Capitolo 10

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Sto tornando dalla piscina con il mio borsone sulle spalle e il fiato corto. Cammino con passo sostenuto, mentre ascolto la musica che si spande dentro di me. Regna sovrano un  cielo cupo  e privo di stelle, ma con una Luna così luminosa e grande che sembra volermi fare compagnia. Tanto che il viale verso il dormitorio mi sembra più corto del solito.
Arrivata di fronte alla porta mi cimento nella ricerca delle chiavi, nascoste chissà in quale meandro di questo borsone enorme. Maledette chiavi. Sono perennemente disordinata. Se ci fosse qui mia mamma non esiterebbe a sgridarmi. Frugo da prima con calma apparente, fino a quando faccio cadere il borsone per terra e chinandomi sulle ginocchia inizio a tastarene ogni centimetro. Trovate.
Quando apro la porta vedo un'ombra nera che torreggia accanto al mio letto. Una sagoma imponente regna in quel silenzio. Di fronte a me. Immobile.
"Ciao Elly " tuona la sua voce.
"Ma che ti è saltato in mente?"dico passandomi entrambe le mani tra i capelli mentre i miei polmoni tirano un sospiro di sollievo.
"Hai fame?"
"Si, certo.. ma no. Aspetta. Non credi che dovremmo parlare di come diavolo hai fatto ad entrare qui?"chiedo senza oltrepassare la soglia.
La sua risata sembra quasi rimbombare lì dentro.
"Diciamo che ci sò fare con le serrature"dice lui avanzando verso di me.
"Non voglio che tu lo faccia ancora però. È inquietante Skyler " dico corrucciandomi.
"Va bene signorina" acconsente raccogliendo da terra il borsone ai miei piedi, per poi gettarlo dentro la stanza.
"Preparati che ti porto a mangiare un panino non lontano da qui" proferisce in tono così serio che so di non poter dire di no.
"Ok, dammi giusto il tempo di prepararmi"
"Perfetto" dice rimanendo li. Fermo al suo posto.  Evidentemente ha frainteso un pò la situazione! Non ho la minima intenzione di cambiarmi con lui che mi scruta da capo a piedi.
Tira su un sopracciglio come per dirmi: allora? Che aspetti?
In risposta faccio spallucce. Al che ghigna e alzando le mani indietreggia portando il suo corpo massiccio fuori dalla stanza. Questa è decisamente una di quelle situazioni in cui la gestualità torna davvero utile.
"Ok ok, ti aspetto qui fuori allora" fa in tono divertito passandosi una mano tra i capelli.
Una volta sola indosso un paio di jeans a vita alta, una sorta di top bianco e delle convers. Prendo la mia borsa ed esco fuori in tutta fretta. Odio far aspettare le persone.
"Ora vedrai la mia piccolina"dice mentre ci dirigiamo verso la sua macchina.
Un bolide nero si presenta imperioso sotto ai miei occhi. Una volta accomodati all'interno mi rivolge uno sguardo soddisfatto, per poi accendere il motore che romba in tutto il viale.
Prima che lui possa sfrecciare lungo la città mi allaccio prontamente la cintura. La sua presa attorno al volante è così salda che le nocche impallidiscono, e questo mi rasserena. Abbassa il finestrino, il vento si impadronisce dell'abitacolo scompigliandomi i lunghi capelli che arieggiano ovunque.
"Sei bella spettinata" dice mettendo la sua mano sulla mia, ed io d'istinto la ritraggo.
Il locale dall'esterno non sembra male, ha un'aria rustica e anche l'interno mi dà la stessa impressione. Provo una strana sensazione. Tutto profuma di nuovo. La mia vita, la mia indipendenza e questa mia nuova me. Skyler mi prende per mano prima di dirigersi in fondo alla sala, piena di tavoli di ogni dimensione.
