38

13.3K 427 33
                                    

La giornata è stata lunga e faticosa, dovuto soprattutto al fatto che il mio pensiero è rimasto fisso sulla discussione che ho sentito questa mattina.

La curiosità mi ha roso dentro tutto il santo giorno, e mi chiedo continuamente perché non ne a parlato anche con me.

Di solito lo fa...io so tutto quello che gli passa per la testa e viceversa.

Con chi si deve trovare? E per fare cosa soprattutto...ho come la sensazione di esplodere da un momento all'altro.

Questa sensazione di essere messa da parte proprio non mi piace, mi rende...triste.

All'uscita dal negozio trovo come sempre Isaac in macchina che mi aspetta con il motore acceso.

Apro la portiera e mi lascio cadere di peso sul sedile del passeggero con un gran sospiro.

-Ciao piccoletta..- dice mettendomi una mano sulla coscia

-Mmm- rispondo fissando fuori dal finestrino

-Non mi saluti?- chiede con un tono fintamente indignato.

Giro il volto nella sua direzione e mi sporgono per baciarlo rapidamente, prima di tornare nella posizione di prima.

Sembrerà infantile il mio comportamento, ma mi sento un po presa in giro, e non posso non fare a meno di voler stare sulle mie.

-Che succede Abby?- chiede spegnendo l'auto.

Perfetto, ora fin che non gli do una risposta decente resteremo bloccati in questo parcheggio.

-Niente...- dico spostando lo sguardo sulle pellicine delle mie unghie, che improvvisamente sono diventate la cosa più interessante sulla pianeta intero.

-Abby...-mi incita lui.

Come faccio a dirgli che ho sentito la sua conversazione questa mattina?! Sembrerei una ficcanaso...che in realtà sono...ma lui non lo deve sapere.

Mi perdonerà mai per non essermi fatta gli affari miei? 

Prendo un respiro profondo e mi faccio coraggio per dirgli quello che mi turba veramente, ma all'ultimo il mio coraggio da criceto si nascondo e io butto li la prima cosa che mi passa per la mente -Pensavo che fose dovrei prendermi una macchina tutta mia, in modo che tu non ti debba preoccupare così spesso di me-

In un primo momento Isaac sembra un po perplesso, ma quando alla sua domanda -Sicura che sia questo?- rispondo con un cenno del capo nel modo più deciso possibile, lui sospira e si sistema sul sedile in modo da poterti guardare meglio.

-Sai benissimo che per me non è un disturbo venirti a prendere e portare...ma se vuoi un po' più di indipendenza....allora nei prossimi giorni ti prendo una macchina-

-No!- protesto subito voltandomi nella sua direzione -Me la prendo con i miei soldi!- Ho messo da parte una somma appena sufficiente da potermi permettere un auto, e poi non voglio dipendere in tutto e per tutto da lui. Mi sentirei una mantenuta già così...anche se di fatto proprio non lo sono.

-Lo sai che io...-

-No Isaac...- lo interrompo -lo so, ma questa volta per piacere no...-

Lui fa un sorrisino sbilenco e poi si piega verso di me -Va bene bellissima, ma sai che se hai bisogno non mi faccio problemi a dividere i miei...-

-Non dirlo- mi fa un effetto strano sentirlo dire una frase del genere. E non so neanche perché.

Mi avvicino a lui e unisco le nostre labbra in un bacio profondo e delicato.

Il Vicino Di CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora