3. I suoi capelli argentei

464 53 34
                                    

Il respiro pesante, le palpebre chiuse anche se non stava dormendo, i capelli argentei sparsi sul cuscino morbido, il petto nudo e la parte inferiore del corpo celata dalle coperte.

Crowley osservò Ferid che tentava di dormire.

I suoi capelli, dai riflessi magnetici, avevano il potere di stregarlo, sin dalla prima volta che si erano incontrati.

Chiuse gli occhi, tornando indietro con la memoria, rimembrando un tempo lontano.

Il campo di battaglia imbrattato di sangue e i cavalli con a bordo validi cavalieri che correvano per le strade polverose.

Crowley sguainò la sua spada iniziando a colpire con decisione i peccatori.

Tagliò una mano ad un combattente che lo minacciava con una sciabola.

Rubando un cavallo, iniziò a trottare per ricongiungersi con i suoi compagni.

Arrivò in un grande spiazzo di terra disseminato dei cadaveri dei suoi alleati.

I restanti combattevano valorosamente contro gli avversari.

Scese da cavallo, correndo con la spada sguainata verso l'ammasso di gente.

Fu l'ultimo tra i suoi compagni a ricevere un colpo mortale.

Il capo nemico non gli diede il colpo di grazia, no, lo lasciò lì, a terra, sofferente e sanguinante.

Crowley osservò i cadaveri dei suoi amici mentre la vista si faceva sempre più offuscata e una lacrima scendeva dal suo occhio destro.

Vide una persona in armatura fermarsi di fronte a lui e fissarlo.

Il combattente non fece niente, rimase lì, immobile, ad osservare la vita abbandonare il suo corpo.

Crowley chiuse gli occhi, ormai stanco e, quando li riaprì, un secondo dopo, la persona in armatura non c'era già più.

Si mise ad osservare il cielo azzurro,  lo stesso che si trovava sopra la sua casa ora così lontana.

Fu in quel momento, sospeso tra la vita e la morte, che dei capelli argentei entrarono in contrasto con il colore del cielo.

Due gemme scarlatte si fissarono nei suoi occhi sul punto di spegnersi definitivamente.

<<Desideri vivere?>>

Solo questo gli chiese il demone travestito da angelo e Crowley, desiderando trascorrere più tempo con quella meravigliosa creatura, rispose in un sussurro:

<<Sì>>

L'uomo sorrise, mostrando i canini e chinandosi sul collo di Crowley.

Succhiò il sangue del soldato mentre entrambi si sentivano appagati da quel contatto.

Crowley si sentì in pace con se stesso e dei brividi di piacere scossero il suo corpo mentre le sue membra si infiammavano.

Il ragazzo si staccò dal suo collo leccandosi le labbra sporche di sangue.

Gli dedicò un sorriso dolce avvicinandosi alle sue labbra.

<<Ora sei mio, per sempre>> gli sussurrò mentre i loro nasi si sfioravano.

<<Sì>> rispose solo Crowley prima di essere baciato dall'uomo.

L'ex cavaliere aprì gli occhi trovandosi di fronte due rubini scintillanti.

Avvolse la vita stretta di Ferid che si posizionò sopra il suo petto.

I lunghi capelli argentei andarono a solleticare le guance del vampiro mentre Ferid sorrideva mostrando i canini.

Iniziò a succhiare sangue dal collo del più grande mentre, sotto le coperte, le loro gambe si intrecciavano.

Ferid gli morse il pomo d'Adamo mentre Crowley gli accarezzava la schiena, contando mentalmente le vertebre.

Sorridendo, Ferid gli baciò il mento e poi le labbra, posando la testa sul suo enorme petto.

Crowley prese a giocare con i lunghi capelli sciolti dell'altro mentre lui sembrava appisolarsi tra le sue coccole.

<<Per la prossima battaglia, Krul ha deciso di spedire sul campo il diciannovesimo e il ventesimo progenitore>> disse Crowley.

<<Mh hm>> grnugnì in risposta:<<E con ciò?>>

<<Se mai un giorno, tu dovessi andare da solo, sappi che io ti seguirò, anche contro la tua volontà>>

Ferid alzò il viso e rispose sorridendo:<<Mi sembra ovvio, tu sei mio; non te lo ricordi?>>

<<Certo che me lo ricordo>> lo baciò per poi sprofondare subito tra le braccia di Morfeo, non sentendo ciò che Ferid gli stava sussurrando.

Gureshin~ Autophobiaحيث تعيش القصص. اكتشف الآن