Ad un certo punto si blocca ed io sbatto contro la sua schiena. D'istinto mi massaggio la punta del naso un pò indolenzita. Gli sono ancora così vicina da sentire un piccolo ghigno, seguito da un "beccato". Cosa vorrà dire? Chi è che avrebbe beccato?
Rimane li senza avanzare, al che, mossa da un'irrefrenabile curiosità, lo supero e mi paro davanti, dandogli le spalle.
Non credo ai miei occhi.
Ho la sensazione che questo non sia un caso. È davvero possibile che abbia programmato tutto? Il mio sesto senso femminile mi sussurra che il fatto di trovarmi lì con Skyler, e con loro due di fronte, non sia solo dovuto ad un semplice gioco del destino. Ne sono certa.
Ginny si alza e mi corre incontro con le braccia aperte.
"Ma che bello Elly, sono felice di vederti. Che fai qui?"dice con un tono di voce abbastanza alto, tanto da far voltare verso di noi due ragazzi seduti li vicino .
Mi abbraccia e ricambio la stretta. In tutto questo Tayler rimane seduto a fissare la strana situazione che ha proprio sotto gli occhi. Che strana pare anche a me. Dopo meno di un secondo afferra il panino e lo addenta con voracità. Lo vedo nervoso.
"Vi unite a noi?"dice Ginny euforica tornando al suo posto.
Sto per declinare l'invito quando Skyler risponde al mio posto.
"Certo che si"
Sono seduta di fronte a Tayler che non solleva lo sguardo, lo mantiene fisso sul panino. Quasi come se non ci fossimo, quasi come se non ci fossi. È rigido e sembra muoversi quasi a scatti.
A riempire l'aria di parole ci pensa Ginny e Skyler, ma sono così assolta nei miei pensieri che non ci faccio nemmeno tanto caso. Se non quando la mia amica fa quella maledetta domanda.
"Ma quindi? C'è del tenero tra voi?"
Le rivolgo uno sguardo assassino e non faccio in tempo a scuotere il capo che Skyler mi cinge la vita, per poi avvicinare le sue labbra alla mia tempia. Schiocca un bacio proprio lì, sulla mia vena pulsante.
So di esser diventata rossa, lo sento dalle guance che avvampano.
"Ci stiamo lavorando" risponde sorridente.
Questo si è bevuto il cervello! Non ha capito nulla, anche se effettivamente la situazione può esser fraintesa. Così mi ripropongo di fargli un bel discorso chiarificatore proprio questa stessa sera.
Ginny entusiasta della risposta sbatte i piedi per terra, in sincronia con le sue mani che applaudono.
Poi rivolge uno sguardo felice a Tayler, come se si aspettasse un commento da parte sua in merito al loro rapporto. Sempre se di rapporto si possa parlare.
La guarda torvo senza aprir bocca. Vedo le sue mani strette in due pugni, specialmente quando lei gli si avvicina per dargli un bacio.
"E stà ferma un pò con ste scenate da sfigata " ringhia scansandosi. Il bacio di Ginny si perde così nel vuoto. Un breve silenzio susseguì quella scena.
Poi Tayler scatta in piedi con gli occhi socchiusi in due fessure e la mascella serrata.
"Vado in bagno " sibila.
Rimango lì a prendere parte a qualche discorso, rispondendo quel tanto che basta per non mostrarmi annoiata.
Poi mi alzo e mi allontano.
Sò che dovrei farmi i fatti miei, ma è passato troppo tempo e lui non è ancora tornato. Percorro il corridoio fino a raggiungere una porta recante la scritta: toilette.
La apro e le mie orecchie vengono avvolte da una serie di gemiti di ogni grado di intensità.
Sento sbattere ed imprecare sottovoce. Ma è un rumore ovattato.
"Tayler " sussurra una voce acuta. Evidentemente non si sono minimamente accorti che sia entrato qualcuno! Mi porto una mano sulla bocca, la tappo quasi come per non far sentire il mio respiro. Poco dopo decido di inginocchiarmi per capire da dove provenga tutto quell'ansimare. Guardo sotto le porte finchè non vedo due tacchi rossi tra un paio di anfibi neri.
