vietate ai minori mi affollavano la testa.
-Ci credo.
-Stasera alle 7:36
-Mi spiace sono libera dalle 7:37 in poi...
-Fatti trovare per le 7:35 ahahaha.
Finalmente il dolore alla pancia, per niente dovuto alle mestruazioni, si allevia. Mi preparo come al solito e sono già pronta ad uscire alle 7:29.

ALISTENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora