Capitolo 16

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-Ehi... Anche a voi era venuta l'idea di andare al luna park?-
Ci voltammo entrambi e trovammo un ragazzone alto, dai capelli platino e dagli occhi ametista, simili a quelli di un felino. Si sistemò la fascia nera che portava per tenere i capelli in ordine e sorrise, uno dei suoi da birichino. Io lo odiavo. Sentivo una forte stretta al cuore solo a vederlo, mi faceva il voltastomaco. Non era tanto una questione di amicizia, era un problema di cuore. Lui amava Riccardo. Riccardo amava me. Questa situazione fece nascere un rapporto di odio fra di noi, odio puro.
I suoi occhi brillarono quando si posarono sul mio ragazzo. Riccardo non si accorgeva di niente, innocentemente si comportava come sempre, faceva il ruolo del grande amico con lui.... Anche questo fatto mi turbava, io e lui ci conoscevamo da una vita, ma ultimamente stava iniziando a comportarsi con lui da migliore amico, cosa che fino a poco tempo prima ero io.
-ciao Terry!-
Lui gli sorrise, mentre io lo fulminai con lo sguardo.
-ciao Riccardo... Ehm... Ciao Gabriel-
Serrai le labbra e andai alla cassa degli autoscontri. Io odiavo quando mi chiamavano così, di solito lo faceva mia nonna quando combinavo qualcosa oppure a scuola... In pratica solo gli adulti.

Lasciai i due parlare in pace, e mi misi in fila per la cassa. Davanti a me, c'era solo un ragazzo, piuttosto bassino dai capelli turchesi... Lui comprò ben dieci gettoni per gli autoscontri, per poi dirigersi ai piccoli veicoli. Io invece comprai poco più della metà dei gettoni comprati da lui, da spartire con Riccardo.
Guardai il ragazzino dirigersi verso la pista. Lo riconobbi solo dopo qualche secondo di osservazione: era Aitor.
Corsi da lui e lo abbracciai felice di non restare solo con quei due.
-Ehi che fai codini rosa?- mi insultò scherzosamente lui fra le sue risatine.
-volevo un abbraccio!- sorrisi di rimando.
Lui smise di ridere e mi guardò sbigottito:-non potevi chiedere al tuo ragazzo?-
Io alzai le spalle guardando in direzione del castano: -volevo un tuo abbraccio.... E poi ora sta parlando con quello- accentuai l'ultima parola con odio, ritornando a guardare Aitor.
Lui sorrise e aggiunse: -ti conviene tornare da loro prima che succedano guai...-'
Guardai da lontano i due parlare, così vicini, così intimi... Sentivo il cuore bruciare e una morsa allo stomaco.
Ma non stavano facendo niente, stavano solo parlando come amici, credo...
Il ragazzo più alto gli accarezzò una guancia amorevolmente, mentre l'altro sorrideva... Mi salì una voglia dentro, una voglia di buttarlo a terra e riempirlo di botte... Ma non lo feci, perché di sicuro sarei tornato sconfitto e non volevo rovinare la giornata.
Mi avvicinai ai due e strattonai Riccardo verso le macchinine.

Angolo me:
Non sono in molti a seguire questa Ff, ma ho deciso di pubblicare comunque i capitoli che avevo già scritto in passato.
Scusate per l'assenza
Ciaooo

Elisabetta39

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⏰ Last updated: Aug 22, 2018 ⏰

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