Osservo peggio di una spia, mentre con una mano mi raccolgo i capelli che altrimenti toccherebbero terra.
Ormai sono entrata talmente tanto nel personaggio che quasi non faccio caso al fatto che sono a gattoni su un pavimento. Sto per sollevarmi quando scivolo. Perdo l'equilibrio, come sempre. "Sbadata" urla una vocina silenziosa dentro si me!
Prima di riuscire a sollevarmi ho 4 occhi puntati addosso. Quelli della ragazza ardono nella rabbia, quelli di Tayler sono indefiniti. Azzurri. Sono solo tanto azzurri. Nulla più. La biondina dai tacchi rossi si volta verso di lui, allunga una mano verso il suo membro coperto dal jeans e avvicinandosi al suo orecchio sussurra un paio di frasi che non riesco a sentire.
"Styles, bel lavoro come sempre" dice infine prima di chiudersi la porta alle spalle. Sculetta così tanto che per un attimo ho l'impressione che il bacino le si sia staccato.
"Cooper? Hai intenzione di rimanere per terra ancora a lungo?"chiede lui accigliato, senza nemmeno tendermi la mano.
Imbecille!
"Grazie per l'aiuto, gentile come sempre" constato sarcastica una volta in piedi di fronte a lui.
"Hai finito?"
"Di far cosa?"
"Di metterti sempre in mezzo" sbotta.
"Ah, perfetto. Hai anche il coraggio di lamentarti. Sai cosa farò adesso?"dico puntandogli l'indice contro il petto.
"Cosa farai ragazzina?"chiede prendendo il mio dito tra il suo pollice ed indice per poi allontanarlo.
"Andrò dritta dritta da Ginny e tranquillo che questa volta le dirò tutto. Cazzo, tu sei malato Tayler. Ti rendi conto dell'assurdità di questa situazione?"
"Ah, ora dici anche le parolacce? Che birbona che sei. Ho proprio una brutta influenza su di te" fa lui mettendosi le mani nelle tasche del giubbino di pelle. Ride, ride divertito e non sembra assolutamente preoccupato per Ginny.
Gli volto le spalle andando verso la porta che è spalancata a pochi passi da me, quando sto per varcare la soglia sento una presa attorno al braccio. Calda e salda. La sua. Mi tira indietro girandomi verso di lui, mentre con l'altra mano sbatte la porta che ormai è dietro alle mie spalle.
Fa scorrere le sue dita nodose e robuse sulle mie esili braccia. Mi inchioda con la sola forza del suo sguardo magnetico. È come se a tenermi lì fosse un macigno, ancorato alle mie caviglie, che non mi consente alcuna sorta di movimento. Solleva l'angolo della bocca in un ghigno così virile che non posso non notarlo. Si mordicchia  il labbro inferiore, proprio lì dove porta il piercing ad anello, producendo uno strano tintinnio metallico.
Un attimo dopo, prima di poterlo fermare, ho le sue mani sul mio viso.
I miei occhi si rispecchiano nei suoi che nascondono le tenebre. Ma io le vedo, vedo l'oscurità nell'azzurro delle sue iridi. E non ho paura! Mi chiedo quale sia il tormento che lo affligge e quale il segreto che queste sue labbra tengono nascosto. .
Ora vedo e conosco la sua vera natura: lui è sangue e mistero. Ignaro di questi miei pensieri, mi accarezza il volto con le dita. Delicate e fredde.

Ragazze care che ne dite?
Volevo ringraziarvi per la millesima volta,e mai sarà abbastanza. Vi confesso che ho ricevuto alcuni complimenti che mi hanno veramente commossa, tanto che ho anche fatto diversi screenshot per conservarli meglio.
Se vi piace lasciate qualche stellina, tra una settimana pubblicherò il resto 😘 vi tengo sulle spine tesori miei.
Un bacione e buona domenica

THE PASTWhere stories live. Discover now