Post Captain

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L'articolo del 17 novembre titolava: "Dieci validi motivi per escludere vostro nipote dal testamento". Sebbene non offrisse grandi consigli di gestione patrimoniale, come avrebbe di certo apprezzato qualche attempato signore dei dintorni, descriveva in maniera eccezionale gli accadimenti del recente ballo presso i Benedict. Georgiana era stata molto attenta a non tradirsi, considerando il ruolo di primo piano che aveva avuto quella sera, e poté dichiararsi in salvo solo dopo una settimana dalla pubblicazione del suo articolo. Era chiaro che nessuno aveva manifestato alcun sospetto. Al cottage le giornate scorrevano lente tra conversazioni amorevoli con i Cavendish riguardo noiosissime vicende quotidiane, dispute con la madre sulla scarsa attitudine di Georgiana nel rendersi utile in casa e passeggiate in un clima sempre più umido e freddo. Poi, in una serata di pioggia improvvisa, dopo che Gerty non aveva mai smesso di lamentarsi dei suoi soliti reumatismi, qualcuno bussò alla porta. La governante ci mise più di cinque minuti a riaversi dal trauma subito, dopo aver accolto nella piccola anticamera un signor Benedict fradicio dalla testa ai piedi. Gerty non vedeva Lucas Benedict da quasi quindici anni visto che si era tenuto occupato solcando i mari da una parte all'altra del globo. I periodi che aveva passato senza incarico, di certo, non li aveva mai trascorsi ad Headston se non per brevissimi periodi. A volte era a Londra in Oxford Street, altre se ne rimaneva fermo in qualche porto straniero. Ma Gerty, quando lo vide, non poté comunque sbagliarsi: aveva davanti il capitano Benedict. Il naso importante, i capelli lunghi e leggermente mossi raccolti in un codino, la pelle ambrata, l'andamento fiero tipico di chi ha servito per anni sulle navi di Sua Maestà. Chi, insomma, è abituato a tenere un passo saldo ancorato al pavimento che ondula per rollio e beccheggio.

Gerty invitò l'ospite ad attendere nel salottino che, quel giorno, non era occupato dai Cavendish. Infilò le scale per avvisare la signora Eagle, impegnata in alcune opere di rammendo nella sua camera da letto, ma non fece in tempo ad avvisare Georgiana, la quale fu quasi travolta dalla madre nel corridoio. Il panico stava per prendere il sopravvento. "Mia cara, non siamo affatto preparate a ricevere un ospite così illustre, anzi non siamo in grado di ricevere alcun ospite! Questa è un'assoluta disgrazia! Gerty fammi la cortesia di cercare quell'avanzo di Brandy, andrà bene quello che ci ha regalato Thomas e che tenevo per la torta di domenica. Anzi, credo che non basterà nemmeno per un mezzo bicchiere! E non ho nulla per accompagnare il tè visto che ero sicura che Jane oggi non sarebbe venuta!". Georgiana sospirò: non comprendeva affatto la gravità della cosa. "Mamma, ti prego di calmarti, è risaputo che i marinai mangiano poco e male. Il signor Benedict ci ringrazierà per avergli ricordato i bei tempi andati" disse alzando gli occhi al cielo. Quella frase però celava uno stato d'animo piuttosto confuso e incerto su come poter intrattenere quell'uomo di alto lignaggio in una casa davvero modesta. Non era paura la sua, anzi vi era una crescente curiosità di rivedere Benedict dopo quei due fatidici balli. Le signore infine si decisero a scendere. La signora Eagle non fu affatto calorosa come ci si potrebbe aspettare, era visibilmente in imbarazzo e toccò a Georgiana colmare i vuoti nei convenevoli di rito. "Prego, accomodatevi" disse seria al capitano. Poi ordinò il tè a Gerty e si informò sulle motivazioni di tale visita, anche se la risposta era abbastanza evidente: la necessità di trovare riparo. Si assentò per assicurarsi che in cucina fosse tutto in ordine e infine servì la deliziosa bevanda senza alcun tipo di accompagnamento. Benedict, nel frattempo, fu molto silenzioso. Osservava quella stanza e, sebbene non fosse un esperto di arredamento, gli riuscì facile indovinare una situazione economica ai limiti della disperazione. Lo stato delle candele ne era chiaro indicatore e anche il forte odore di muffa. In quel camino, che avrebbe potuto scongiurare diversi malanni, bruciava solo un piccolo ceppo che faceva un fumo del diavolo. Tuttavia Georgiana Eagle era la chiara personificazione del decoro domestico. Per nulla rassegnata all'evidenza era consapevole dei limiti del luogo dove viveva e nonostante questo fiera ed austera.

GeorgianaWhere stories live. Discover now