vacanze natalizie

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Oggi è il 20 di dicembre. È domenica. A me non importa. Nel mese di novembre non ho fatto altro che piangere di notte. A volte quando vedo Alex baciare qualcuna ho voglia di prenderlo a pugni.

E in questo mese ho legato moltissimo con Fabio, mentre Adriana diciamo che è diventata amica con Dylan, l'amico di Alex.

Il giorno dopo quando ci siamo "lasciati" mi ha detto "sei un ottima attrice, sembrava quasi veramente innamorata perdutamente di me e la rottura ti abbia lasciato il segno!"

Adriana non so che ha fatto. In questi giorni Alex non faceva altro che cercarmi per parlarmi di non so che cosa. Lo odio solo per il fatto che mi abbia chiesto di fidanzarci per finta e io come una stupida ho accettato senza battere ciglio.

Ma lasciamo perdere. Tanto a chi importa se io soffro.

Oggi dovremmo andare alla casa in montagna di Paolo e praticamente mia madre mi ha costretta ad andarci. Giusto per aumentare la dose.

Adesso stiamo ancora in autostrada. Il luogo si trova verso un paesino sperduto in Trentino-Alto Adige. Ho gli auricolari con la mia canzone preferita.

Mio fratello non fa altro che dormire. Adoro il suo viso così rilassato, sembra un angioletto. Mia madre canticchia, come al suo solito.

Adesso che ci peno sono vestita con un jeans strappato e una felpa larga. Ho una gomma da masticare in bocca e alcune volte faccio delle bolle.

Arrivati scendiamo, io prendo il mio borsone con i miei vestiti. Sinceramente non voglio essere qui. Mia madre mi sorrde e io giro la faccia infastidita.

Miriam corre verso di me e io le sorrido e la prendo in braccio:- marmocchia, come stai?- - bene!- entriamo e io condivido la camera con Miriam. Mentre Daniel condivide la stanza con Alex.

Mia madre appena vede Paolo lo bacia e io li stacco per i bambini. Pranziamo e dopo in camera. Alex e io eravamo seduti vicini, ma io lo ignoro.

In camera mia sto al computer e vedo qualche video e così passo il pomeriggio. All'improvviso qualcuno bussa alla porta:- avanti!- dico pensando fosse Miriam:- ecco...- - fuori!- dico indicando la porta, visto che era quel bastardo di Alex:- ti devo parlare!- - io no... Quindi fuori!- - non mi arrendo così facilmente!- - non mi interessa!-

Esce sbattendo la porta.

Di sera esco un po' per conoscere il luogo e mentre sono fuori mi arriva una chiamata:- pronto?- dico rispondendo alla telefonata:- amica mia!- - ehi! Fabio!- - come va? E il viaggio? Tutto bene?- - più o meno. Sono sola e mi annoio, tu?- - non mi lamento!- - ok! Quel deficiente ne ha fatta un'altra!- - cosa ti ha fatto?- - mi ha chiesto di parlare. Lo odio. Ma... Lo amo! Non lo so nemmeno io...- - Lola!- - nessuno si preoccupa per me!- inizio a piangere:- non dire così! E non piangere che non serve! Sorridi!- - fosse facile!-

Dopo un quarto d'ora smetto di piangere e iniziamo a parlare del più e del meno.

All'improvviso arriva mia madre e aspetta che finisco la telefonata:- ti sei innamorata di Alex?- - forse...- - ok!- - e lui non lo sa, giusto?- annuisco:- mi fa soffrire ma non importa!- - a me importa! Tu sei mia figlia e so cosa significa soffrire per amore! Se c'è qualche problema, che sia anche una sciocchezza, devi dirmelo, ok?- - ok - dico.

Mia madre mi abbraccia e mi dice:- torniamo a casa!-

Tornate a casa vedo Paolo che mi dice:- tutto bene?- - si... Non si preoccupi!- - dammi del tu! Ormai sei di famiglia!- mi dice e io sorrido a quella frase.

Mio padre è scomparso da chissà quanto tempo, che non ricordo nulla di lui.

A tavola stavamo cenando in silenzio e a spezzarlo fu Daniel con una domanda:- mamma, com'era papà?- io smisi di mangiare, mia madre per poco non si strozzava con l'acqua:- ecco...- la sua espressione era tirata segno che non voleva toccare l'argomento.

:- non ti deve interessare, pulce! Lui ci ha lasciati quando avevo quasi la tua stessa età... E adesso mangia, se no si raffredda! Mamma io ho finito!- - Lola...- mi chiama debolmente mia madre.

La guardo velocemente e mi alzo pulendomi la bocca.

Vado in camera mia e mi stendo sul letto. Quanto mi manca. Si è vero l'ho perdonato ma mi fa male il fatto che sia stato inghiottito dal nulla.

Bussano alla porta e senza il mio permesso entra Alex:- neanche in santa pace si può stare!- dico girandomi dall'altro lato:- ti fa male parlare di tuo padre!- - se mi fa male non parlare!- dico e lui rimane zitto:- a me mia madre è morta...- - a me è scomparso e non è la stessa cosa. Quando se ne è andato ha lasciato una lettera che diceva che non ce la faceva a mantenere la nostra famiglia. Ma dopo due mesi lo vidi con un'altra donna. Aveva divorziato con mia madre. Dimmi la mia situazione è uguale alla tua?- - no... Ma il dolore è lo stesso. Perchè comunque hai perso qualcuno di importante. Tu hai un padre che si frega dei suoi figli. Tu hai bisogno di un'amore grande che colmi il vuoto che c'è in te. E adesso comprendo il fatto che ho sbagliato a chiederti e a supplicarti a essere la mia finta ragazza per togliermi dai piedi un'oca. So di aver sbagliato e mi dispiace. Ti chiedo scusa!- dice.

Io rimango senza parole:- è questo ciò che volevi dirmi?- - si! Ma tu o mi ignoravi o mi cacciavi... E non ho avuto modo di dirtelo!-

Non so perchè lo faccio ma lo abbraccio e lui dopo un po ricambia.

Odiarsi o amarsi?!Where stories live. Discover now