Forty one.

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Le settimane passavano e la bella stagione era diventata ormai solo un bel ricordo, l'autunno era arrivato, le prime foglie iniziavano a cadere e i temporali diventavano sempre meno una rarità, le giornate iniziavano ad essere più brevi e tutti erano costretti a tornare a casa prima di quanto volessero ma tutti i compaesani si rallegravano delle belle notizie che giungevano in paese, Federico si stava lentamente riprendendo e tutte le persone non potevano fare altro che esserne felici.
Il ragazzo dai capelli biondi aveva seguito una lunga cura che gli era stata prescritta dal dottore ma stava dando i suoi frutti, riusciva ad alzarsi dal letto senza rischiare di cadere sul pavimento per un giramento di testa improvviso, i dolori erano diventati quasi nulli ormai e gli era perfino ritornato il sorriso ma, per questo, il merito non era del dottore ma bensì di chi lo aveva portato da lui.
Benjamin non lo aveva mai lasciato solo, ogni giorno, anche più volte al giorno se gli era possibile, si recava a casa di Federico e passava con lui tutto il tempo che gli era possibile, varie volte l'aveva anche portato fuori casa per permettergli di respirare un po' d'aria fresca e, il più piccolo, aveva gradito molto quelle sue piccole attenzioni.
Le cose tra di loro sembravano essere ritornate come prima ma, purtroppo per loro, le cose non erano affatto come prima, loro non erano come prima.

Le prime ore di quel pomeriggio non erano illuminate da un caldo sole ma, al contrario, erano coperte da grossi nuvoloni grigi che erano da ormai un po' di tempo fissi nel cielo.
Benjamin, per la seconda volta in quella giornata, si era recato alla dimora del minore per tenergli compagnia durante quel pomeriggio, aveva deciso di non portare con sè nessun libro quel giorno, preferiva poter parlare con lui; bussò alla porta e attese che qualcuno venisse ad aprirlo, vari attimi dopo una donna gli aprì la porta.
-"Benjamin." Disse la donna con una punta di rabbia nella voce.
-"Buon pomeriggio." La saluto cordiale il moro, ignorando la sua espressione quasi disgustata e la rabbia presente nei suoi occhi, ormai ci aveva fatto l'abitudine.
-"Cosa vuoi?" Chiese acida Eva.
-"Vedere Federico, come sempre." Rispose il ragazzo mantenendo la calma, litigare con la madre del suo fidanzato, se poteva definirlo tale, non lo avrebbe portato a nulla di buono.
-"E se io ti dicessi che non puoi?" Disse, quasi ironica, la donna e incrociò le braccia al petto.
-"Federico è un mio amico, perché non posso vederlo?" Domandò Benjamin e strinse i pugni.
-"Tu non sei suo amico." Rispose Eva. "Un amico non si comporta come fai tu con lui, gli dedichi tutte le tue attenzioni e ti fai in quattro per aiutarlo e renderlo felice.
Lo vedo il modo in cui lo guardo e come resti incantato quando lui sorride o ride, come ti mordi il labbro quando parla e come cerchi, continuamente, un contatto fisico con lui, anche semplicemente sfiorandogli la mano.
Questi non sono atteggiamenti tipici di due amici, se tu vuoi continuare a negare ciò che vi unisce fa pure ma ormai è chiaro come il sole, tra di voi c'è qualcosa di più." Continuò.
Il più grande stava per rispondere ma, per sua fortuna, il padre dell'altro ragazzo andò in suo soccorso.
-"Eva smettila con questa storia." Disse con tono duro l'uomo.
La donna si girò a guardare il marito e la sua bocca si chiuse in una linea dura.
-"Anche tu sai che dico la verità." Replicò lei.
-"No e smettila di rovinare la vita di nostro figlio, Benjamin ha fatto molto per lui, è grazie a lui se questo dottore è venuto qui e l'ha salvato, il minimo che possiamo fare è permettergli di vederlo." Rispose Massimo prima di girarsi a guardare il giovane. "Benjamin, vai nella stanza di Federico per favore, devo parlare con mia moglie." Continuò.
Il moro annuì e, senza fare altre domande, si incamminò lungo il corridoio e raggiunse la stanza, che ormai conosceva benissimo, del più piccolo, trovò la porta aperta quindi decise di entrare senza bussare.
-"Federico?" Lo chiamò.
Il biondo aveva i gomiti poggiati al davanzale della finestra ed osservava incantato il paesaggio che si presentava davanti ai suoi occhi, nonostante il tempo non fosse dei migliori lui sorrideva come se lo fosse, il solo fatto di essere vivo lo rendeva felice.
Benjamin chiuse la porta alle sue spalle e avanzò nella sua direzione.
-"Piccolino?" Lo chiamò nuovamente e gli mise una mano sulla spalla.
Federico, in un primo momento, sobbalzò per lo spavento ma quando le braccia possenti dell'altro gli strinsero la vita sorrisero.
-"Amore, ciao." Sussurrò lui e iniziò ad accarezzargli le mani. "Mi sei mancato, sai?" Aggiunse.
-"Sono stato via solo poche ore." Rispose il maggiore e gli stampò un bacio sulla guancia.
-"Tu mi manchi sempre, a prescindere da quanto tempo sia passato.
Se tu non sei accanto a me sento un peso sul cuore e non riesco a respirare, tu sei la mia aria, tutto ciò che di cui ho bisogno." Disse Federico e girò la testa per guardarlo.
-"Non ti lascerò mai solo, sarò sempre con te, anche quando tu non mi vedrai.
Il mio cuore è accanto al tuo." Rispose Benjamin e fece voltare il minore per far unire le loro labbra.

Il loro bacio non durò molto, entrambi avevano paura che, da un momento all'altro, qualcosa potesse entrare nella stanza di Federico e scoprirli in quella situazione che gli avrebbe procurato soltanto guai se qualcuno l'avesse scoperto.
-"Mi sono mancate così tanto le tue labbra." Sussurrò il minore e gli sfiorò le labbra con le dita.
Benjamin catturò la mano calda del più piccolo e baciò, con estrema lentezza, ogni suo dito tenendo gli occhi ben aperti per poter guardare l'espressione felice dell'altro.
-"Ti bacerò tutte le volte che vuoi." Rispose lui e gli diede un ultimo bacio sul dorso della mano. "E anche quando non vorrai." Aggiunse sorridendo.
-"Io voglio sempre le tue labbra sulle mie, voglio sempre sentirti mio e sentirmi tuo." Disse il biondo ancora stretto al corpo del maggiore.
-"Io sono sempre tuo e tu sei sempre mio." Sussurrò il più grande e fece sue ancora una volte quelle labbra che tanto bramava, che tanto amava.

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Ehi💕
Anche oggi vi ringrazio per le ventimila visualizzazioni, per i bei commenti che mi lasciate quotidianamente e per tutto ciò che fate, siete davvero fantastiche💕
Allora, siete emozionate per l'uscita del nuovo album dei due piccoli? Io assolutamente sì! Ma domanda più importante, forse, secondo voi si chiama 'Zero più' o 'Zero positivo'? Io non ne ho davvero idea.
Qualche giorno fa vi avevo parlato della mia idea di creare un gruppo per conoscerci meglio, se almeno 4/5 persone volessero entrare, almeno per non parlare da sola, si potrebbe fare intanto potete farmi tutte le domande che volete e, magari, mi dite anche la vostra risposta, mi farebbe davvero piacere conoscervi meglio.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Illegal love || Fenji.Where stories live. Discover now