Capitolo VII

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"Ora basta piangerci addosso" disse improvvisamente Jack.
"Se non vogliamo fare la loro stessa fine, dobbiamo scappare da qui, ora."
Non seppi che rispondere, quindi mi limitai a dire:"va bene."

Raccogliemmo nei nostri zaini più oggetti possibili, e iniziammo a camminare, camminare lontano.

Ormai il gioco lo avrete capito.
Ovviamente la chiamata arrivò anche a Jack.
"Lo sai che non devi farlo" gli dissi guardandolo negli occhi.
"Lo so, infatti non rispondo."

Affrettammo il passo.
Il telefono di Jack continuava a squillare, e noi continuavamo ad ignorarlo.

Finché ad un certo punto, mi sono stufata.
Ho preso il telefono e l'ho lanciato in mezzo alla vegetazione, in modo da non darci più fastidio.
"Bella mossa, Alexa" mi disse Jack.
"Grazie" risposi.

Camminavamo ormai da un'ora, ma di civiltà non c'era ombra.
"Forse stiamo sbagliando strada..." disse Jack.
"No, è quella giusta. Se noti, ci sono ancora i segni delle ruote del furgoncino di Matt."
"Però... Che occhio!"

Per sdrammatizzare, iniziammo a raccontarci barzellette.
Quel momento felice terminò subito.
Infatti, mi stavano chiamando.
"Guarda chi è. Potrebbe esserci segnale qui, magari sono i tuoi genitori."
Non ebbi neanche il tempo di rispondere, che dall'altra parte qualcuno già parlava.

"NON VE NE ANDRETE MAI DA QUI!" fu la frase che sentimmo.

Iniziammo a correre, correre lontano.
Non ci fermavamo un momento. Eravamo disposti a lasciare gli zaini li, pur di salvarci la vita.

"È INUTILE SCAPPARE!"
Continuava a parlare il telefono.
"HAHAHAHA"

Dopo un'altra ora di corsa senza sosta, Jack mi disse:"Alexa, guarda! Vedo una casa!"
"Presto, muoviamoci!"
"Aspetta... Un'ultima cosa..."
"Cosa?"
Prese il telefono dalla mia mano e lo lanciò lontano.

Suonammo al campanello di quella casa.
Ad aprirci vi furono due anziani molto gentili.
"Possiamo aiutarvi?" chiese il signore.
Avevamo un aspetto tremendo, così la signora ci invitò a casa e ci consigliò di farci una doccia e poi di raccontare l'accaduto.

"E così, siete andati in quella casa eh?"
disse la signora, dopo aver ascoltato il nostro racconto.
"Dovete andare dalla polizia, subito." concluse il marito "vi accompagno io."

Giunti alla polizia, io e Jack riferimmo tutto.
La pattuglia andò a investigare, e intanto ci dissero di tornare nella nostra città, a casa nostra. Quella vera.

Ti opponi? Tu muori.Where stories live. Discover now