Non è tardissimo, sarà appena passata l'una di notte. Eppure io sono ancora sveglia che mi rotolo nel letto. Se continuo così col cappero che domani mattina mi alzo pere andare al lavoro.
Mi rigiro nel letto per la milionesima volta sotto le coperte. Tengo una mano sotto il cuscino e l'altra sotto la guancia mentre guardo fuori dalla portafinestra aperte. Nella stanza di Isaac è tutto spento, riesco a vedere la finestra attraverso le inferriate della ringhiera sul mio terrazzo.Sono agitata e non so perché. Buffa questa cosa. Uno strano rumore attira la mia attenzione. Mi tiro su a sedere sul letto e tendo l'orecchio in attesa di sentirlo nuovamente. Passano svariati secondi in cui non sento niente, così mi stendo sul letto e riprendo la posizione di prima. Sarà sicuramente qualche animaletto, una lucertola magari. Che cammina tra le foglie e fa rumore. Sento una altra vota lo stesso rumore, solo che rimango ferma ad ascoltarlo. Si è decisamente un animaletto che si muove tra le foglie sotto il mio terrazzo. Purtroppo, mia madre ha voluto piantare un rampicante anni fa. Un gelsomino che va da terra fino al pavimento del mio terrazzo. Bellissimo lui, e buonissimo il profumo fresco che ogni primavera mi pota in camera, ma porcaccia la miseria quante bestioline mi ritrovo in stanza. Più di qualche volta mi sono ritrovata in piedi sul letto a strillare perché una povera lucertola mi zampettava impaurita per la stanza.
Il rumore si fa sentire un altra volta. Con lo scuro ammetto che non è per niente simpatico. La mia mente contorta dopo un po accantona il pensiero dell'animaletto e incomincia a pensare ad un ladro. Mi vengono i brividi al solo pensiero. Mi tiro su la coperta fino sotto il mento e chiudo gli occhi mentre ascolto quel rumore sempre più frequente. So che dovrei alzarmi ed andare a chiudere la portafinestra, ma chi me lo fa fare di lasciare il mio letto, che mi offre protezione anche dai mostri notturni o dalle mani immaginarie che sbucano da sotto dopo aver visto un horror? Nessuno. Quindi rimango infagottata sotto le coperte con il respiro leggermente accelerato e il cuore che martella contro le costole mentre ascolto i rumori che mi circondano. E se fosse un alieno venuto a rapirmi? Io ho il terrore degli alieni.
Ok, no! Vedo troppi film. È sicuramente una povera bestiolina che si aggira per il gelsomino. Passano pochi istanti prima che ogni mia teoria venga smentita. Anche quella della lucertola. Si sente un tonfo sul mio terrazzo, seguito da una colorita imprecazione che farebbe sbiancare una suora. Scatto in piedi e vado ad accendere la luce della stanza. Voglio vedere chi è che si sta intrufolando in camera mia, in modo che poi riuscirò a fare un identikit dettagliato alla polizia. Quando la luce si accende i miei occhi impiegano qualche istante ad abituarcisi. Con una mano sopra gli occhi osservo il terrazzo ora illuminato dalla luce proveniente dalla stanza, e quando vedo chi è l'intruso non so se essere più felice o se mettermi a piangere. Isaac è disteso a pancia in su con il piede destro tra le mani e una smorfia di dolore dipinta sul volto.
-Ma si può sapere cosa cazzo stai facendo?!- esclamo cercando di mantenere un tono adatto all'ora.
-Sono venuto a trovarti..- dice respirando tra i denti
-E ti pare l'ora giusta per una visita? E se dormivo?- incrocio le braccia e lo osservo mentre si tiene il piede dolorante -e poi...se era una visita io avrei usato la porta d'entrata. Così sembra più un incursione-
-Ti avrei svegliata dolcemente piccoletta, non temere-
-Non chiamarmi piccoletta!!- Quant'è che è nella mia stanza? Un minuto? Forse anche meno...e mi sta già facendo incazzare -Cos'è che vuoi?-
-Tante cose piccoletta..- ma allora lo fa apposta. Che stronzo -Ma ora come ora del ghiaccio andrebbe bene- Come primo istinto mi verrebbe di lasciarlo li a soffrire mentre si tiene il piede. Visto che continua ad innervosirmi chiamandomi piccoletta, se lo meriterebbe. Solo che mannaggia a me non ne sono capace. Sbuffando mi avvicino a lui e lo aiuto ad alzarsi. Lo porto al letto e lo faccio distendere.

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Il Vicino Di Casa
RomanceSono sempre stata chiusa nel mio mondo fatto di abitudini e monotonia. Fino al suo arrivo. Lui ha portato una ventata d'aria fresca nella mia vita. Isaac è il mio opposto, non dovrebbe piacermi, e invece contro ogni proposito e proibizione che mi fa...