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Lei ha questa specie di galanteria, per cui mi viene a prendere davanti casa. Ha una camicia azzurra, pantalone nero e scarpe nere. A parte il fatto che amo le camicie. Forse per i bottoni o il colletto, ma Alicia stasera è uno schianto. Entriamo in macchina. Ovviamente vuole guidare lei. Arrivamo da lei. Ha una bella casa. La mia, di casa è molto più grande tant'è che viene detta "casa delle feste". Non accade spesso, di ritrovarmi con tutti gli amici, nella sala insonorizzata a fare casino sulla batteria, ma vorrei succedesse più spesso. Mi sfila la giacca e l'appende sull'appendiabiti, poi mi fa accomodare sul divano.
-Dolce o salato?- chiede
-Salato- rispondo
-Birra o Coca?-
-Birra-
-Torno subito. Tu inizia a dare uno sguardo ai film- così va in cucina. Sento il rumore di una busta e del frigorifero. Tra i film, tutti rigorosamente scaricati da internet trovo: the walk. Il film parla di un ragazzo che vuole diventare equilibrista e piazza un filo tra le torri gemelle. Sembra carino e scelgo quello.
Quando torna Alicia ha in mano due buste, una patatine, l'altra pop corn, e due birre. Le passo il dvd e lo mette nel lettore. Ci sediamo insieme sul divano. Il che mi fa ridere perché mi fa pensare a quei soldati che marciano sincronizzati...
Il fatto è che Alicia è così vicina che riesco a sentirne il profumo. Complice la camicia le scocco un bacio sulla guancia. Lei rimane un po imbambolata, gli occhi persi. Già mi pento di quello che ho fatto. Invece mi mette un braccio sulle spalle. Non la guardo. Perché so già che sono rossissima in volto. Sarebbe imbarazzante. Poi appoggia la testa sulla mia spalla. Inizio a non capire più nulla. Mi fa sentire così...
Come delle dita ghiacciate nello stomaco. Mi fa sentire viva. E la amo per questo. È la medicina al problema che sono io. Tutta io. E vorrei che lei provasse lo stesso.
Non sono il tipo che si emoziona facilmente per i film. Infatti quando il protagonista del film sta sul filo e sta per cadere il cuore comincia a battere più in fretta si, ma nulla di più. Alicia invece si sposta un po. Sta cercando qualcosa sul divano. Tutto tranquillo fin quando non prende quello che stava cercando. La mia mano. La prende e intreccia le sue dita alle mie.
Allora la guardo. Stavolta devo. Tutto quello che fa è sorridere. Normale.
-Volevo farlo da un po- dice
Non so cosa dire
-Perché?-
-Perché mi piace-
Mi sta ancora guardando. Non voglio perderla. Ma ho una voglia matta di sentire le sue labbra sulle mie. Mi avvicino e mi appoggio alla sua fronte. Ancora un po e sfioro il suo naso. Finalmente sento il suo respiro sulla faccia. Stavolta è lei che, capite le mie intenzioni, si fionda su di me e comincia a baciarmi. Metto le mani intorno al suo collo, mentre lei mi accarezza i fianchi e scende e sale e scende
Mi sta facendo impazzire. Vuole già staccarsi. Troppo presto. Così sono io ora che spingo sulle sue labbra. Vorrei rimanere così per sempre, ma sobbiamo respirare... purtroppo.
Si allontana. Non troppo. Mi sta guardando negli occhi, mentre la città applaude l'equilibrista che è riuscito nell'impresa e ha realizzato il suo sogno.

ALISTENHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin